Il Comune di Sondrio vuole produrre elettricità utilizzando i salti degli acquedotti di Dagua e Morscenzo
“Verrà pubblicata settimana prossima sul BURL l’istanza di variante alla concessione già in essere per derivare acqua già captata a fini potabili anche per produzione energetica - spiega Pierluigi Morelli, Assessore all’Urbanistica, ambiente e mobilità del Comune di Sondrio -. Una domanda cui stiamo lavorando da tempo e che, per quanto riguarda uno dei due acquedotti, si pone in concorrenza con una società privata, la quale ha presentato una proposta di utilizzo sullo stesso acquedotto (Morscenzo), ma tecnicamente diversa dalla nostra”. La domanda del Comune di Sondrio, infatti, prevede l’utilizzo dei caselli di “sconnessione” già presenti (caselli per l’abbattimento della pressione) e non contempla la necessità realizzare nuovi manufatti, di posare nuove tubazioni o di sostituire quelli esistenti, evitando così di intaccare l’ambiente e il paesaggio montano . “Quello per cui abbiamo fatto domanda è un esempio di sfruttamento della risorsa “acqua” di un territorio per uno scopo primario e diretto di “servizio locale” per lo stesso territorio , ovvero dare energia elettrica ai maggenghi e alle località del nostro monte, per garantirne non uno sviluppo turistico-industriale, ma la certezza di elementi e servizi fondamentali per il presidio efficace e continuativo della montagna - continua l’Assessore Morelli -. E’ un
esempio di sfruttamento sostenibile sia a livello ambientale che economico in quanto pensato con interventi davvero minimi e molto contenuti, senza opere di sbarramento o deviazione o strutture e manufatti non rispettosi dell’ambiente montano naturale e rurale, che è nostra priorità preservare al di sopra di ogni tentazione economica. Si interviene solo con piccole strutture in legno ove già ci sono i caselli di sconnessione, producendo energia con micro turbine praticamente senza consumare nuovo suolo, quindi con infrastrutture compatibili con il paesaggio e linee elettriche interamente interrate e senza richieste aggiuntive di maggiori prelievi dall'acquedotto o lavori di sostituzione o potenziamento dell'esistente. Confidiamo quindi, che al di là di chi sia il privato concorrente, nel processo decisionale che porterà la Provincia ad assegnare la concessione, venga tenuto conto come aspetto prioritario l’impegno dell’Amministrazione di utilizzare questa concessione per il servizio di fornitura elettrica delle zone di montagna altrimenti difficilmente raggiungibili, attraverso un impianto di produzione che si inserisce praticamente senza alcun impatto ambientale nel contesto montano. Si dice sempre quanto è importante mantenere, curare, tutelare gli ambienti naturali, soprattutto quelli poco antropizzati, ma per farlo oggi è necessario garantire dei servizi capaci di favorire il presidio e la sicurezza. Con questa proposta vogliamo garantire un servizio, ma lo vogliamo fare nel rispetto delle caratteristiche e peculiarità del territorio” conclude l’Assessore.
Alcuni dati tecnici. E’ stata fatta anche una valutazione di sostenibilità economica che consente di verificare la fattibilità dell'intervento, ricorrendo a piani finanziari ad hoc e agli incentivi economici legati alla produzione come da previsione del GSE. Si stima la possibilità di produrre annualmente circa 370 000 kWh da Dagua e 1 000 000 kWh da Morscenzo. Per Morscenzo, essendo la domanda del Comune concorrente, i tempi di rilascio della concessione e di esecuzione dell'opera non saranno certamente brevi, ma stimabili in almeno 18/24 mesi. L'intervento è molto atteso dai frequentatori delle località del monte Rolla e con questa istanza è stata gettata nel concreto, per la prima volta, la base per tentare di portare il servizio elettrico anche lì.
I precedenti
A novembre del 2011 c'era stato da parte del Comune l'incarico alla AEVV e Secam di studiare il problema. Allora però si pensava solo a Dagua (Comune di Torre). Ma c'è un ancora più significativo precedente che va ricordato e sottolineato. Nei primi anni '80 infatti l'ing. Dino Mazza, noto progettista che poi fu anche Vicesindaco nell'Amministrazione Buzzetti e poi deputato, aveva progettato l'utilizzazione idroelettrica dell'acquedotto di Morscenzo consegnando poi tale progetto al Comune gratuitamente. Non è dato di sapere la ragione per la quale non se ne fece niente,