Milano. La "Maestà sofferente"
(Maria de falco Marotta) E' l'enorme donna trafitta in piazza Duomo a Milano. L'imponente installazione è comparsa in piazza Duomo a Milano in occasione della Design Week significa avanguardia, ma anche stupore grazie alle tante iniziative che coinvolgono il Salone del Mobile con una serie di eventi.
Si tratta di una poltrona con le fattezze di un corpo femminile, che viene trafitta da centinaia di frecce. Le dimensioni sono imponenti infatti è alta otto metri. E il nome mira a colpire tanto quanto la grande installazione: è infatti la “Maestà sofferente” un’opera realizzata contro la violenza sulle donne che ha scatenato un acceso dibattito.
L’autore è Gaetano Pesce, scultore architetto e designer italiano, che l’ha realizzata prendendo come base il modello della poltrona Up&6 che lo stesso artista pensò già 50 anni fa. Già allora l’intento era quello di ricordare il corpo femminile e la catena che legava la parte principale a una palla (che poteva essere utilizzata come pouf) stava ad indicare i pregiudizi subiti dall'universo femminile. Oggi vuole essere un grido contro la violenza perché “la donna è ancora più minacciata di allora” si legge nella presentazione(e ci crediamo tutti)
E se uno degli scopi dell’arte è quello di far parlare di sé indubbiamente la “Maestà sofferente” ha colto nel segno. Infatti turisti e passanti incuriositi creano una piccola folla alla base della scultura, fra chi ne approfitta solo per un selfie e chi invece cerca di capirne di più. Non sono mancate le critiche, che esulano dal giudizio estetico, per porre l’accento sul fatto che sono in molti a pensare che la scultura non centri l’obiettivo.
Penso che questo enorme corpo di donna, tutto spillato faccia ben capire quello che oggi molte sono nel più totale abbandono da parte di tutti, anche di coloro che sotto varie etichette, pensano di salvarle. Ma dove! Chiacchiere, chiacchiere, chiacchiere degli aspiranti politici.