Le pazzie del clima. 10 gennaio, ore 10 A Sondrio non neve ma nebbia!

10 gennaio, ore 10. Sembrava una domenica mattina del mese di novembre in qualche scorcio di pianura padana con una nebbia non intensissima ma comunque rispettabile. Non novembre ma i primi di gennaio non lontani dai Giorni della Merla, i tre conclusivi del mese che secondo tradizione sarebbero i più freddi dell'anno. Quanto al dove non eravamo ad Abbiategrasso, Binasco, Piadena od altre centinaia località flagellate d'inverno dalla nebbia, d'estate dalle zanzare, ma in un posto dove questi flagelli sono conosciuti solo attraverso i telegiornali. Eravamo a Sondrio, zona ovest della città. In foto il Parco Ovest mentre si intravvede a malapena (la realtà peggio della foto) la Scuola Torelli.

Questo pazzo clima sta producendo danni rilevanti. Al turisno. Prossimamente all'agricoltura. Alla produzione idroelettrica. All'ambiente. Qualcosa si è fatta vedere alle alte quote ma sostanzialmente briciole. Previsioni? Basta andare a vedere i diversi meteo per concludere che per la neve ci sarà da aspettare ancora. Uno di questi siti è meno categorico e prevede il sottozero verso la fine della settimana.

Una volta in situazioni come queste si rispolverava la tradizione antica con tridui (tre momenti) o novene (nove) di preghiera. Con la scristianizzazione della società non c'è neppure questo rimedio, o speranza che fosse. Non resta che mutuare l'antico proverbio dei Pontasch. "sai cosa fanno quando piove? Lasciano piovere". Non è banale ma filosofia di vita. Pazienza.

red

 

 

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