Terna: demolite in cinque anni 70 km di vecchie linee elettriche (e commento)

Positiva strage di tralicci, anche ottantenni. 30 lavoratori di imprese locali all'opera per 5 anni

Ultime operazioni di smantellamento delle vecchie linee elettriche in Valtellina. Terna in questi giorni, infatti, completerà la demolizione delle due linee 132 kV “Grosotto – Lovero - Stazzona” che correvano parallelamente per una lunghezza di circa 15 km attraversando il territorio dei Comuni di Grosotto, Mazzo, Tovo S’Agata, Lovero, Sernio, Tirano e Villa di Tirano, dopo aver già concluso la demolizione dell’elettrodotto 220 kV  “Glorenza-Tirano” nel Comune di Bormio. Come annunciato lo scorso ottobre, dunque, la Società mantiene l’impegno di restituire la Valtellina alla bella stagione e ai turisti, priva di obsoleti tralicci risalenti in alcuni casi anche al 1929.

L’intervento rientra in un vasto piano di ammodernamento della rete elettrica della vallata lombarda, integralmente realizzato, che prevedeva circa 30 km di nuovi cavi interrati e la demolizione di oltre 70 km di vecchi linee elettriche a 132 kV e 220 kV.

Nel solo Comune di Bormio, sono stati smantellati 4 km di vecchie linee per un totale di 11 ettari di terreno liberato e 85 tonnellate di materiale recuperato. Per le attività di posa degli elettrodotti in cavo sono state coinvolte imprese locali per 5 anni, con un impegno medio giornaliero di 30 persone.

Da sottolineare che La Valtellina non è l’unica vallata lombarda interessata dagli interventi. Terna sta infatti realizzando un piano di razionalizzazione della rete elettrica anche in Valcamonica, dove a fronte della realizzazione di 51 km di cavi interrati a 132 kV e 31 km di cavi a 220 kV, verranno dismesse 85 km di vecchie linee.

Un così ampio piano di razionalizzazione della rete elettrica e territoriale nelle due valli lombarde è stato possibile grazie alla realizzazione della linea elettrica a 380 kV San Fiorano Robbia, l’elettrodotto di 46 km tra Italia e Svizzera, una delle principali linee di interconnessione con l'estero realizzate nel nostro Paese.
(Luigi Santo)

Commento
Ce n'è voluta ma ora... ...ora la foto che pubblichiamo la dice tutta.
Si tratta di questione – l'eliminazione di gran parte dei tralicci - sollevata dal BIM nel 1989 e egregiamente portata avanti con l'apporto del Vicepresidente dell'ENEA sen. Ing. Noè, azione che aveva portato addirittura ad una corposa delibera (una trentina di pagine) del Consiglio di Amministrazione dell'ENEL. Sembrava avviata bene ma poi, e non si sa perchè, la cosa sembrò arenarsi così come l'elettrodotto di interconnessione con la Svizzera Fiorano – Robbia. Quel precedente venne utile nel momento in cui comunque l'elettrodotto lo si andava a fare, creando così le premesse per l'eliminazione di tutte le vecchie linee, eliminando una grande quantità di suolo soggetto a servitù oltre all'innegabile vantaggio sotto il profilo paesaggistico.
Terna ci presenta il rendiconto e siccome non è giusto solo criticare un plauso questa volta ci vuole, e noi riteniamo lo debba la Valle.   (NdD)

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