Che tristezza, per il riformismo (quello vero) italiano, per chi sperava nella nascita di una vera forza socialdemocratica, laburista, in senso europeo!
 Carissimo Direttore, cari Amici,
 Ho appena udito le prime battute, su Porta a Porta, 
 dell'ennesimo, pressoché inutile, confronte destra/sinistra sull'Irak. 
 Ciò che trovo realmente deprimente, da parte del centro-sinistra moderato, 
 riformista (e sempre più marginale) è sentir dire che NON ci 
 sono differenze sul ritiro, rispetto alla sinistra estrema.
 Ma la sinistra integralista, ora pare pure i DS, sono per il ritiro 
 subito, Rutelli per il ritiro graduale e sotto l'egida ONU.
 Non è la stessa cosa, né operativamente, né politicamente.
 Nel primo caso: tutti a casa e gli irakeni si decapitino pure 
 tra loro, nel secondo ci vuole tempo, coordinamento 
 internazionale, comando unificato e gli irakeni che vogliono 
 ordine e democrazia avranno (poche temo) speranze.
 Lo ripeto, le due cose sono assolutamente inconciliabili ma Franceschini e Vendola, in nome dell'uniti si vince, dicono di 
 no, che non vi sono differenze.
 Come italiano che - un domani - potrei essere governato da tale 
 centro-sinistra , anche se non me lo auguro (non me ne voglia Direttore, ma 
 questa non è una coalizione riformista ma massimalista!), come 
 italiano, dicevo, mi chiedo:
 ma se fossero al governo, che farebbero? Tutti a casa, gambe in 
 spalla, stile Zapatero, oppure sentiamo l'ONU, discutiamo e, nel 
 frattempo, ci restiamo?
 Lo ripeto, tutto ciò non mi convince per nulla e - lo spero 
 vivamente - non convince tanti italiani che, magari riformisti, 
 non vogliono cadere nelle mani di Rifondazione Comunista ed accoliti.
 Del resto qualche segno già si vede: un giudice, a Milano, manda 
 assolti un branco di terroristi internazionali.
 Sono guerriglieri, dice, non terroristi.
 Ma sono di un organizzazione che l'ONU, non gli USA, hanno 
 dichiarano terrorista internazionale, che fa assassini politici, 
 recluta kamikase!
 E no, per il giudice di Milano sono "solo" guerriglieri.
 Che nella magistratura qualcosa non funzionasse sono in molti, a 
 dirlo; che in quella di Milano (non tutta fortunatamente) le 
 infiltrazioni di ultra massimalisti ci fossero non è certo una 
 novità.
 Tuttavia mi pare che qui si esageri: oramai non basta neppure il 
 giudizio dell'ONU, ci stiamo preparando ad un bel futuro, con un 
 governo terzomondista-massimalista-veteroxista (ammantato con 
 qualche pennellata di
 nuovo) con Prodi al governo e Bertinotti a fare da GUIDA.
 Che tristezza, per il riformismo (quello vero) italiano, per chi 
 sperava nella nascita di una vera forza socialdemocratica, 
 laburista, in senso europeo!
 Con l'usuale stima.
Nemo Canetta
 GdS 30 I 2005 - www.gazzettadisondrio.it
