Territorio e suolo. La Provincia vuole un solo ATO
La Regione Lombardia ha in corso la revisione del Piano Territoriale Regionale comprensiva dell’aggiornamento al Piano Territoriale Paesaggistico Regionale. La legge regionale 28 novembre 2014 n. 31 “Disposizioni per la riduzione del consumo di suolo e per la riqualificazione del suolo degradato” prevede che entro 12 mesi dalla sua entrata in vigore, il PTR sia integrato con le disposizioni in essa contenute con particolare riguardo a due aspetti:
- il risparmio di suolo e la rigenerazione multidimensionale sono assunte quali politiche strategiche prioritarie di Piano;
- l’individuazione di ambiti territoriali, ovvero la territorializzazione, è una strategia da assumere per l’attuazione delle politiche, ivi compresa quella indicata al punto precedente;
La citata’integrazione del PTR ai sensi della L.r. 31/2014 rappresenta la prima fase di revisione del PTR, invariato nella forma e nei contenuti rispetto al PTR vigente; ad essa seguiranno sviluppo eapprovazione dei contenuti paesaggistici e generali del PTR, con conseguente complessivo riorientamento del Piano in tutte le sue declinazioni;
La legge: “Il piano territoriale regionale precisa le modalità di determinazione e quantificazione degli indici che misurano il consumo di suolo, validi per tutto il territorio regionale; disaggrega, acquisito il parere delle province e della Città Metropolitana d i territori delle stesse in ambiti omogenei, in dipendenza dell’intensità del corrispondente processo urbanizzativo ecc….”;
PRESO ATTO che:
Regione ha approvato la proposta di integrazione del PTR ai sensi della L.r. 31/2014 con deposito del Rapporto Ambientale e della proposta di Progetto. con la Tavola 1 degli Elaborati cartografici di Piano che rappresenta, attraverso l’illustrazione del percorso
metodologico di articolazione e disarticolazione successiva del territorio, la proposta di suddivisione del territorio regionale in Ambiti Territoriali Omogenei;
La Regione ha formalizzato all’Amministrazione provinciale di Sondrio la richiesta di parere ai sensi dell’art. 2 comma 2 della l.r. 31/2014;
CONSTATATO che :
sulla scorta di considerazioni attinenti la pianificazione e programmazione sovra locale, l’articolazione per ambiti geografici e unità di paesaggio o altra componente paesistica, le dinamiche infrastrutturali, insediative e socio economiche nonchè le partizioni amministrative in essere, il territorio della provincia di Sondrio è stato articolato dal PTR nei seguenti ambiti territoriali omogenei:
- ATO 1 Bassa e Media Valtellina
- ATO 17 Media e Alta Valtellina
- ATO 29 Valchiavenna
la territorializzazione del PTR è unicamente funzionale allo sviluppo di politiche e all’attuazione di progetti capaci il meglio possibile di integrare alla scala sovra locale i temi attinenti al paesaggio, all’ambiente, alle infrastrutture e agli insediamenti degli ambiti territoriali così individuati.
La territorializzazione proposta , oltre che ai fini dell’applicazione della politica di riduzione del consumo di suolo, dovrà confrontarsi con le politiche territoriali promosse dalla Provincia sul territorio della Valtellina e Valchiavenna e declinate dal Piano Territoriale di Coordinamento;
Ora l’articolazione in Ambiti Territoriali Omogenei proposta da Regione Lombardia, può essere considerata astrattamente condivisibile esclusivamente per gli aspetti metodologici dettagliatamente descritti ed applicati a scala regionale mentre la sua concreta conformazione deve invece valorizzare la specificità montana già ampiamente riconosciuta al territorio provinciale unitariamente considerato, in quanto provincia totalmente montana di confine con Paesi esteri, unica in tutta la Regione Lombardia, riconoscendo e attribuendo al territorio della Valtellina e Valchiavenna il carattere peculiare proprio della provincia di Sondrio;
La valorizzazione della specificità montana deve essere attuata mediante riconoscimento di un unico ambito territoriale omogeneo comprensivo dell’intero territorio provinciale nel presupposto della programmazione territoriale unitaria, anche transnazionale, per le politiche di sviluppo socioeconomico, culturale e ambientale nel quale secondariamente potranno trovare spazio ulteriori articolazioni delle politiche e azioni di programmazione e pianificazione territoriale, anche attraverso azioni di verifica e partecipazione che l’Amministrazione provinciale porrà in essere in previsione del parere da rendersi in fase di adozione del PTR;
Sulla base di quanto sopra IL presidente Della Bitta
DELIBERA
1. di prendere atto della proposta di revisione del PTR ai sensi della legge regionale 31/2014 ed in particolare dei contenuti della tavola unica 1 che illustra la proposta di articolazione del territorio regionale in Ambiti Territoriali Omogenei ed in particolare individua e propone in provincia di Sondrio tre Ambiti Territoriali Omogenei denominati ATO 1 -Valchiavenna, ATO 17 -Bassa e Media Valtellina e ATO 29 -Media e Alta Valtellina ;
2. di proporre al Consiglio Provinciale una diversa articolazione, adeguata a meglio rappresentare la connotazione peculiare del territorio provinciale unitariamente riconosciuto della Valtellina e Valchiavenna con specificità di territorio totalmente montano di confine, coerentemente agli atti assunti anche dalla politica regionale;
3. di esprimere in via preliminare parere favorevole al riconoscimento dell’intero territorio della provincia di Sondrio quale Ambito Territoriale Omogeneo (ATO – Valtellina e Valchiavenna) nel quale possono aver corso le politiche e azioni che attengono la programmazione territoriale, ivi compresa l’applicazione di soglie di riduzione di consumo di suolo differenziate per singoli comuni o gruppi di comuni, nonchè gli indirizzi e i criteri per il contenimento del consumo di suolo e la riqualificazione del territorio;
4. di promuovere sul territorio adeguate forme di partecipazione del processo di pianificazione in atto per verificarne le ricadute sugli atti di programmazione e pianificazione e sugli assetti locali anche nell’eventualità di individuare ulteriori sottoarticolazioni dell’ambito omogeneo provinciale a seconda degli obiettivi e delle azioni poste in campo;
5. di dare atto che l’espressione compiuta del parere richiesto da Regione Lombardia è competenza del Consiglio Provinciale che vi provvederà nel corso della prossima seduta utile;
.