La scomparsa di Giuseppe Zamberletti, valtellinese ad honorem. Il grazie dell'Italia
Zamberletti di fatto era un valtellinese ad honorem. Gli Alpini, i nostri Alpini, lo avevano visto all'opera, fianco a fianco, nel Friuli terremotato. Gli Alpini che sono gente concreta che guarda al concreto gli avevano tributato il massimo elogio possibile: "L'è un di nos".
In Valtellina era abbastanza di casa. Lo ricordiamo, primi anni '60 arrivare a Sondrio al Circolo ACLI di Via Caimi dove quasi tutti i venerdì si trovavano una cinquantinan di ventenni o quasi del Movimento Giovanile della DC. Da Varese a Sondrio per parlare di Europa (a pese sue e a spese nostre). Aveva fondato un Circolo nel quale discutere, sembrano passati centinaia d'anni, e approfondire le tematiche europee.
Ci siamo visti tante volte e ogni volta c'era qualcosa di nuovo. In Friuli era stato non grande ma grandissimo, come riconosciuto da tutti. Un elemento fondamentale fu quelle metodologico organizzando, tutto nuovo non essendoci nulla, una sua piramide. In ogni paese, - raggruppando i piccoli - costituì una sorta di Giunta dell'emergenza. C'erano il Sindaco, rappresentante del Genio Civile, dell'Esercito e della Prefettura. Ogni mattina si facena il punto della situazione procedendo per le cose più direttamente di competenza. Per il resto i problemi passavano ad una struttura superiore similare su un territorio più ampio. Infine ai vertici, in Prefettura.
Nota la tempra della gente di quelle parti ma merito ulteriore di Zamberletti fu quello, diciamo, di dare la carica, di dare fiducia perchè la gente vedeva che lo Stato c'era e come. Mi raccontava in proposito di avere incontrato in quei giorni un Sindaco addirittura entusiasta con grandi elogi per come stava conducendo le operazioni. Gli rispose che obiettivo suo e del Governo era quello di riuscire a fare vedere che lo Stato c'era. E poi aveva aggiunto un po' anche per il Partito, la DC, sotto attacco. Il Sindaco gli disse a quel puntio che confermava tutti gli elogi, non quello politico. Era un Sindaco comunista in un periodo in cui DC e PCI erano ai ferri corti... Ci trovammo poi in Irpinia anche con il suo fedelissimo ing. Corbo quando la colonna di soccorso del Comune di Sondrio si dimostrò - dicevano laggiù - quasi all'altezza della micidiale colonna tedesca...
Si potrebbe proseguire sfogliando l'album dei ricordi. Uno solo, il più triste. 1987, calamità, pomeriggio del 18 luglio, l'inizio (Tartano). Alle 3 di notte ci raggiunge a Sondrio in Prefettura. Sveglia il Capo di Stato Maggiore dell'esercito, attiva gli elicotteri, inizia quella lotta con la natura scatenata che arriverà all'acme il 28 con la montagna che seppellisce un paese. Va a Roma, torna, ed eccolo ancora sul campo. C'è una riunione in Alt Valle per il problema dell'isolamento. Rientra il Prefettura verso le 18 dove è calato un gelo da Antartide: a Roma lo hanno defenestrato. Nel Governo nuovo al suo posto De Mita, segretario DC, ha indicato Gaspari. Al di là dei grandi meriti poi acquisiti dallo "zio Remo" il togliere un comandante a guerra in corso fu micidiale (e la reazione nostra trovà grandi solidarietà e fece "molto rumore a Roma). Chi glielo dice? Arriva dalla riunione di Cepina e prende il telefono del prefetto. Chi scrive, sono molòti i presenti, lo ferma e lo accompagna nell'ufficio del Prefetto Gomez da dove chiama Roma. Esce, visibilmente amareggiato ma ha uno scatto, si volta e dice a chi scrive e all'ing. Corbo soprattgiunto andiamo di là a dire che si deve procedere in collaborazione con il suo successore. I presenti, tutti quelli che contano, più bastonati di lui che anche in quel momento ha onorato i suoi ruoli, ha privilegiato le Istituzioni, ha nobilitato il suo Partito.
"Ministro delle disgrazie naturali" si autodefiniva. L'Italia gli deve moltissimo
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Ministro per il coordinamento della protezione civile 28 giugno 1981 – 1º dicembre 1982 Presidente Giovanni Spadolini
Durata mandato 26 marzo 1984 – 17 aprile 1987 Presidente Bettino Craxi
Ministro dei lavori pubblici 17 aprile 1987 – 28 luglio 1987 Presidente Amintore Fanfani
Deputato DC della Repubblica Italiana Legislature V, VI, VII, VIII, IX, X
Incarichi parlamentari
Componente della II Commissione (Interni) - V, VI, VII, VIII legislatura
Componente della VI Commissione (Finanze e Tesoro) - V legislatura
Componente della rappresentanza della Camera nell'assemblea consultiva del Consiglio d'Europa - V legislatura
Componente della III Commissione (Esteri) - VI, VIII, IX legislatura
Componente della Commissione speciale per l'esame del disegno di legge di conversione del decreto legge concernente modifiche e integrazioni in materia di riforma tributaria - VI legislatura
Componente della Commissione parlamentare per il parere al governo sui decreti delegati concernenti norme a favore dei dipendenti dello Stato ed enti pubblici ex combattenti ed assimilati - VI legislatura
Componente della rappresentanza italiana all'assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa - VI legislatura
Componente della Commissione parlamentare per le questioni regionali - VI legislatura
Componente della VII Commissione (Difesa) - VII, VIII, IX legislatura
Componente della Commissione parlamentare d'inchiesta sulla strage di via Fani, sul sequestro e l'assassino di Aldo Moro e sul terrorismo in Italia - VIII legislatura
Componente della Commissione parlamentare per i servizi di informazione e sicurezza e per il segreto di Stato - VIII legislatura
Segretario e componente della Commissione parlamentare per i servizi di informazione e sicurezza e per il segreto di Stato - IX legislatura
Componente della IV Commissione (Difesa) - X legislatura
Componente della VIII Commissione (Lavori pubblici) - X legislatura
Componente della Commissione d'indagine ex articolo 58 (on. Gunnella) - X legislatura
Componente della Commissione parlamentare d'inchiesta sul terrorismo in Italia e sulle cause della mancata individuazione dei responsabili delle stragi - X legislatura
Componente della delegazione parlamentare italiana all'Assemblea dell'Atlantico del Nord - X legislatura
Senatore della Repubblica Italiana DC Legislatura XI