L'Addio commosso a Padre Nobili
Padre Nobili tornato in Africa missionario comboniano in frontiera ha chiuso la sua esistenza terrena. Non aggiungiamo nulla perchè di quella sera nella sala consiliare strapiena, ripensandola, resta un commovente ricordo. E ci pare quindi giusto riproporre tal quale l'articolo che allora scrisse il prof. Nello Colombo.
“L’Africa stiamo imparando a conoscerla attraverso il volto di tanti migranti accolti in questa Valle. All’inizio dell’umanità c’era un progetto di fratellanza rotto dall’omicidio di Caino a cui Dio domandò dov’era il fratello ucciso. Una domanda a cui noi non abbiamo ancora risposto, anzi l’abominio delle guerre continua, è una ferita moltiplicata perché abbiamo dimenticato di essere fratelli. Fare il missionario per me rappresenta l’impegno a riscoprire la nostra identità di fratelli. Ma come si può parlare di fratellanza se per secoli con la croce e la spada abbiamo rubato tante terre che continuano ad essere depredate con i nuovi piani di sviluppo economico? Non è credibile un Vangelo senza un cambiamento radicale perché, o ci salviamo tutti insieme o non si salva nessuno”. E’ stata questa la preziosa testimonianza di padre Gianni Nobili insignito del “Ligari d’Argento” in forza del suo impegno missionario nel mondo teso ad affrontare il tema della dignità dell’uomo a prescindere dal colore, dal pensiero, dalla religione e dalla collocazione sociale. Un impegno, il suo, nell’accoglienza e nella scelta di andare ad operare come missionario comboniano in frontiera, quando altre frontiere si stanno alzando proprio qui da noi nelle nostre comunità per paura di essere “disturbati”, ha spiegato il primo cittadino Alcide Molteni. “Sto preparando le valigie per rientrare in Congo. Tanti amici mi ripetono che è ora di tornare sia per l’età sia perché l’Africa, oggi, è qui da noi. Non nego la forza di queste provocazioni, ma per ora è bene che riparta senza “giubbotto anti proiettile”, ma con tanta fiducia nella fede. Ho voluto leggere queste recenti parole di Padre Gianni Nobili perché esprimono la sua dedizione non solo nel promuovere la fratellanza e l’accoglienza, ma anche la necessità di garantire beni primari, quali acqua, cibo, cure”, ha detto il Cav. Alberto Frizziero, spiegando che il “Ligari D’Argento” conserva lo spirito di sempre, ma si apre verso il mondo”. Compito difficile scegliere il destinatario del premio per il primo cittadino e gli ex sindaci di Sondrio, Alberto Frizziero, Bianca Bianchini e Flaminio Benetti il quale ha dichiarato che il premio rappresenta un valore aggiunto di reciprocità per il messaggio rivolto alla popolazione. Bianchini ha invece evidenziato la capacità formidabile di Padre Gianni di aprire nuove porte, come quelle del Giubileo aperte da Papa Francesco, e costruire ponti tra fratelli nel mondo intero. “La religione deve unire nel rispetto reciproco, e in questo momento occorre abbassare i toni e riportare serenità nella comunità europea per non distruggere quanto è stato costruito con tanto sacrifico nel tempo. Dobbiamo essere orgogliosi di abbracciare chi come padre Nobili si spende per gli altri”, ha aggiunto il prefetto di Sondrio Carmelo Casabona in una sala del Consiglio Comunale gremitissima.
Nello Colombo