Parco dello Stelvio: 490 cervi di troppo. Protesta ambientalista. Risposta (azzeccata) del Presidente Tomasi: a Vs. disposizione, veniteli a prendere

Il Presidente del Parco Tomasi uomo di montagna sette giorni su sette, Qualche stralcio della sua risposta - Replica di Ennio Bonfanti, responsabile nazionale LAV, settore ?fauna? - La morale

Il Presidente del Parco Tomasi

uomo di montagna sette giorni su sette

Nel Parco dello Stelvio ci sono
490 cervi di troppo e il Parco, giustamente, deve sfoltire la
popolazione eliminando l'eccedenza.

Non ci va il pensiero della fine che attende queste povere
bestie, ma ci viene in mente cos'era successo un po' d'anni fa
ai camosci delle Orobie. Erano cresciuti di numero oltre ogni
limite per cui il territorio non era più in grado di fornire a
tutti il cibo necessario. Scoppiò un'epidemia e tanti divennero
ciechi fino a quando non fu ristabilito un giusto equilibrio.

Nella civilissima ed ecologicissima Svizzera, un po' di anni fa
ci fu la caccia alle femmine in pieno Parco. Non c'é altro da
fare quando l'equilibrio i spezza. E così segnata
ineluttabilmente la sorte dei 490 ungulati.

Reazione degli ambientalisti, obiettivo il Presidente del Parco
Ferruccio Tomasi, uomo di montagna (intendiamo uomo di montagna
sette giorni su sette e non, come tanti pontificatori, uomini di
montagna da week-end).


Il Presidente del Parco dello Stelvio, Tomasi, non le ha mandate
a dire a WWF e LAV, ma é andato giù duro direttamente.

Ha fatto benissimo.

Qualche stralcio della sua appassionata replica, pubblicata
sulle colonne del quotidiano La Provincia di Sondrio del 5 u.s.

Qualche stralcio della sua
risposta


"
Ognuno ha il diritto di esprimere le proprie opinioni, ma
ha anche e soprattutto il dovere di argomentarle. Purtroppo
continuo a ricevere critiche senza argomentazioni, sproloqui
demagogici che inaspriscono gli animi (…ma non certo il mio…!) e
mirano a destabilizzare e mai a costruire....


Perché ogni decisione o ancor prima ogni progetto deve essere
confutato e strumentalizzato senza dare una logica e razionale
"visione alternativa"? Ma voi, crociati dell'ambiente, lo
conoscete davvero l'ecosistema?


Oh, è certo più semplice contestarmi personalmente, che offrire
un'alternativa convincente, ad esempio, al problema dell'esubero
degli animali nelle aree del Parco...


Ma siete al corrente, cari crociati, delle centinaia di migliaia
di euro che tutti gli anni l'ente parco deve risarcire per i
danni causati dagli animali affamati ed esausti (perché sono
troppi!!!!), poiché disperati ed alla ricerca di cibo si
avvicinano e rovinano le colture?


Ma siete al corrente dei danni che la sovrabbondanza dei cervi
provoca alle altre specie, animali e vegetali, dell'ecosistema
bosco, e del conseguente degrado dello stesso?


Comunque, e per concludere, vorrei anche sapere, riguardo i 490
capi in esubero in Val Venosta, determinati ed individuati, lo
ricordo, in base ad un progetto scientificamente fondato, al
quale hanno contribuito i maggiori esperti di cervi d'Italia,
qual è la differenza tra far abbattere gli animali alle guardie
del parco, operazione dispendiosa attuata da pochi agenti e con
tutti gli oneri economici a carico del Parco, oppure da parte di
qualificati cacciatori, disposti ad accollarsi tali oneri ed
addirittura ad acquistare i capi con un cospicuo introito da
parte dell'ente, e che potrebbe usare i fondi a vantaggio
dell'ambiente montano.


Ho deciso, infatti, di farvi una proposta, cari signori del Wwf
e della Lav: il Parco vi fa dono dei 490 cervi, in modo che
possiate farli vivere (felici?) dove voi ritenete più opportuno,
purché li preleviate, a Vostra cura e spese, entro il 31
dicembre 2004, in modo da rispettare i tempi del progetto".

Replica di Ennio Bonfanti, responsabile

nazionale LAV, settore
“fauna”


“Una pessima battuta, uno scherzo di dubbio gusto quello del
neopresidente del Parco dello Stelvio, Ferruccio Tomasi, che ha
pubblicamente dichiarato di voler regalare alla LAV i 490 cervi
che - senza lo stop del TAR di Bolzano - avrebbe fatto fucilare,
purché venissimo a prenderli a nostre spese…


Evidentemente Tomasi ama scherzare con la vita di 490 esseri
viventi e li considera oggetti che può uccidere o regalare, come
se fossero ‘cose’ di sua proprietà. Sappia Tomasi che la fauna
selvatica è patrimonio indisponibile dello Stato ai sensi della
Legge n.157 del 1992 e che, pertanto, non è di proprietà né del
Parco né dei cacciatori. Anche volendo accettare ‘in regalo’ i
cervi, non avremmo potuto: saremmo stati perseguiti per legge
per appropriazione indebita e danneggiamento del patrimonio
statale…


...la tutela
degli ecosistemi e della biodiversità nelle aree protette è il
principale obiettivo che gli amministratori devono perseguire,
l’interesse primario da garantire..."

La morale

La morale della storia é la solita. Non ne va mai bene una. E'
inutile pensare alla collaborazione con gran parte di questi
signori, anzi con questi signor-NO in servizio permanente
effettivo.

Sempre a dire di NO per qualsiasi cosa che venga fatta. Sempre
dall'altra parte. Ma perché, salvo qualche isolata eccezione,
questi signor-NO non si impegnano su quello che é il vero punto
fondamentale: il piano del Parco che un ambientalista-DOCG
Presidente avrebbe dovuto portare in porto?
Red


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Red
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