Chiudono le Poste nei piccoli Comuni? Altra interrogazione. E POI IN PARLAMENTO. E POI INCONTRO NORD-SUD

di CS e Virgilio Caivano


L'INTERROGAZIONE


Dopo l'interrogazione presentata dall'on. Frigato, di cui
abbiamo riferito nel numero 1 del 10 gennaio, ci viene
segnalata un'altra interrogazione sempre su questo problema
della ventilata chiusura degli uffici postali nei Comuni con
meno di 500 nuclei familiari.


13/01/2004 13:24 - L'interrogazione parlamentare di Ermete
Realacci ai ministri Gasparri e Tremonti: "come difendere la
sopravvivenza del nostro patrimonio culturale e storico
senza i servizi essenziali?"

I piccoli comuni potrebbero ritrovarsi senza uffici postali.
“Un danno enorme – denuncia Ermete Realacci, presidente
onorario di Legambiente, che ha presentato un’interrogazione
parlamentare ai Ministri delle Comunicazioni e dell’Economia
e delle Finanze - conseguenza di una politica dissennata che
con la manovra finanziaria del 2004 ha previsto forti tagli
dei trasferimenti statali ai 5868 piccoli comuni che, è bene
non dimenticarlo, rappresentano il 72% dei comuni italiani”.
La notizia sempre più concreta fa riferimento al progetto
proposto dalla società Poste spa che punta proprio alla
riorganizzazione per la presenza dei servizi postali in quei
comuni dove si contano meno di 500 nuclei familiari.
“L’immediata conseguenza di questa politica miope – continua
Realacci - è la decurtazione degli investimenti dei piccoli
comuni nei servizi sociali, sanitari, culturali e ambientali
con gravi disagi per gli abitanti”.

E infatti il progetto denominato “sportello External”
dovrebbe prevedere, tra le altre cose, anche una
razionalizzazione del personale impiegato negli uffici
postali dei piccoli comuni, l’accorpamento degli uffici
postali minori in un unico centro, la modifica degli orari
di apertura e chiusura al pubblico e la operatività degli
stessi.

“Chiedo ai ministri Gasparri e Tremonti – conclude Ermete
Realacci – se e come intendano far fronte a questo ennesimo
attacco alla sopravvivenza stessa dei comuni sotto i 5000
abitanti, ben il 72% dei comuni italiani, reale peculiarità
e garanzia del nostro sistema sociale e culturale, una
certezza nella manutenzione del territorio e una opportunità
di sviluppo economico”.
CS


IN
PARLAMENTO


Una delegazione di Senatori della Lega Nord Padania, guidata
dal Senatore Giacomo Chiappari ha incontrato i
rappresentanti del Coordinamento nazionale dei Piccoli
Comuni Italiani, guidati dal Portavoce Virgilio Caivano.
L¹incontro tenutosi presso il Senato della Repubblica il 13
gennaio 2004 è stato sollecitato da un gruppo di Sindaci
leghisti di alcuni piccoli comuni del nord per fare il punto
sullo stato dell¹arte della legge n.1942 Realacci-Bocchino a
favore dei piccoli comuni. L¹incontro molto cordiale è
servito per acquisire da parte del Coordinamento l¹impegno
del Sanatore Chiappori anche nella veste di Segretario
nazionale di Italia federale di portare rapidamente in
Conferenza dei Capigruppo al Senato la discussione sulla
legge. Un significativo passo in avanti che il portavoce del
Coordinamento Virgilio Caivano ha sostenuto con forza,
ribadendo la grande disponibilità degli italiani nel mondo
che hanno raccolto due milioni di firme a sostegno della
legge per i piccoli comuni. Per il senatore Chiappori la
legge rappresenta un punto di partenza per invertire una
tendenza negativa per i piccoli comuni anche perché lui
stesso è Sindaco di un piccolo comune della Liguria.
Pressante è stata la richiesta dei Sindaci leghisti che
hanno chiesto risposte rapide e soprattutto efficaci. Nel
pomeriggio alla Camera il Coordinamento ha incontrato una
rappresentanza di deputati di tutte le forze politiche per
discutere della possibile chiusura degli uffici postali e
della vendita del 35% di Poste Italiane alla Cassa Depositi
e Prestiti. Un modo di fare ha stigmatizzato il Portavoce
poco rispettoso delle dignità e delle prerogative delle
comunità locali che continuano subire una spoliazione di
servizi indiscriminati. Stranamente è stato sottolineato si
vende la parte migliore di poste italiane e cioè i depositi
postali.


PICCOLI
COMUNI, INCONTRO NORD-SUD


Patto di amicizia tra due piccoli comuni.

Sabato 17 gennaio 2004 alle ore 18.30 nella splendida
cornice della Chiesa Madre di Rocchetta Sant'Antonio in
provincia di Foggia, si é stipulato un patto di amicizia tra
il piccolo comune di Gaiba della provincia di Rovigo ed il
piccolo comune di Rocchetta Sant'Antonio.

L'iniziativa culturale muove dalla necessità di radicare il
sentimento dell'unità nazionale nei valori della solidarietà
e della collaborazione custoditi gelosamente dai piccoli
comuni italiani. La scelta della splendida chiesa matrice
come luogo fisico dell'evento nasce dalle profonde radici
cristiane, in ogni piccolo comune c'è una Croce e un
campanile, su cui poggia l'identità nazionale ed europea e
sulla ferma volontà di affermare i valori dell'accoglienza e
della reciprocità verso i più deboli e gli ultimi.
All'iniziativa saranno presenti numerose delegazioni di
associazioni culturali e sociali del centro nord e del
centro sud. Una ulteriore occasione per richiamare il Senato
della Repubblica Italiana ad una rapida approvazione della
legge a favore dei piccoli comuni italiani.
Virgilio Caivano



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