CISL. Treni nuovi ma i problemi restano
TRENI NUOVI IN ARRIVO A TRENORD MA RESTA IL PROBLEMA DELLE NOSTRE LINEE FERROVIARIE
Mentre perdurano i disagi per i viaggiatori di Trenord, quale quello di ieri sera a Lecco, poco dopo le 20, con un treno in avaria che ha costretto il rientro a casa di numerosi pendolari Valtellinesi e Valchiavennaschi con quasi un'ora di ritardo, apprendiamo la notizia dell'annuncio del Ministro Toninelli riguardante l'assegnazione a Trenord di nuovi e più moderni treni: 9 entro il corrente mese di ottobre e ulteriori 25 entro l'anno 2019, da utilizzare sulle linee ferroviarie lombarde.
Certo, accogliamo positivamente l'annuncio del Ministro circa l'ammodernamento della flotta di Trenord che non può che portare benefici sul trasporto ferroviario lombardo, da troppo tempo “disastrato”, ma, al contempo, è necessario che la nostra provincia si faccia sentire con i vertici di Regione Lombardia e di Trenord affinché una consistente parte dei treni nuovi in arrivo sia destinata sulle nostre linee.
Infatti, la nostra provincia, più che altre, ha impellente bisogno di una mobilità ferroviaria efficiente, in considerazione del fatto di essere collocata in un territorio montano e, pertanto, con un'economia turistica da mantenere o, magari, da potenziare, oltre che con particolari problemi legati ad una mobilità più difficoltosa rispetto ai territori di pianura.
Riteniamo, però, che l'innovazione del materiale rotabile debba essere accompagnata anche da interventi innovativi e manutentivi sull'infrastruttura ferroviaria, infatti, avere treni nuovi ma fermi, a causa dei problemi persistenti sui passaggi a livello o sui binari, non cambia di molto le cose.
Purtroppo, su tale fronte non ci sembra al momento che siano arrivati da parte di RFI, ente gestore dell'infrastruttura, analoghi impegni mirati a rendere più efficiente la linea ferroviaria e ciò, peraltro, sarebbe auspicabile anche per una maggiore sicurezza del trasporto ferroviario, soprattutto alla luce del drammatico incidente di Pioltello oltre che del “mancato incidente” per il giunto difettoso rilevato recentemente nelle vicinanze di Monza.
Pertanto, l'appello che rivolgiamo alla Regione Lombardia è quello di pretendere, con decisione e in tempi brevi, un programma di interventi da parte di RFI che possa assicurare una maggiore efficienza delle linee ferroviarie.
A tutt'oggi e nell'attesa degli auspicati e annunciati interventi innovativi, non possiamo che registrare disagi e lamentele da parte degli utenti, soprattutto pendolari, studenti e lavoratori. Da questi ultimi ci giungono continuamente lamentele con segnalazioni di disservizi legati non solo ai ritardi e alle soppressioni ma anche alla carenza dei servizi sostitutivi, sia per assenza di informazioni che per mancanza di tempestività nel reperire il mezzo sostitutivo.
Sono troppi i lavoratori che affermano di avere seri problemi sul lavoro, dovendo troppo spesso giustificare il ritardo ai loro datori di lavoro e, a tal proposito, ci viene segnalato che molti di loro cominciano a rinunciare al trasporto pubblico e ad utilizzare il mezzo di trasporto privato.
Soprattutto dalla Valchiavenna ci viene segnalato che alcuni gruppi di lavoratori pendolari si sono organizzati congiuntamente per poter utilizzare a rotazione l'auto propria, trasportando altri lavoratori pendolari che compiono il medesimo tragitto.
Non ci sembra giusto, né degno di una moderna società, costringere le persone a rinunciare al trasporto pubblico optando per il mezzo privato, con tutte le conseguenze deleterie relative all'implementazione del traffico stradale e dei costi.
Il Referente Settore Trasporti CISL Sondrio Michele Fedele
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L'indirizzo dell'editoriale della Gazzetta di Sondrio: http://www.gazzettadisondrio.it/editoriali/20102018/treni-100-minuti-mil...