Piccoli Comuni: APPELLO A CIAMPI il problema delle scuole materne
Al Presidente Carlo Azeglio CIAMPI - ROMA
Sig. Presidente,
con l'apertura del nuovo anno scolastico si ripresenta in tutta
la sua drammaticità l'impossibilità per centinaia di piccoli
comuni italiani, soprattutto del Sud, Puglia, Campania,
Basilicata, Calabria, Abruzzo e Molise e della fascia alpina, di
garantire ai bambini l'apertura delle scuole materne comunali.
Un disagio annunciato in occasione del varo della Legge
Finanziaria del 2003, che ha letteralmente avviato al disastro
finanziario tantissimi piccoli comuni. Ancora una volta, a
pagare sono i bambini e le famiglie che vivono nelle piccole
comunità, costrette a subire scelte inique che vanno contro i
dettami stessi della Costituzione. Tutto questo, Sig.
Presidente, passa nel silenzio ingombrante della politica
italiana, che non tiene in nessun conto le difficoltà dei
Sindaci nella totale impossibilità di garantire l'apertura delle
scuole materne, del servizio mensa e trasporto dei piccoli
alunni. I tagli messi in atto dalla Finanziaria 2003 e l'assenza
totale delle Regioni, si presentano puntuali, ponendo le
Amministrazioni comunali di fronte ad un bivio terribile:
aumentare le imposte locali o introdurne nuove, per recuperare
risorse o tagliare i servizi. Mentre la propaganda strombazza a
tutto spiano di internet, informatica e inglese per tutti, siamo
costretti a registrare il dato negativo di centinaia di piccole
scuole che non possono attivare la doppia lingua e non riescono
ad avere un minimo di laboratorio informatico, mettendo in
risalto un'Italia a due velocità che non riesce a garantire pari
opportunità formative ai suoi cittadini.
Tutto questo, accade proprio nel momento in cui il sistema
globale impone la conoscenza, il sapere, come condizione per
reggere lo scontro e vincere la sfida della vita. Una condizione
di totale disastro che deve far riflettere sull'opportunità di
una riforma federale iniqua che penalizza in maniera definitiva
la parte più debole del Paese, con conseguenze incalcolabili per
il futuro.
Sig. Presidente, Le chiediamo con molto garbo di tornare a far
sentire la Sua voce, nella speranza che per i nostri bambini la
scuola materna sia un diritto acquisito in un Paese cosiddetto
civile che si vanta di essere orgogliosamente una potenza
industriale a livello mondiale.
Il Portavoce dei piccoli Comuni Virgilio Caivano
GdS 10 IX 2004 -
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