Questione Unità coronarica di Sondalo. Dicono...

Noi – Sindacati - Ospedali lombardi

18 gennaio. Ricapitoliamo. Dopo l'inusuale, assai decisa, presa di posizione del Presidente Grassi abbiamo pubblicato il corsivetto che segue e che faceva il punto della situazione (questo il titolo). Aggiungiamo ora un secondo corsivetto dal titolo “Ma i sindacati?”, che raccoglie osservazioni dall'interno e dal quale stralciamo la parte non attinente all'argomento che si sta trattando (turni ecc.). Poi la nota di “Ospedali lombardi”, secondo contributi dopo quello di alcuni mesi fa. A parte, data l'ampiezza ma anche gli approfondimenti la memoria della UIL FLP.

Il punto
Questione, assai calda, quella dell'Unità coronarica di Sondalo che dovrebbe chiudere "temporaneamente", un avverbio che lascia tanti dubbi. Si sono mossi in tanti. Qualcosa abbiamo pubblicato, qualcosa è in pubblicazione, qualcosa non pubblichiamo.

Non pubblichiamo alcuni commenti pervenuti perchè sennò la fila si allunga e poi, in definitiva, più o meno dicono la stessa cosa, quella ovvia, e cioè la preoccupazione in caso di bisogno di doversi spostare a Sondrio, posto che si faccia in tempo ad arrivarci (in proposito uno dei lettori propone una moratoria del cuore. Niente malanni ne tempo di chiusura. Non male come idea ma forse è un fare i conti senza l'oste...). Avremmo voluto dare notizia in dettaglio sulla posizione dell'Amministrazione ma non è stato possibile perchè non siamo andati alla conferenza stampa. Non è che abbiamo fatto ...sciopero dell'informazione, è che la convocazione della conferenza stampa per le ore 15 del 14.1 è stata fatta per via telematica alle 11 non del giorno prima ma dello stesso giorno, una anomala convocazione alla speedy gonzales per la quale non c'erano motivi eccezionali di urgenza che lo giustificassero. Ha scritto chi c'è stato che sulla questione dell'unità coronarica non è comunque venuto niente di nuovo salvo a dire che si tratta di chiusura temporanea. Si sarebbe dunque parlato, in definitiva, d'altro, di emodinamica, di orari ecc.. Non ne parliamo perchè se si tratta l'argomento deve essere fatto non di seconda mano.

Cosa pubblichiamo? Salvo ulteriori arrivi due contributi al dibattito: una nota interessante che riflette la posizione di chi guarda le cose di casa da fuori casa non dimenticando la sua Valle e seguendone le vicende, specie quelle della sanità. Poi l'ultimo arrivo (probabilmente per ora) ed è la posizione della UIL FPL illustrata in una memoria molto ampia. C'è perfino chi parla di crisi considerando che è forse la prima volta che si verifica uno scontro istituzionale fra Assemblea dei Sindaci e Direzione Generale

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Da “Ospedali lombardi”
“Perviene da Sondrio notizia di una decisa presa di posizione dei vertici dell'Assemblea dei Sindaci, Presidente dott. Luigi Grassi anche in qualità di Sindaco di Sondalo dove ha sede l'Ospedale Morelli, e del Vicepresidente dott. Massimiliano Franchetti Sindaco di Castione Andevenno, nei confronti della Direzione Generale dell'Azienda Ospedaliera della Valtellina e della Valchiavenna il cui territorio coincide con quello della provincia di Sondrio.

Casus belli la chiusura ufficialmente temporanea dell'Unità Coronarica e della Terapia Intensiva Cardiologica con l’eliminazione della Guardia Cardiologica di Sondalo senza, si dice, neppure informare le Istituzioni e l'Assemblea dei Sindaci e forse neppure i sindacati.

L'attenzione rispetto ai problemi della sanità lombarda richiede una valutazione esterna, sulla base di opinioni raccolte.

I punti salienti sui quali avviare una riflessione da parte di amministratori, sindacati, operatori, necessitano di una verifica per accertare funzionamento ed eventualmente malfunzionamento.
 
