Il San Valentino, romantico, in giro per il mondo. Significato e tradizione

Festa di San Valentino 2019 - Maria de falco Marotta- Elisa- Antonio.   San Valentino? Per qualcuno non è che una ricorrenza commerciale (come è stato denunciato dalle migliaia di giovani buddhiste nello Stadio Sugathadasa-Colombo, Sri Lanka, La Stampa 11 febbraio 2019), importata dagli Stati Uniti. Non è così: questa festa è nata nell’antichità. E proprio in Italia. La ricorrenza di San Valentino, infatti, ha sostituito in epoca cristiana i lupercalia romani, celebrati il 14 e il 15 febbraio. Si trattava di riti dedicati alla fertilità e non all’amore romantico, e così nel 496 Papa Gelasio I, giudicandoli licenziosi, dedicò il 14 febbraio al culto del santo e martire Valentino, vescovo di Terni, con l’obiettivo di cristianizzare la festività romana.  Ma l’associazione di San Valentino con l’amore romantico sì è rafforzata con lo scorrere dei secoli. Per esempio, nel 1400, proprio il giorno del 14 febbraio – anniversario del martirio di Valentino – a Parigi, fu fondato “L’Alto Tribunale dell’Amore”, istituzione ispirata ai principi dell’amor cortese, con lo scopo di decidere su controversie legate appunto ai contratti d’amore, ai tradimenti e alla violenza contro le donne. I giudici venivano selezionati sulla base della loro familiarità con la poesia d’amore.

Nel mondo
Ma come si festeggia oggi questa ricorrenza nel mondo? Sì, ovvio: con cene a lume di candela e invii di fiori rossi alla ragazza del cuore. Ma non basta, troppo banale. In tutto il mondo, infatti le usanze hanno “connotati” legati alla cultura e al luogo.  Negli Stati Uniti, ma anche in Canada, vanno di gran moda i biglietti anonimi con innamorati che decidono di inviare fiori o cioccolatini senza rivelare la propria identità. Sempre negli Usa, si inviano le “valentine”, cioè biglietti augurali, anche al papà, alla mamma, a fratelli, sorelle o amici e la tradizione comincia alle scuole elementari con bigliettini decorati con i personaggi dei cartoni animati e soprattutto dei fumetti.

In Inghilterra le celebrazioni sono simili a quelle americane, ma in alcuni paesi del Derbyshire sopravvive l’usanza per le ragazze di fare dodici giri intorno alla chiesa, a mezzanotte, ripetendo “Semino semi di canapa, semi di canapa io semino. Colui che mi ama davvero viene ora dopo di me”. L’amore vero, così, dovrebbe apparire dopo il dodicesimo giro. In Galles, è tradizione regalarsi dei cucchiai di legno intagliati.
Nella passionale Spagna vanno forte i cuori di rose rosse. Anche in Olanda le fanciulle ricevono spesso cuori, però… di liquirizia. In Ungheria, il giorno di San Valentino i ragazzi e le ragazze vanno nei boschi a raccogliere bucaneve, che indicano un risveglio della natura e dei sentimenti. In Danimarca è ancora in uso una tradizione che risale al Medioevo, quando la regina Margareta stabilì che in febbraio la donna potesse chiedere a un uomo di sposarla e che, in caso di rifiuto, dovesse essere risarcita con 12 paia di guanti in seta.
San Valentino è molto sentita nelle Filippine, dove è tra le festività più amate dai giovani del paese. Tanto che spesso gli innamorati sono disposti a comprare costosi bouquet, anche al doppio del prezzo di un giorno normale.
La consuetudine di donare cioccolatini arriverebbe invece dal Giappone, dove sono le ragazze a donarli all’innamorato (ma anche a un uomo importante della loro vita). Saranno poi ricambiate un mese dopo, il 14 marzo, detto anche White Day, con cioccolatini di cioccolato bianco.
In altre zone del pianeta la festa degli innamorati non cade il 14 febbraio. In Brasile, per esempio, è il 12 giugno, e si chiama Dia dos Namorados. La data è quella della vigilia della festa di Sant’Antonio, ritenuto il santo in grado di far innamorare le persone. Da un punto di vista meno “romantico” si ritiene che l’occasione sia stata importata nel paese dal pubblicitario Joao Doria intorno ai primi del ‘900, per vendere prodotti ad hoc e cioccolatini. Ma anche qui si tratta di un’occidentalizzazione di tradizioni indigene, perché in questo periodo, presso alcune popolazioni indios i giovani si sfidano correndo per 6 km con un tronco di barauna e il vincitore conquista il diritto di ballare con l’amata.
Nel settimo giorno del settimo mese del calendario, cioè intorno ai primi di agosto, anche in Cina si festeggia l’amore. L’occasione si chiama La Festa del doppio sette e si riferisce a un’antica leggenda: una volta le sette figlie dell’Imperatrice del Cielo scesero sulla terra per fare un bagno. Un pastore, Niu Lang, rubò loro per scherzo gli indumenti e le giovani, per riaverli, mandarono a contrattare la più piccola di loro, Zhi Nu. Ma i due si innamorarono, contravvenendo la volontà della madre, che nel cielo tracciò un “fiume celeste” che li dividesse: quella che noi conosciamo come via Lattea. Questo amore però commosse le gazze, che ogni anno in occasione di questo anniversario formano un ponte perché i due possano ritrovarsi.
In Kenya si festeggia l’amore in questo modo: è tradizione che le donne donino al proprio sposo una zucca colma di vino di palma ricevendo in cambio un pezzo di focaccia di tiglio, un pranzetto da consumare assieme. Gare di danza, invece, per la tribù dei Wodaabe nel Niger. Qui le ragazze scelgono il proprio compagno tra tutti i ballerini che, per l’occasione, indossano collane, vestiti e copricapi colorati. E i Samburu del Kenya si cimentano in danze destinate al corteggiamento, alla fine delle quali i giovani gettano un ciuffo di capelli sul viso dell’amata che, se non si mostra contrariata, riceverà in dono da lui una collana di perline.
Nei Paesi islamici la tradizione non è molto diffusa. Anzi, in alcuni stati è poco tollerata. Ogni anno arriva qualche «fatwa» in proposito. Per esempio, gli ulema indonesiani hanno proibito di celebrare la festa considerata peccaminosa per la religione islamica. I religiosi hanno invitato i padri di famiglia a sorvegliare i figli, perché non si facciano contagiare da questa abitudine occidentale. Un compito sempre più difficile visto che anche i ragazzi indonesiani, grazie al web, sono sempre più aperti sul mondo.
Si può affermare- senza ombra di smentita- che s. Valentino è la festa degli innamorati più attesa e sospirata da molte donne che- almeno in questo giorno- si sentono protette ed amate. Non dimentichiamo mai che l’’amore è un bisogno, una necessità. L’amore è un sentimento che trasforma, che rende il mondo più bello di quanto abbiamo sempre sognato. Quando ci innamoriamo “abbiamo l’impressione che tutto l’universo sia d’accordo”, ha scritto Coelho. Ed è un tema soggetto della poesia sin dai tempi di Catullo e resterà al centro del pensiero dei poeti finché esisterà la letteratura. Allora ecco, da Neruda a Montale, da Nazim Hikmet a Jacques Prévert, 10 belle poesie d’amore di tutti i tempi.

-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

Abbiamo corredato l'articolo con una immagine di Interflora - non è pubblicità - per il significato che le diamo. Il messaggio - ditelo con i fiori - che arriva anche a grande distanza (Red)
 

Maria de falco Marotta- Elisa- Antonio
Costume