Sondrio, l'avvio del Consiglio Comunale. Dimissioni Molteni (perchè?)
La convocazione del Consiglio Comunale di Sondrio è arrivata. Seduta in prima convocazione lunedì 9 alle 17,30, in seconda martedì 10 alle ore 18.
Il Sindaco, dopo il giuramento, comunicherà la formazione della Giunta che si insedierà subito, mentre Presidente e Vicepresidente del Consiglio Comunale, come la composizione delle Commissioni consiliari e loro organi di presidenza compete ovviamente ai 32 (+1)consiglieri.
- Molteni
Attenzione puntata sul Sindaco uscente dr. Molteni, capolista di Sondrio Democratica, che era stato eletto con 199 preferenze numero maggiore di tutti gli altri e della sua lista e delle altre liste, in definitiva primo tra i 466 candidati.
Nei giorni scorsi erano circolate voci e di vario tipo, specie fra i suoi sostenitori, e più d'uno aveva chiesto ragione del silenzio di Molteni mentre Giugni era andato, ancora a spoglio in corso, a congratularsi con l'ing. Scaramellini. Fra le voci merita attenzione, e commento, a quella che lo vorrebbe insoddisfatto e della sconfitta e dell'ampiezza della sconfitta. Una sorta di corollario sarebbe il consenso personale, sì arrivato primo ma probabilmente come non si attendeva che fosse.
- Sulla parte politica c'era, è vero, il dubbio su quanto e come avrebbe potuto influire il voto di quanti avevano votato nel primo turno per le 4 liste di Provera. e il non-voto di quanti, prenotate le vacanze da tempo, in cabina ci sarebbero andati sì ma non in quella elettorate. Non abbiamo ritenuto di scriverne per rispetto democratico, ne abbiamo parlato in privato, in particolare con chi ci chiedeva, come quasi tutte le elezioni scorse, una previsione. Nonostante i dubbi di cui sopra l'esito per noi era scontato compreso il ricorso al ballottaggio.
- Per quanto riguarda poi le preferenze basta fare un po' di conti, extrapolando la quota del doppio voto, il risultato non esce dalla normalità. Su circa 1100 contabilizzate per la sua lista, otto candidati – fra cui assessori – con più di 50 e sino a 80 sono poco meno di 500. Restano infine gli altri 24 candidati con una media di 17 per uno. Poco da dire dunque salvo tornare indietro nel tempo. Se non era in conto quello, in caso di vittoria di Scaramellini, di essere la guida politica dello schieramento di sinistra, Giugni seguendo la vita amministrativa, allora tanto valeva non entrare in lista, e dispiegarsi nel ruolo di guida politica facendo quello che si faceva una volta, almeno qui da noi. Alle spalle delle Amministrazioni c'erano infatti i Partiti, alimento culturale e di raccordo con i cittadini che avevano anche, in un certo senso, una funzione di guida, ovviamente a grandi linee. Lui avrebbe portato il peso della sua attività amministrativa e quindi anche di quanto fatto.
Esce, Molteni, dalla ribalta. Onore delle armi (il PD naturalmente se ne dimentica come del resto lo aveva fatto in occasione delle candidature per le regionali, per cui se ne capiscono i suoi ruzzoloni, quasi storici...)
Gds
Nell'immagine l'odg del Consiglio Comunale