Acque, La nota IAPS e la risposta del Presidente Della Bitta
La normativa in materia di demanio idrico e concessioni idroelettriche é qualcosa di davvero molto complesso.
In alcuni casi tale situazione sfocia nella confusione.
Non vi é nessun tipo di conflitto tra Provincia e Regione su questa tematica. Nel merito si tratta solo di una
diversa interpretazione del percorso amministrativo alla luce sia della normativa comunitaria che di quella
nazionale, e di pronunciamenti giurisprudenziali.
Gli uffici della Provincia, a seguito anche del confronto tecnico con quelli regionali, in piena autonomia e con
la consueta competenza e preparazione, hanno ritenuto di procedere alla pubblicazione delle domande pervenute
in materia di grandi derivazioni.
Si precisa che non si tratta di alcuna valutazione nel merito delle richieste stesse ma di una prima parte
procedurale dell'iter amministrativo.
Prosegue dunque il percorso che vede come obiettivo il protagonismo del livello provinciale nei percorsi legati
alle concessioni idroelettriche. Con il supporto tecnico e politico di Regione Lombardia, intendiamo continuare
il cammino intrapreso su questa materia per noi così rilevante.
Sondrio, 14 luglio 2015
Il Presidente
Luca Della Bitta
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La nota dello IAPS
Lettera aperta al Presidente della Provincia
Egr. Presidente,
abbiamo letto l’articolo che non sarà sfuggito alla Sua attenzione comparso in prima pagina del settimanale Centro Valle dell’11 giugno dal titolo :
“La Regione voleva fermare i bolzanini, Edison e Bissi”.
Quanto vi si legge non è eccessivo definire stupefacente e sconcertante : i funzionari provinciali titolari delle procedure istruttorie relative alle istanze di concessioni idroelettriche che ricevono da parte della Regione“ pressioni minacciose” dirette a stoppare l’istruttoria delle nuove domande di derivazione presentate prima dalla soc. Eisackwerk e successivamente da Edison e Rezia Idroelettrica.
Si cita una nota con la quale la Regione esplicitamente invita la Provincia “a sospendere l’istruttoria” aperta sulla domanda di Eisackwerk e su “eventuali altre nuove domande di grandi derivazioni” ed avverte che la Provincia “ sarà ritenuta unica responsabile” per ogni atto istruttorio in contrasto con le indicazioni regionali.
Chiarito che la competenza istruttoria, prima dell’entrata in vigore della L.R. n.79 del 30 giugno 2015, che prevede “l’intesa” tra Regione e Provincia, apparteneva per intero alla Provincia i cui funzionari si sono scrupolosamente attenuti al pieno rispetto delle norme, al rigore delle procedure, agli obblighi di pubblicità e trasparenza e che, nell’esercizio delle loro funzioni, non potevano essere guidati e tanto meno impediti da indicazioni e proibizioni della regione, ci si chiede quali ragioni abbiano potuto indurre la Regione a cercare di imporre la sua contraria volontà nei modi descritti.
Siamo convinti che Ella vorrà con assoluta sollecitudine accertare ogni passaggio di questa inquietante vicenda assumendo ogni possibile iniziativa a difesa dell’ineccepibile comportamento dei Suoi funzionari, informandone il Consiglio Provinciale ed i cittadini tutti di Valtellina e Valchiavenna.
Per l’Intergruppo Acque Provincia di Sondrio Alessandro Sozzani