Sanità: bis (scontato) in Provincia
AVVENIMENTO!
In Provincia l'avvenimento dell'anno é la conferenza-stampa del
Presidente Tarabini. Avvenimento, al di là di quanto é emerso di
cui parleremo dopo, dal momento che si tratta della seconda (!)
dall'inizio del suo mandato, tenuto conto che da Palazzo Muzio
non escono neppure comunicati-stampa.
Siamo brutta gente noi giornalisti, sono cattivi strumenti i
giornali.
Siccome quel che avviene in Provincia riguarda tutti i
valtellinesi, giornalisti e giornali devono anche occuparsene.
Non resta che la partecipazione alle sedute dei Consigli
Provinciali o qualche notizia captata qui e là, spesso da
consiglieri dell'opposizione. Fedelissimi del Presidente
sussurrano che é sbagliato fare così, ma altri dicono che anche
nel passato ha avuto sempre questo atteggiamento per cui non é
da pensare che gli arrivi la folgorazione sulla via di Damasco
ora che sta percorrendo gli anni settanta della sua vita.
LA COERENZA DEL PRESIDENTE TARABINI
La posizione assunta sulla questione della Sanità, oggetto della
conferenza stampa é coerente. Chi lo conosce bene dice infatti
che il sen. Tarabini non ha mai cambiato idea una volta nella
sua vita. "Lui non sbaglia mai", dicono, e se per caso l'errore
diventa evidente, allora é qualcun altro che casomai ha
sbagliato.
Quelli che dicono queste cose alla vigilia della conferenza
stampa, conoscendolo bene, avevano dato per scontato l'esito.
Eravamo scettici ma ma abbiamo dovuto ricrederci perché
puntualmente così é stato.
In sintesi i puntini sugli "i" posti dal Presidente della
Provincia:
- Si é fatto un gran polverone soprattutto ad opera del
centro-sinistra ma basato sul nulla perché non c'é differenza
fra il "documento Tarabini" della vigilia, condiviso da tutte le
forze politiche, sociali, economiche, e quello approvato dal
Consiglio Provinciale venerdì 5 luglio.
- La Casa della Libertà é unanime su quel documento (alla
obiezione di un collega che non é proprio così visti i vari
pronunciamenti fra cui anche quello del consigliere regionale
Bordoni che ha pubblicamente dichiarato che a Milano non
sosterrà la posizione votata a maggioranza dal Consiglio
Provinciale, Tarabini ha replicato citando l'unanimità
verificatasi nella maggioranza al momento del voto in Consiglio).
- Sondalo é un problema che deve essere la Regione a risolvere
mentre Morbegno e Chiavenna sono tutelati dalla posizione
assunta.
- In ogni caso non si é dimenticato Sondalo visto che lui stesso
personalmente ha contattato i vertici dell'INAIL (se il
riferimento é ai massimi vertici bisogna usare l'ex, vista
l'inchiesta che li ha spazzati via) per caldeggiare l'acquisto
da parte di tale Istituto di un paglione per ospitare
cerebro-lesi e simili.
- Bocciata sul nascere la proposta del capogruppo
dell'opposizione, l'ex Presidente Dioli, di tornare sul tavolo
della discussione assicurando impegno e voto del centro-sinistra
sulla base dell'iniziale "documento Tarabini".
LE RISPOSTE
Le risposte non si sono fatte attendere. Riportiamone gli umori.
"Se i due documenti
sono veramente uguali, allora torniamo sul primo, quello che
aveva avuto il consenso di tutti". Presentare a Milano una
provincia unita in tutte le sue componenti avrebbe un valore.
Il
fatto é, volere o volare, che i due documenti non sono affatto
uguali.
Il Presidente Tarabini che di suo pugno un'ora prima del
Consiglio aveva apportato le ultime modifiche al suo documento
con il consenso dell'opposizione, lo sa bene. E' scontato che
non può ammetterlo perché sarebbe l'autocertificazione di aver
dovuto subire la decisione dei capigruppo, non digerita neppure
da alcuni consiglieri che per ragion politica hanno dovuto
subire la situazione, nel significativo silenzio in Consiglio
dei capigruppi di Forza Italia e dei Popolari Retici che hanno
lasciato, in un problema così importante, che fossero altri ad
intervenire.
Quanto all'unanimità nella e della Casa delle Libertà, scontato
che il Presidente Tarabini facesse riferimento al voto. La
durissima critica del consigliere regionale Bordoni, la presa di
distanza, con i Sindaci del Tiranese, del dr. Oscar Giudice,
Sindaco, Presidente della C.M. di Tirano oltre che consigliere
provinciale che aveva votato il documento per ragion politica,
quella pure dura della cons. provinciale Idilia Antonioli,
Sindaco di valfurva e Presidente del Comitato del Parco dello
Stelvio, assente al Consiglio, i malumori di altri consiglieri,
anche se pubblicamente non espressi, scontato che non lo
riguardino. "Compete ad altri".
Per Sondalo il Presidente Tarabini ha ragione nel dire che si
tratta di un problema che ci é stato catapultato addosso. Sono
passati però trent'anni da allora.
Se deve pensarci la Regione,
si dice ancora, si sa come andrà a finire, visto che a Milano ha
la voglia di continuare a tirare fuori tutti i miliardi che
servono ogni anno...
E ADESSO?
E adesso?
Il consigliere Bordoni ha dichiarato "Se metà del mondo ha
capito diversamente da quello che c'era scritto nel documento é
il caso che il Presidente faccia un passo in avanti. Le modalità
e le opportunità sono tutte da decidere ma credo che potrebbe
valerne la pena".
I soliti che conoscono bene Tarabini sono dell'avviso che sia
più facile trovare un ago in un pagliaio che smuoverlo dalla
posizione assunta, anche perché un ritorno in Consiglio
Provinciale potrebbe comportare lacerazioni nella maggioranza.
Resta, dice qualcuno politicamente neutrale che ha a cuore il
problema, una sola sede: la Conferenza dei Sindaci, organo
ufficiale che ha il diritto-dovere di pronunciarsi. Va evitato
il rischio di politicizzazione, evitando contrapposizioni visto
che tale Conferenza é presieduta dal Sindaco di Sondrio, uomo di
punta del centro-sinistra.
Occorre che si la prepari con tripla attenzione, acuta persino
sulle sfumature, con un gruppo di Sindaci, rappresentativi anche
politicamente e autorevoli che svolga il lavoro preparatorio
d'intesa con i consiglieri regionali ed acquisite le posizioni -
precedenti al 5 luglio - di parti sociali e categorie
economiche, per trovare quell'intesa che é mancata. Non, per
stare alle parole del Presidente Tarabini, per avere
un'unanimità sul generico, ma per trovare la convergenza di cui
parla Bordoni sulla sostanza.
Questa, dopo il tuffo nelle ferie, la via da seguire.
Luca Alessandrini
Senza entrare nel merito, la
pausa di riflessione ci vuole. Oltre a tutto potrebbe esserci
anche una rilevante semplificazione dei problemi. Seconda
anticipazione che facciamo, senza dettagliare perché ogni cosa a
suo tempo (NdD).
GdS 28 VII 02 -
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