CERTEZZE: MONDIALI 2005

I Mondiali di sci del 2005 assegnati ancora all'Italia e ancora a Bormio sono evidentemente un riconoscimento delle capacità organizzative lombarde, ma valtellinesi in particolare.

Varrà la pena di ricordare che ai mondiali del 1985 ci fu la necessità di fare le due discese, femminile e maschile, la stessa mattina di domenica, la prima a S. Caterina Valfurva, la seconda, due ore dopo, a Bormio. Impresa improba (basti pensare allo spostamento di uomini e mezzi in tempo rapido tra le due località). Non bastasse questo ci si mise di mezzo il fohn. Sabato notte, alle tre, la temperatura a Bormio era ben sopra lo zero, i cannoni non servivano, l'acqua correva lungo la pista. Tutti pensavano all'impossibilità di gareggiare in quella che avrebbe dovuto essere la giornata conclusiva, il clou della manifestazione. Cessato il vento centinaia di uomini, persino con trasporto di neve dalla strada dello Stelvio, si misero al lavoro. La gara fu stupenda, con una pista perfetta, E non ci fu, per tutta la durata del mondiale, una sola sbavatura. L'eccellenza organizzativa si
ripeté nelle varie gare di Coppa del Mondo tenutesi in Alta Valtellina, o a Bormio o a S. Caterina, patria di Debbie Compagnoni., sede anche di gare di fondo.

I Mondiali però da considerare ad un tempo come punto d'arrivo e punto di partenza. In altri termini occasione di sviluppo, e di riflessioni di carattere strategico sul futuro della provincia. Non solo. Con l'adesione della Svizzera all'Europa - questione di anni, ma meno di quanto si pensi - Valtellina-Engadina-Alto Lario costituiranno la regione turistica più forte d'Europa. Potenzialmente. Per diventarlo occorrono alcune cose, la prima delle quali è il riconoscere come valida questa prospettiva.

Autorevoli persone di fuori provincia concordano. Sarebbe interessante sapere se la si pensa allo stesso modo in provincia.

OC-GdS b9: Un vecchio pensiero saggio: "Nel momento del litigio con la moglie (o marito) vai di là, prendi l'album delle foto del matrimonio, o del battesimo dei figli, o di qualche altro evento lieto, torna con la foto e falla vedere al coniuge…"

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