"VALMALENCO ULTRADISTANCE TRAIL 2018" OK nonostante il maltempo
Successo a sorpresa di Saverio Monti del Team Valtellina nella seconda edizione della Valmalenco Ultra Distance Trail. L'atleta morbegnese di 33 anni ha tagliato il traguardo di Caspoggio in 9h35’45” dopo aver percorso il tracciato di 73 chilometri, con 4900 metri di dislivello positivo. Sicurezza prima di tutto e lavori straordinari per gl uomini della VUT. Alla vigilia il comitato organizzatore, causa maltempo, ha deciso di fare passare la sfida dalla variante Primolo- San Giuseppe - Chiareggio (a poche ore dal via è stata necessaria un'ulteriore modifica a causa di un piccolo smottamento. Ulteriore dimostrazione delle difficili condizioni meteorologiche) e dal sentiero Musella - Campo Moro, rinunciando ai 90 chilometri del tracciato originario. Tale modifica non ha intaccato la bellezza della gara, che oltre trecento concorrenti (130 nell’individuale 63 staffette a 3 elementi) hanno corso sotto la pioggia tra ripide bocchette, veloci single track e passaggi mozzafiato al limite dei ghiacciai nel gruppo del Bernina.
RISULTATO A SORPRESA NELLA PROVA MASCHILE:
Monti ha tenuto testa nei primi chilometri al favorito della vigilia, il trentaduenne atleta del Team Salomon Giulio Ornati. Quando la gara è entrata nel vivo, superato il Rifugio Longoni, il piemontese di Omegna, ha staccato il valtellinese conquistando alcuni minuti di vantaggio. Finale già scritto? Neanche per sogno… dopo il rifugio Lago Palù Ornati ha imboccato un sentiero sbagliato e ha perso alcune decine di minuti. Alla Zoia Monti ha compreso di essere al comando e dal quel momento ha corso per difendere la vittoria. Ha preceduto all'arrivo di oltre 24' il principale rivale, che ha chiuso in 10h00’19”. Terzo posto per Filippo Canetta, milanese del 1972 del Team Scarpa, che ha tagliato il traguardo in 10h27’08”.
Quarta posizione per l'argentino Mariano Ontanon in 11h06’43” e quinta per Luciano Compagnoni dell'Atletica Alta Valtellina in 11h06’49”.
NELLA GARA FEMMINILE PE’ COME DA PRONOSTICO:
Tutto come da copione nella gara in rosa con al super favorita dei pronostici Grazia Pè prima al traguardo di Caspoggio. La bresciana Graziana della scuderia The North Face ha stoicamente concluso la propria prova in 13h40’16”. Sul podio con lei due altre “iron woman”: Alessia Revello e Tatiana Bertera appaiate in 16h32'05".
LE STAFFETTE:
Il percorso della VUT era affrontabile anche a staffette da 3 elementi con frazioni da 35,23 e 16km. In quella maschile il primo posto è andato al Team Valtellina A (Marco Leoni, Giovanni Tacchini, Stefano Sansi) che ha tagliato il traguardo in 7h56’03”. Seconda posizione per Ghiaccia team (Alessandro Bonesi, Valentino Speziali, Mattia Bonesi) in 7h58’42” e terza per il Team Centro sport in 8h13’56”. (Simone Bertini, Mirko Pedroli, Gianluca Eydallin).Nella sfida femminile successo de "Le tosec" in 11h53’37” (Valentina Bettini, Roberta Fomiatti, Simona Lino).
I COMMENTI DEGLI ATLETI:
Saverio Monti: «Io e Giulio Ornati siamo partiti con una buona andatura. Dopo il Rifugio Longoni ho perso alcuni minuti e lui ha allungato. Poi lui ha sbagliato strada. Ho scoperto di essere primo solo alla Zoia e da quel momento ho continuato a spingere per difendere la mia posizione. Stavamo battagliando in maniera sportiva, se non ci fosse stato questo incidente di percorso al mio principale rivale, di cui sono dispiaciuto, sarebbe stato tutto più bello. La soddisfazione per la vittoria è enorme, anche perché per me questa è quasi una gara di casa».
Giulio Ornati: «Sono disguidi che capitano, purtroppo questa volta mi è successo in modo negativo. Avevo una decina di minuti di vantaggio su Saverio Monti, dopo il rifugio Palù ho sbagliato strada risalendo di ben 300 metri di dislivello insieme a uno staffettista. Poi siamo ridiscesi da un ripido sentiero. Abbiamo perso almeno 25'. Sono ripartito, ma Monti aveva circa 20' di vantaggio e non c'è stato più niente da fare. È stato comunque un buon test in vista dei prossimi impegni».
Filippo Canetta: «La scelta dell'organizzazione, che ha ridotto i chilometri del trail, è stata giusta. La pioggia e il vento si sono fatti sentire. Nonostante le condizioni meteorologiche, il clima della gara è stato piacevole grazie alla presenza di un pubblico molto caloroso su un itinerario avvincente».
Graziana Pè: «Non avevo mai sofferto così tanto il freddo: nonostante la riduzione della lunghezza è stata davvero dura. Questa è una delle poche gare di lunga distanza dove ho trovato tanta gente sul percorso, anche di notte e con la pioggia. Ho apprezzato molto questa vicinanza».
Maurizio Torri