La slavina sul'Hotel “Rigopiano”e il nostro 'Gran Baita' di Tartano

Stamani, alle prime notizie sull'Hotel a 4 stelle “Rigopiano” a Farindola nel Gruppo del Gran Sasso abbiamo sentito i brividi che correvano lungo la schiena. Alla mente si è infatti subito associata una simile disgrazia da noi, quella del 18 luglio 1987, in quel di Tartano
“Rigopiano” un lussuoso albergo  che si presentava così: “Incastonato tra le montagne della catena del Gran Sasso, circondato da pendii boscosi, questo resort di lusso occupa un maestoso edificio in stile chalet con vista panoramica. Si trova a 8 km dal Monte Carnicia e a 26 km dal monastero cistercense di Santa Maria Casanova. Le eleganti camere dispongono di connessione WiFi, TV a schermo piatto e minibar. Le suite hanno in più angoli relax. È disponibile il servizio in camera. Oltre alla colazione a buffet gratuita, l'hotel offre un ristorante raffinato, un bar rustico-chic e un'area lounge. Sono a disposizione degli ospiti anche 3 sale riunioni e una biblioteca. Gli altri servizi offerti includono piscina coperta/all'aperto, giardini, campi da tennis e una spa con sauna, hammam, palestra e vasche idromassaggio. Wi-Fi gratuito   Colazione inclusa   Parcheggio gratuito   Piscina esterna   Servizio di lavanderia   Servizio in camera  Mostra altri servizi”

Una terribile frana lo ha spostato di dieci metri squassandolo anche se la struttura in realtà ha resistito. Frana e non slavina ha detto un esperto precisando “frana di scivolamento”. Poco importa comunque la nomenclatura dell'evento.
Non bastavano le 47.000 scosse di terremoto da agosto ad oggi. No, “a tenaglia” come ha detto il Presidente del Consiglio si sono aggiunti alcuni miliardi di metri cubi di neve caduti in continuità per giorni, il massimo di disgrazia per quella povera gente che ha dentro di sé un terribile interrogativo: “che futuro sarà il nostro” con una terra ballerina in un modo che ha fatto dire ad un esperto non solo di non aver mai visto niente di simile ma addirittura di non saper spiegare quello che sta succedendo.

Tartano, analogia
In Valtellina abbiamo presente a Tartano l'albergo “Gran Baita” (per chi non lo conosce l'indirizzo è questo: http://www.albergogranbaita.com/index.php/albergo-2 ). Ebbene torniamo indietro al pomeriggio del 18 luglio 1987. Diluviava. Non si può dire che fossero bombe d'acqua in quanto il termine non era ancora usato ma la sostanza era quella. Completo l'albergo molti ospiti si trattenevano nei locali a piano terra. All'improvviso il finimondo, una frana, veloce e consistente, scende dal versante, piomba su un condominio sovrastate che fa da diga. A un certo punto la diga impropria non ce la fa più, la frana spazza via la parte centrale dell'edificio e piomba a valle infilando proprio il piano terra portandosi dietro persone fra i quali i proprietari, oggetti e quello che aveva incontrato nella sua sciagurata corsa.

L'insegnamento. L'albergo era venuto dalla trasformazione di una  'grande baita' che aveva retto nel corso dei secoli. Fatta bene visto che la struttura non fu danneggiata tanto che chi era in camera ai piani superiori. Non ci fosse stato quel condominio è probabile che non sarebbe successo niente. Si accertò che l'edificio era in regola sia amministrativamente che tecnicamente. E allora? Il perito, di fama, venne  a capo della vicenda scoprendo che il versante non era tutto prato come sembrava. In realtà c'era anche un vecchio alveo, poi nei secoli o nei decenni riempitosi. L'eccezionalità meteorica aveva risvegliato il corso d'acqua con le conseguenze che si sono viste.
Per inciso da precisare che l'albergo è stato subito sistemato dai figli del proprietari.

La natura
L'uomo conclusivamente dimentica spesso la forza della natura che non ci mette molto a ricordarlo a noi e a quegli illuministi che hanno la presunzione di ritenere il nostro pianeta omocentrico.

Degno di nota