NON CONVINCE DEL TUTTO IL PROCESSO A MILOSEVIC
TEOREMA
Il processo in corso all'ex leader jugoslavo Milosevic non
convince del tutto. La documentazione portata da Carla del
Ponte, la svizzera che svolge il ruolo dell'accusa, é
obiettivamente impressionante ma, é stato osservato, come si fa
a dimostrare il nesso fra eccidi e barbarie di vario tipo con lo
stesso Milosevic? Si rischia il famoso "teorema": "non poteva
non sapere", dato che l'altro é obiettivamente più debole.
L'altro, ovvero "gli eccidi l'ha ordinati lui", andrebbe
dimostrato.
LEGITTIMITA' GIURIDICA
Non é però questo il terreno per le nostre argomentazioni. Il
generale Mario Arpino si é sforzato in seconda pagina del quotidiano
"Il Giorno" del 21 febbraio scorso di smontare le
ragioni dei critici, illustrando sul piano giuridico le basi su
cui si fonda il processo, e quindi la sua legittimità.
Il nostro ragionamento é diverso. E' più politico che giuridico,
anzi in un certo senso é addirittura etico.
Milosevic viene processato per i crimini che sono stati commessi
durante quella che era una vera e propria guerra civile, anche
se lui parla di azioni di repressione del terrorismo che tutti
gli Stati fanno, anzi che hanno il dovere di fare.
Lasciamo da parte le disquisizioni e veniamo al dunque.
PROBLEMA DIVERSO
Il problema, a nostro avviso, é completamente diverso.
Supponiamo, pur senza entrare nel merito, che la legittimità del
Tribunale sia piena e incontrovertibile, che altrettanto sia per
la procedura, per le garanzie e quant'altri. Ebbene, anche in
tal caso i dubbi restano.
PERCHE' SOLO MILOSEVIC?
Perché, infatti, solo Milosevic?
Si contano purtroppo a decine i Capi di Stato che o hanno
commesso nefandezze di ogni tipo, o comunque nei loro Paesi
nefandezze sono avvenute. Crimini contro l'umanità? Perché solo
Milosevic?
Si dirà: intanto procediamo con lui, poi si vedrà. Non é
ragionamento da fare, figurarsi poi a discuterne!
Ultima considerazione. Milosevic aveva avuto la possibilità di
andarsene e di avere asilo politico in altri Paesi. E' rimasto a
Belgrado, ha partecipato alle elezioni, non é fuggito neppure
quando si addensavano le nubi e il suo arresto appariva
inevitabile.
SI' AL PROCESSO SE...
Non intendiamo farne un angioletto, ma la forza delle democrazia
é quella di garantire i valori fondamentali. Fra questi c'é
l'uguaglianza di fronte alla legge. C'é da quasi quattro anni,
ma sulla carta, la Corte Penale Internazionale per i crimini
contro l'Umanità. Per operare ha bisogno che diano il loro
consenso alcune decine di Stati, fra i quali gli USA.
Se questi Stati, sollecitati in merito, si decideranno a dare la
loro adesione, e la Corte deciderà l'incriminazione anche degli
altri Capi di Stato incriminabili, allora il processo a
Milosevic avrà piena legittimazione.
Sennò i dubbi restano tutti.
Amarilli
GdS 24 II 01
OC-GdS5: Attenzione alle persone anziane. C'è anche qualcuno che attraversa all'improvviso, magari dopo aver guardato verso di noi e visto che l'auto arrivava.
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