L'orso a quota 500 metri!

C'è bisogno, certo, di tutela. Sì' ma dell'uomo!

L'orso è sceso in basso, obiettivo il miele. Sono tanti gli apicoltori in provincia, diciamo 450, per cui deve aver pensato di poter fare ampia scorta per il prossimo periodo quando sarà in letargo. E' sceso fino a 500 metri, una fascia altimetrica densamente popolata, per ora solo miele, poi verranno i pranzetti a base di capre, pecore, asine, mucche, pollai.
Gli sponsor del plantigrado specialisti taluni di salottierismo, altri di movimentismo piazzaiolo, hanno detto, scrivendolo, che l'orso sta lontano dagli abitati, che sta in quote alte specie quelle degli alpeggi, che non attacca l'uomo eccetera. Ci hanno preso per il bavero se inconsciamente o meno non sappiamo L'orso non sa leggere  e quindi, legittimato della sua ignoranza, continua a fare quello che natura vuole. Libero, tranquillo, senza il minimo pericolo contrariamente a quando finiva addirittura sul menu della locanda che c'era a San Salvatore; “prosciutto d'orso”. Dagli insetti agli animali via via più grossi tutti in natura hanno nemici naturali. L'aveva anche l'orso ed era l'uomo.
Non diciamo di tornare ad allora ma di fare qualcosa sì. Oggi abbiamo un orso che gira indisturbato nelle Valli nostre e svizzere per ora saccheggiando miele e  verrà il resto. Indisturbato. Non è neppure radiocontrollato per cui non si sa dove gira. E' stata lamentata la difficoltà di mettergli il collare per via delle procedure ma qualcuno dice che le cose starebbero diversamente. Nel Trentino un errore nella fase operativa ha portato alla morte dell'animale. Denunce e denunce,. E, quindi, chi si fida?
Dicono i soloni “orsisti” che in fin dei conti allevatori e apicoltori possono mettere il recinto elettrificato. C'era però prima l'uomo e quindi sarebbe assurdo che oltre il danno (l'arrivo degli orsi) toccherebbe ai danneggiati di pagare le spese, assicurando poi la manutenzione, pure aon altro costo.. Quanto alla Provincia pare ne disponga di ben un paio in tutto mentre gli apicoltori sono 450 che in parte notevole d'estate portano le arnie in quota seguendo le fioriture.
C'è bisogno, certo, di tutela. Sì' ma dell'uomo non tanto dell'animale.

GdS
 

 

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