Crosio al presidente Anas: massima attenzione per l’esecuzione della tangenziale di Morbegno. Sicilia docet
Tangenziale di Morbegno
La preoccupazione in provincia è reale e si guarda con timore all’imminente inizio dei lavori per la
tangenziale di Morbegno che saranno eseguiti dalla Tecnis di Catania, risultata vincitrice
dell’appalto, una delle imprese che hanno realizzato il nuovo tratto della strada statale 121, in
Sicilia, oggetto di gravi problemi strutturali poche settimane dopo il suo completamento. Il
senatore Jonny Crosio, facendosi interprete di questi timori, ha interpellato il presidente di Anas
Pietro Ciucci, intervenuto stamane per riferire alla commissione Lavori pubblici del Senato proprio
sul cedimento dell’opera siciliana.
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Il senatore Crosio, componente della commissione, ha espresso le preoccupazioni della Valtellina:
“Stanno per aprire i cantieri di un’opera fondamentale per la provincia di Sondrio e il problema
che ha visto coinvolta la Tecnis non ci fa stare tranquilli”. Pronta la risposta del presidente di Anas
che, come riferisce Crosio, ha assicurato che per la realizzazione della tangenziale di Morbegno
verrà seguita la stessa metodologia applicata per il primo stralcio della nuova statale 38. Ha
aggiunto che la vigilanza sarà ancora più stretta allo scopo di garantire la corretta esecuzione
dell’opera.
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“Parole importanti - sottolinea il senatore Crosio - che ci rassicurano. In ogni caso, nel mio ruolo,
garantisco il massimo impegno per vigilare affinché i lavori si svolgano secondo quanto previsto
nel progetto”.
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Parigi tragica
E a proposito 'del terrore a Parigi' la valutazione del sen. Crosio è secca: “Sospendere il trattato di Schengen
e bloccare gli sbarchi dei profughi per mettere in sicurezza le frontiere”
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“La sospensione del trattato di Schengen deve avvenire immediatamente e devono essere
bloccati gli sbarchi dei clandestini. La tragedia di Parigi ci impone di mettere in sicurezza le nostre
frontiere”. Così si è espresso il senatore Jonny Crosio che ieri è intervenuto a Palazzo Madama a
nome del gruppo della Lega Nord dopo che il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni aveva riferito su
quanto avvenuto nella capitale francese. L’intervento del parlamentare valtellinese è stato ripreso
dalle maggiori agenzie di stampa nazionali.
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Crosio, duro nei toni ma realista nelle considerazioni, ha evidenziato come una reazione
eccezionale sia necessaria di fronte ad accadimenti di straordinaria gravità, e non solo per la
sincera condivisione del dolore francese, che è diventato il dolore di tutto il mondo occidentale,
quanto per la crudezza delle cifre che fanno temere scenari drammatici. “Europol, la polizia
europea - spiega il senatore Crosio -, ha quantificato che ogni mille clandestini che sbarcano sulle
nostre coste, vi è un potenziale terrorista, e se gli arrivi sono stati 160 mila secondo il Governo,
significa che in Italia potrebbero esserci 160 terroristi. Fossero anche un quarto sarebbero 40 ma
purtroppo Parigi ci ha insegnato che ne bastano pochissimi per seminare il terrore. Davvero
possiamo permetterci di dare asilo, magari anche vitto e alloggio, a queste persone? Vogliamo
mettere a rischio il nostro Paese? Mi auguro di no, per questo è indispensabile adottare misure
straordinarie”.
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Il senatore valtellinese si è rivolto alla comunità musulmana chiedendo un gesto più che
simbolico, ovvero quello di condannare i fatti di Parigi: “I musulmani devono prendere le distanze
da chi dice di uccidere nel nome di Allah e aprire le moschee ai controlli. Se sono luoghi di
preghiera che sia quello l’unico scopo: dobbiamo sapere chi le finanzia e che cosa si predica.
Solo in questo modo potremo sentirci al sicuro”.