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Sonnolenza - La critica al dr. Faggi - La reazione dei 21 Sindaci - L'intervento del leader della Margherita - Una nostra opinione - L'articolo conclusivo - E per finire...


SONNOLENZA
La sonnolenta, almeno sul
piano esterno, pubblico, stagione di avvio della pre-campagna
elettorale nel capoluogo, ove si voterà in primavera, ha subito un
piccolo scossone nei giorni scorsi. Diciamo piccolo in quanto,
contrariamente a quello che magari pensano gli addetti ai lavori,
la gente comune, che poi é quella che vota e determina il
risultato, non ha fatto molto caso a qualche novità, anche a
quelle di un certo peso come possono essere le ultime sulle
candidature a Sindaco.

Pare opportuna una ricognizione a posteriori di quanto emerso in
questi ultimi giorni.

LA CRITICA
AL DR. FAGGI


Il quotidiano "La Provincia di Sondrio" esce con la notizia della
possibile candidatura a Sindaco del capoluogo di Emilio Rigamonti
su iniziativa di Forza Italia. Si accenna quindi all'uscita di
scena dell'attuale capogruppo di "Progetto Sondrio"  in
Comune Sava e al vistoso calo del dr. Faggi con una frase -
valutazione raccolta nel centro-destra come poi precisato dal
giornale - che innesca una piccola querelle. La frase: "Su di lui
avrebbero espresso più di una perplessità gli alleati, Forza
Italia in primis ma non solo, soprattutto per i non brillanti
risultati ottenuti alla guida della Comunità montana". Sul piano
politico la critica al loro Vicepresidente non viene digerita dai
Popolari Retici che però non prendono posizione pubblica.

LA
REAZIONE DEI 21 SINDACI


Si muovono invece i 21 Sindaci della Comunità Montana (ove, va
ricordato, non c'é una maggioranza politica ma un'intesa
programmatica con praticamente tutti d'accordo. Evidente che se i
risultati non sono brillanti ne sono responsabili, chi più chi
meno, tutti quanti). Scrivono al giornale, fra l'altro: "Nello
specifico, tutti i sindaci dei Comuni del mandamento, non
condividendo minimamente le dichiarazioni espresse dalla
giornalista, manifestano il loro disappunto su quanto pubblicato.
Confermano, inoltre, la piena fiducia e il loro appoggio
all’operato dell’ente e del suo presidente".

Difficile darne una lettura politica con riferimento alle
candidature del capoluogo, visto che firmano tutti, d'ogni
posizione politica ed evidentemente le firme di Sindaci di
centro-sinistra o di sinistra non rappresentano un aiuto per la
riemersone dell'eventuale candidatura del Presidente Faggi...


L'INTERVENTO DEL LEADER DELLA MARGHERITA

Interviene il leader della
Mrgherita Enrico Dioli, critico in particolare nei confronti dei
Sindaci di Fusine, Compagnoni (DS), e Farina (Rifondazione).
«Se l’unità a livello
istituzionale può fare bene, l’eccessivo unanimismo a livello
politico crea solo confusione e in questo caso siamo palesemente
di fronte ad una chiara mossa per sostenere le quotazioni di una
persona, Faggi, non dimentichiamolo numero due dei Retici dopo
Tarabini che se fino a ieri era stato dato come il candidato del
centrodestra per il Comune di Sondrio, oggi vede la sua leadership
insidiata dal nome di un pezzo da novanta come quello di Emilio Rigamonti
sostenuto da Forza Italia»

E aggiunge: «Ricordiamoci - aggiunge - che siamo entrati nel vivo
di una campagna elettorale e, volenti o nolenti, il gioco di
squadra deve essere uno degli obiettivi primari. Perché andare in
aiuto di un centrodestra diviso quando non esiste una reale
necessità?». C'é anche una stilettata: "Mi
sorprende che, di fronte ad un fatto tutto sommato così banale,
ventuno sindaci siano riusciti nel giro di poche ore a mettersi
d’accordo quando l’esperienza insegna che su problemi ben più
importanti ci voglio settimane, se non mesi!».

UNA NOSTRA
OPINIONE


Prendiamo carta e penna, da semplice cittadino che tiene alla
propria città per la quale ha lavorato 21 anni in Consiglio
Comunale e dieci da Sindaco. Possiamo permetterci un giudizio
libero, condivisibile o no ma libero, essendo ora al di fuori,
magari anche al di sopra, di qualsiasi militanza politica, e
inviamo al quotidiano "La Provincia" la seguente nota:

«Leggo sul giornale in data
odierna che l’ex Presidente della Provincia Enrico Dioli ha
criticato i Sindaci di Caiolo e di Fusine perché hanno
sottoscritto, anche loro con gli altri Sindaci della zona, la
lettera di solidarietà al Presidente della Comunità Montana dr.
Aldo Faggi. Questi infatti era stato duramente criticato per la
sua conduzione della C.M. in un articolo del Vostro quotidiano
(con la precisazione successiva che questa posizione era stata
raccolta nello stesso centro-destra).

