Nordafricano accoltella la moglie. Braccato, si costituisce
E’ stato tratto in arresto in flagranza di reato dai Carabinieri della Stazione di Morbegno (SO) verso le 3:30 di questa notte (23 maggio 2016), quando, probabilmente sentendosi braccato dalle ricerche messe in atto dai militari sin dalla sera precedente, ha deciso di costituirsi presso quella caserma.
I fatti erano iniziati verso le 18:00 di domenica 22 maggio, quando, durante una lite in famiglia, scaturita, secondo i primi elementi emersi, dall’intenzione della moglie di chiedere la separazione, il marito avrebbe afferrato un grosso coltello da cucina ed inferto alcuni fendenti al volto e al petto della donna, per poi darsi alla fuga, a piedi.
L’intervento di un vicino di casa ha permesso a Carabinieri e 118 di giungere immediatamente sul posto, per prestare le prime cure alla malcapitata ed avviare indagini e ricerche dell’aggressore.
La donna, una connazionale di 30 anni, portata al Pronto Soccorso dell’Ospedale di Morbegno, ne è stata dimessa ore dopo con una prognosi di giorni 25, per “trauma da percosse, trauma facciale, ferita lacero contusa regione orbitale e frontale sx, ferita lacero contusa polso bilaterale, contusione spalla destra ed emitorace e sterno”.
I militari, nell’appartamento teatro del grave episodio, che ora si trova sottoposto a sequestro, hanno rinvenuto e sequestrato il coltello utilizzato dall’aggressore, iniziando poi le sue ricerche, con l’utilizzo di tutte le pattuglie in servizio, fatte confluire sul luogo anche dalle Stazioni Carabinieri vicine e dal NORM della Compagnia di Sondrio. Sono stati perlustrati i luoghi abitualmente frequentati dall’uomo e ispezionate anche le abitazioni di amici e connazionali, fatto, forse, che ha spinto l’aggressore, verso le ore 3:30, a costituirsi, presentandosi direttamente al Comando Stazione Carabinieri di Morbegno.
Si tratta ci un cittadino nordafricano di 40 anni, disoccupato, regolarmente residente sul territorio nazionale, che è stato così tratto in arresto in flagranza di reato con le accuse di tentato omicidio aggravato, lesioni personali e maltrattamenti in famiglia e, al termine delle formalità di rito, accompagnato al carcere di Sondrio.
Capitano Claudio de Leporini