Attenti/e a come fate la spesa

Se ne parli in famiglia, ci si consulti con le amiche, si insegni ai figli

E uno
La sciura Teresa compra l'olio di oliva. Se non è extravergine l'olio d'oliva è una miscela di olio raffinato e di olio vergine e acidità massima dell'1,5%. Qualcuno lo comprerà. La sciura Teresa no, Se ne va a prendere una bottiglia di extravergine, per scegliere,secondo i gusti, tra quello pugliese, quello toscano e quello ligure. Sono differenti ma l'etichetta è uguale: "olio extravergine ottenuto da olive originarie dell'Unione Europea". E così la nostra protagonista, e tutte le altre, non sa se l'olio che sta comprando è pugliese,  toscano. ligure o magari Aceite Campo de Calatrava o Aceite de la Comunitat Valenciana o tanti altri simili visto che la Spagna è il maggiore produttore mondiale.  Ci sarebbe un modo per sapere da dove arriva quello che si compra: comprare solo l'olio che in etichetta dà non l'indicazione generica europea ma ci aggiunge la provenienza, ad esempio, olio di Oneglia o simili per la Liguria, olio di Ruffano o simili per la Puglia e così via (e magari, perchè no, l'olio dei Cech . ndr). Legittima difesa.

E due
Da non molto sono entrati in commercio i brodi. Di manzo, di carni miste, di pollo, di verdure. Brodo non glutammato. Alla sciura Teresa il brodo piace ma ci vogliono ore per farlo e così l'ha messo tra i cibi off-limits come, ad esempio, quelli che non fanno ingrassare anche se con il brodo non c'entrano. Quattro marche diverse che presentano, non tutte hanno tutte le varietà, diversi luoghi di produzione. Una viene  una dalla provincia pavese, una dalla Spagna, una dalla Germania, una indica due luoghi di produzione (uno italiano e uno polacco),. Questa richiede occhi di falco per individuare da dove arriva. Sui quattro lati ha scritte, d'interesse del produttore, del tutto leggibili senza occhiali. Per sapere la provenienza prima la sciura Teresa gira e rigira la confezione. Vede in corpo tipografico bello grande le scritte “No glutammato – no conservanti – no coloranti”. Fittissime di informazioni sulle quattro facce del contenitore, Chi più chi meno tutti gli scritti leggibili, un po' meno la lista degli ingredienti.

Già ma dove l'han fatto questo brodo? Cerca che ti ricerca, chiesto aiuto a due altre signore di passaggio, interpellato un tizio, chiesto al personale finalmente sciolto il busillis. Sulla parte superiore, fondo verde con movimenti di chiaro e scuro che complicano anche loro la leggibilità, carattere microscopico e compresso, chi è il produttore e i due luoghi di produzione. L'acquirente intelligente e attenta alla spesa in senso lato sa cosa fare e così dovrebbero fare tutti i clienti di fronte a queste cose.

E tre
La trasparenza è fondamentale.
L'etichetta è fondamentale.
Il prezzo specifico (in kg, in etti, in grammi, in litri) è fondamentale.
Una società seria presenta i propri prodotti in maniera leggibile. Quali sono le ragioni che portano altri a miniaturizzare sulle confezioni i luoghi di produzione, il peso, il produttore? Nel dubbio la sciura Teresa la fa la scelta giusta rivolgendosi a chi si presenta a braccia aperte rivolte alla clientela.

E quattro
Ci sono poi anche le fesserie vere e proprie del tutto controproducenti per chi le fa. Un esempio è la durata di cottura della pasta. La nostra protagonista invita a dare un'occhiata alla pasta di varie marche. Ce ne sono di quelle che obbligano a una specie di caccia al tesoro per scoprirlo.

Tempo di crisi
 Quanto si dice vale soprattutto oggi, in tempi di crisi ma in realtà valgono sempre perchè, al di là delle peripezie letterarie della sciura Teresa ci sta L'ATTENZIONE A COME SI FA LA SPESA.

SI COMINCI A CONFRONTARE I PRODOTTI, PARTENDO PROPRIO DALLE LORO ETICHETTE DANDO UN BONUS, PER COSÌ DIRE, A CHI SI FA LEGGERE BENE. DANDO PER SCONTATA LA QUALITA' C'E' PERO' DA FARE UN PASSO ULTERIORE E VALUTARE, ANCHE DISCUTENDONE CON LE AMICHE, COL TOBIA, CON LO STESSO NEGOZIANTE DI FIDUCIA, QUELLO CHE HA CONSERVATO IL CARATTERE FAMILIARE DELLA SPESA, IL RAPPORTO QUALITA' – PREZZO. VALE ANCHE PER LE OFFERTE E PER LE PROMOZIONI.
E' stato calcolato che una attenta gestione della spesa ed una approfondita valutazione delle offerte (non basta la percentuale, si consideri il prezzo scontato e lo si confronti. In secondo luogo si tenga conto delle offerte cicliche e così via) il risparmio si può aggirare tra il 20 e il 30%. Non c'è solo il risparmio in quanto in certi casi c'è un deciso miglioramento della qualità.
L.M.Alessandrini
 

Angolo delle idee