Santuario di Gallivaggio chiuso per la frana. Iniziative della Diocesi
Dalla Diocesi:
20 APRILE 2018 - SANTUARIO DI GALLIVAGGIO (SO)
1. INDICAZIONI PASTORALI
A seguito degli eventi franosi che nei giorni scorsi hanno coinvolto il Santuario di Gallivaggio (So), il vescovo Oscar si unisce in preghiera alla comunità cristiana dell’intera Val Chiavenna, invocando Maria, Madre della Misericordia. Sentite le autorità civili e militari, si è convenuto che la complessità della situazione non permette – senza rischi per la sicurezza delle persone – di recarsi a pregare nel Santuario. Per motivi di ordine pubblico non è neanche opportuno indirizzare i pellegrini nel vicino santuario di San Guglielmo. Seppur a malincuore, – in accordo con le autorità civili e militari – si chiede di sospendere fino a nuova data ogni pellegrinaggio o assembramento di fedeli. Come segno di vicinanza ai fedeli della Valle Spluga e per domandare alla Madre di Misericordia salute e sicurezza per tutta la popolazione, il Vescovo monsignor Oscar Cantoni sarà presente a Chiavenna, sabato 28 aprile, alle ore 19.00, dove, dalla chiesa di Santa Maria, presiederà una processione per le vie cittadine, fino alla collegiata di San Lorenzo. Tutte le comunità della Valchiavenna sono invitate a partecipare.
2. COMUNICAZIONE DALL’UFFICIO ARTE SACRA
In merito alla situazione della frana che ha danneggiato e minaccia tuttora il Santuario della Beata Vergine della Misericordia di Gallivaggio (So), la diocesi di Como, tramite il delegato vescovile per i rapporti con la Soprintendenza (don Andrea Straffi) e in stretta sinergia con le autorità competenti, si è attivata per preservare innanzitutto l’incolumità di residenti e visitatori del santuario e per tutelare il patrimonio artistico custodito nel Santuario. La Prefettura di Sondrio, sulla base dell’ingiunzione dei Vigili del Fuoco, ha imposto l’inagibilità dell’edificio a tempo indeterminato, ma, al tempo stesso, la necessità e l’urgenza di salvaguardare almeno le opere d’arte mobili. Per questa ragione la Soprintendenza per le province di Como, Lecco, Sondrio e Varese, su indicazione del soprintendente Luca Rinaldi, ha attivato l’unità di crisi del Segretariato Regionale del Ministero dei beni e delle attività culturali per la Lombardia (UCCR), per procedere al trasporto e alla messa in sicurezza dei principali beni del Santuario e coordinare le necessarie azioni di tutela in situazione di emergenza. Il Segretariato, nella persona dell’architetto Daniela Lattanzi, sta coinvolgendo tutti i soggetti interessati all’operazione: oltre alla Prefettura, ai Vigili del Fuoco e alla diocesi di Como, si segnalano i Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Monza, il Comune di San Giacomo Filippo e la Protezione Civile. Il vescovo della diocesi di Como, monsignor Oscar Cantoni, segue da vicino la vicenda, per offrire ai sacerdoti coinvolti (in particolare al rettore del Santuario) e alle comunità della Valle, tutto il supporto necessario ad affrontare, dal punto di vista organizzativo e pastorale, questa delicata fase della storia del Santuario. La modalità e la tempistica delle operazioni di salvaguardia sono in via di definizione e sono soggetti, come ogni altra operazione sul complesso, alle indicazioni dell’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente (ARPA), che monitora costantemente la situazione della massa rocciosa soprastante il Santuario.
Il Vicario episcopale per la Provincia di Sondrio don Corrado Necchi