Giochi d'azzardo. Il sen. Crosio propone, il Senato approva

No alla pubblicità di tali giochi sulle emittenti televisive

Giochi d’azzardo, ordine del giorno del senatore Crosio: «No alla pubblicità sulle emittenti televisive». L’aula approva «Conosciamo anche troppo bene gli effetti devastanti che i giochi d’azzardo hanno sulle persone ed è nostro dovere intervenire efficacemente anche in via preventiva, non soltanto curando le ludopatie ormai sopraggiunte. Ci sono famiglie ridotte sul lastrico, persone che si indebitano o che finiscono nelle mani degli usurai, non possiamo permettere che le attività che provocano tutto questo vengano pubblicizzate. Il mio ordine del giorno va nella direzione di porre un freno al dilagare di queste attività e i colleghi senatori di tutti i partiti l’hanno compreso». Il senatore Crosio ha proposto e l’aula ha approvato: è avvenuto ieri pomeriggio durante la discussione sulla riforma della Rai. Il parlamentare valtellinese, anche membro della commissione di vigilanza Rai, ha scritto gli 800 emendamenti presentati dalla Lega Nord, oltre all’ordine del giorno votato dal Senato. Il Governo si è impegnato a introdurre il “divieto assoluto di qualsiasi comunicazione commerciale audiovisiva e radiofonica, diretta o indiretta, che induca all'acquisto di prodotti o alla partecipazione ad attività di gioco, quali lotterie, concorsi a premio, scommesse sportive, newlot o attività, anche online, comunque denominate finalizzate alla riscossione di somme di denaro, la cui vincita sia determinata esclusivamente dal caso”, come precisa l’ordine del giorno. Un segnale, forte e chiaro, avvertito in Senato: la settimana prossima il senatore Crosio presenterà un apposito disegno di legge a sua prima firma per vietare la pubblicità dei giochi in televisione e alla radio. 

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