Novità ferroviarie bollono in pentola
L'ipotesi prospettata dal Governatore lombardo Attilio Fontana per efficientare il trasporto ferroviario regionale, mediante l'affidamento del servizio a due imprese distinte, rappresenta la presa d'atto da parte della Regione che la gestione del servizio, così come è oggi, non sia più accettabile, essendo di gran lunga lontana da quel minimo livello di efficienza che una regione quale la Lombardia, economicamente e socialmente “portante”, si aspetterebbe.
Riteniamo che la suddetta presa d'atto non sia “cosa da poco”, in considerazione del fatto che fino a qualche mese addietro il management di Trenord negava le carenze anche a fronte degli evidenti disservizi che il sindacato territoriale costantemente denuncia da circa cinque anni. Certo, è una presa d'atto tardiva, fosse intervenuta qualche anno fa, magari a fronte delle denuncie sindacali, forse oggi la situazione sarebbe diversa…… ma, come suol dirsi, “meglio tardi che mai!”
Come è noto la proposta vedrebbe l'affidamento del servizio ferroviario da parte della Regione Lombardia a due imprese: una, gestita di fatto dalla stessa regione, in quanto controllata da FNM, che opererebbe per lo più sulle tratte suburbane; l'altra, invece, gestita da Trenitalia, svolgerebbe il servizio sulle rimanenti tratte, quelle con percorsi più lunghi e, dunque, quelle che ci riguardano, ossia quelle che consentono il raggiungimento di Tirano e Chiavenna da Milano e viceversa.
La suddetta proposta, seppur mirata a creare un sistema più efficiente, comunque, pone in essere qualche preoccupazione per quanto attiene il trasporto ferroviario sulle linee della nostra provincia e, soprattutto, per quel che riguarda il presente e l'immediato futuro. Infatti, considerando che sicuramente i tempi di attuazione non saranno brevi, immaginiamo che Trenord, in fase di “abbandono” della gestione delle nostre tratte, sarà poco attenta ad ovviare ai disservizi e alle carenze attuali e, dunque, i prossimi mesi rischiano di essere per i pendolari mesi “difficili” e, forse, ancor più “difficili” di quelli passati. Preoccupa, peraltro, il fatto che una volta subentrata Trenitalia nella gestione delle nostre tratte, dovrà necessariamente provvedere all'innovazione del materiale rotabile mediante la messa in opera di treni più moderni e ciò, purtroppo, come l'esperienza ci insegna, non avviene in tempi rapidi e, dunque, temiamo il protrarsi delle attuali criticità o, addirittura, un peggioramento.
Certo, sarà importante, a tal proposito, seguire attentamente come verra' posto in essere il contratto di servizio tra Regione Lombardia e Trenitalia ed in particolar modo quali saranno gli impegni di Trenitalia in merito all'utilizzo di materiale rotabile adeguato e, soprattutto, ai tempi di attuazione dell'innovazione.
Altra questione da non trascurare è quella inerente l'infrastruttura ferroviaria, tenendo presente che molti ritardi e soppressioni di corse sulle nostre linee avvengono per problemi inerenti il contesto infrastrutturale (passaggi a livello, linee elettriche ecc…) e, pertanto, non è da trascurare il ruolo che RFI, ente gestore delle infrastrutture, potrà avere nell'azione protesa al migliormento del servizio.
Potremo pensare che Trenitalia, essendo partecipata da Ferrovie dello Stato, così come lo è RFI, costituisca di fatto con RFI un'unica entità aziendale e, pertanto, è auspicabile che le due aziende operino congiuntamente per il miglioramento del servizio, innovando sia il materiale rotabile che le infrastrutture.
Ciò, però, non è così scontato, pertanto, riteniamo che, oltre al contratto di servizio con Trenitalia, sia necessaria un'intesa tra Regione Lombardia e Ferrovie dello Stato allo scopo di impegnare quest'ultimo ente ad effettuare, tramite RFI, interventi strutturali e manutenzione costante sulle linee ferroviarie e, soprattutto, sulle tratte che ci riguardano che, come purtroppo ben sappiamo, presentano spesso numerosi problemi che causano forti disagi.
CISL SONDRIO, Referente Settore Trasporti Michele Fedele