 Essere fuori dalla politica dà un vantaggio, quello di poter
vedere le cose con distacco e con una ricerca di obiettività,
indipendentemente da ogni valutazione, men che meno quelle di
schieramento.

 Io ritengo che i due Sindaci abbiano fatto bene a condividere con
i colleghi quella posizione di solidarietà, e per due ragioni:

 1) la prima di carattere istituzionale. Non è vero che la C.M.
non faccia nulla o quasi. Fra l’altro quello che fa lo fa con il
concorso di tutti. Giusto sottolinearlo.

 2) In secondo luogo di fronte ad un aspetto di solidarietà umana
sarebbe stato sbagliato, per loro due o altri, sottrarsi per
ragion politica. Avere reciproca stima tra persone impegnate sia
pure su sponde diverse, è un elemento sostanziale della parte
nobile della politica.

 Vale anche in campagna elettorale. Ho sempre detto a
collaboratori e amici politici, dal primo giorno che ho avuto
responsabilità o politiche o istituzionali, che bisognava
ricordarsi che il mondo non finisce il giorno del voto. Bisogna
pensare al giorno dopo il voto quando il naturale democratico
rapporto tra maggioranza di governo e minoranze all’opposizione
deve essere di confronto, anche duro se occorre, e non di scontro.
In proposito ho citato più volte la scritta latina che campeggia
nella vecchia aula consiliare di Palazzo Pretorio a Sondrio che,
tradotta, recita_ “Nella concordia crescono anche le piccole cose,
nella discordia vanno in rovina anche le maggiori”. Molto più
autorevolmente di me lo hanno del resto ribadito, tre settimane
fa, i Vescovi italiani nel loro Consiglio.

 A maggior ragione i rapporti personali.

 Questo mio pensiero si riferisce all’episodio contingente ma
vorrebbe essere anche un auspicio per la prossima campagna
elettorale e il prossimo mandato amministrativo

 Alberto Frizziero»

L'ARTICOLO
CONCLUSIVO


L'articolo conclusivo vede riportate le dichiarazioni dei due
Sindaci, criticati da Dioli. Il Sindaco di Fusine, definita
"inesistente" la cosa, aggiunge: "Dioli
forse dimentica che la Comunità Montana è governata grazie ad un
accordo istituzionale di cui Faggi è il garante. Vederci dietro
tutto questo un gioco politico, francamente mi pare troppo". E il
Sindaco di Caiolo: «Non sapevo nemmeno che ci fosse scritto sulla
lettera, mi hanno chiamato accennando la cosa, non mi sembrava
così impegnativa».

Ci siamo anche noi. L'articolista, ricevuta l'e-mail con la nota
sopra riportata, chiama ed é una lunga telefonata. Non viene
pubblicata la nostra nota ma una sintesi delle valutazioni
espresse che suona forte critica ad Enrico Dioli. Lo spirito in
realtà é evidente nel testo della lettera inviata che non
abbisogna di esplicitazioni. Una precisazione si impone per la
parte conclusiva della nota, quella della "concordia". Non é certo
"un consiglio" rivolto a Dioli, tanto più che sul giornale aveva
affermato che "l’unità a livello istituzionale può fare bene" ma
a tutti e non tanto per questa vicenda contingente ma per
quella, ben più importante, dei prossimi mesi sino all'esito del
voto e, soprattutto, per gli anni del mandato amministrativo, una
iattura per la città ove abbia il sopravvento, chiunque vinca, il
fraseggio permanente da cani e gatti

I confronti, anche aspri, sui problemi sono il lievito della
democrazia. Danno un fastidio enorme gli scontri non magari per
visioni diverse sui contenuti ma motivati solo dal fatto che
l'interlocutore é dall'altra parte, quale che sia la parte, e
quali che siano le valutazioni espresse.

E PER
FINIRE...


Siamo stati fuori, proprio perché fuori da ogni militanza
politica, dalla spirale nella quale, indagando sulla dietrologia,
avremmo potuto infilarci, cercando, da semplici cittadini - sono
in  molti a pensarla come abbiamo esposto - non certo di
insegnare come si debba fare. Abbiamo sempre lasciato e lasciamo
volentieri ad altri la cattedra di tuttologia. Abbiamo invece
sempre cercato anche in quest'ultima vicenda, e cerchiamo, di
offrire un modesto contributo alla riflessione, lasciando a
ciascuno di trarre le sue conclusioni, ma magari in qualche misura
fornendo lo spunto perché questa riflessione si faccia. Riteniamo
ne siano un esempio anche queste pagine, con una condivisione che
pare dimostrata dal numero più che soddisfacente e sinora
continuamente crescente di lettori.

E se qualcuno non fosse d'accordo e volesse esprimere il suo
pensiero queste pagine, come fu per tutti negli anni di mia
direzione di Centro Valle, queste pagine sono aperte.
Alberto Frizziero

GdS 8 X 02
- www.gazzettadisondrio.it


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