Secondo talune opinioni la Sanità in Valtellina e Valchiavenna sta subendo un declino che si teme che potrebbe diventare irreversibile. Si parla di chiusura di reparti, mancata assunzione di Primari medici, chirurgici e di infermieri, lunghe liste di attesa, fuga di un sempre maggiore numero di persone presso Presidi Ospedalieri confinanti. Si parla di impoverimento della qualità e della quantità di offerta sanitaria mentre si registra un aumento di posti di Dirigenza del settore Amministrativo.

Sino a pochi anni fa, la Sanità valtellinese era apprezzata al punto da attirare pazienti in cura da fuori provincia e da fuori Regione mentre ora si parla di degrado. La critica è indirizzata all’attuale Dirigenza Strategica, in particolare al Direttore Generale per una questione di metodo democratico. La critica per confronto democratico e partecipazione trova, si dice, alimento dalla risposta sulla stampa al Presidente della Conferenza dei Sindaci Luigi Grassi, massimo rappresentante della politica del territorio in materia sanitaria.

Si ricorda, (e qui si concorda - ndr), che la Sanità pubblica non è stata affidata all'esclusiva dei cosiddetti manager, ma se è stata prevista l'Assemblea dei Sindaci è perché le decisioni strategiche ed anche quelle contingenti di impatto notevole sul territorio (unitamente all’ASL) non debbono essere frutto di decisioni tecnicistiche ma devono essere mediate e non in termini di compromessi ma di sintesi, da un lato con l’ASL e con i Sindaci, con le organizzazioni sindacali, tutte, dall'altro.

Nel dibattito regionale si è condivisa l'ipotesi di Sanità di Montagna e di collaborazione con la Valcamonica, accolta positivamente negli ambienti valtellinesi. Questi stessi rilevano contraddizioni con decisioni recenti come, si dice, la nomina di Dirigenti medici provenienti dalle strutture ospedaliere di Lecco e di Gravedona. La chiusura di Servizi efficienti come la cucina di Morbegno e il diniego ai tecnici della lavanderia dell’Ospedale di Sondalo, sede di EAS, operante da oltre 60 anni, nonché il lasciare privo Sondalo di un punto di assistenza per le patologie cardiache acute una popolazione distante oltre 100 KM da Sondrio che interessa fino a 70-80 mila persone (compresi le migliaia di turisti, con gravi rischi e disagi per le persone e i familiari interessati). 

Si osserva che a detta del D. G., i “competenti uffici regionali” sono pienamente d’accordo con Lei.

Ebbene gli Uffici regionali non sono i titolari della politica sanitaria ma gli esecutori.

C'è un Presidente, c'è un assessore, c'è una Giunta, c'è un Consiglio e c'è un'ASL e un’Assemblea dei Sindaci.

Ignorarlo, ignorare ruolo e funzioni dell'Assemblea dei Sindaci significa, si dice, assumere una posizione incompatibile con ruolo e funzioni di Direttore Generale.

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Ma i sindacati?
A Sondalo ci si chiede quale sia la posizione dei sindacati. Eufemismo in quanto la critica, altro eufemismo, è serrata con argomentazioni che richiederebbero da parte nostra verifica prima della pubblicazione anche per il carattere specificatamente tecnico di alcuni passaggi.
= UIL. Successivamente è stata però diramata la memoria della UIL che pubblichiamo tal quale a parte
= CISL. è stata pubblicata una intervista al segretario dell'organizzazione cislina di categoria Contessa che non è possibile ovviamente riportare da altro giornale. Il segretario comunque pone l'accento sulla carenza di personale, sul sovraccarico conseguente di lavoro, sulla stessa scelta di non fare i bandi ma di attingere a livello nazionale col risultato che sono venuti infermieri da Lecce. Non entra però nel merito della chiusura dell'unità coronarica.
= CGIL. Si lamenta il silenzio della CGIL su cui non entriamo anche perchè l'aggettivo che accompagnava 'il silenzio' ha stimolato la curiosità per una risposta giornalisticamente interessante ma bisognosa di conferma. L'aggettivo “eloquente” si riferirebbe a non meglio precisati riferimenti milanesi' (chi ne sa o la stessa CGIL se ha  qualcosa da dire ci scrivano e pubblicheremo)

Presidente Grassi
Sono attese le decisioni del Presidente dell'Assemblea dei Sindaci a fronte di una situazione che obiettivamente possiamo definire “fluida”. Quindi alla prossima puntata.
Red

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