Dipendenti provinciali: non vogliamo finire a Tartano (65 km/giorno)!
Il tuo giornale si sta occupando del nostro problema, di dipendenti della Provincia che non sanno chi di loro dovrà spostarsi, se potrà farlo, cosa andrebbe a fare. Il Governo ha detto che collocherà gli esuberi in tutte le Amministrazioni pubbliche là dove si liberano i posti, con tutti i concorsi bloccati. Se il personale va via le funzioni che stiamo svolgendo non possono essere svolte per cui vuol dire che si chiude bottega. Inutile cercare di farlo capire ai politici romani. Tutti (o quasi, ndr) hanno fatto e fanno orecchi da mercante. Loro bloccano i concorsi perchè i posti disponibili devono essere assegnati a quelli di noi che vengono chiamati esuberi, ma non lo siamo.
Se l'ASL ha bisogno di un veterinario perchè uno è andato in pensione chi prendono di noi per sostituirlo? Uno della Polizia provinciale? Uno del CFP? Un addetto alle strade provinciali? Un segretario scolastico? Una ragioniera? All'AOVV che ha bisogno di una infermiera mandiamo una del sistema bibliotecario o quello museale?
Se un Comune ha bisogno di un affossatore (addetto ai cimiteri) obbligano qualcuno ad andare lì?
Se a Tartano si libera un posto di impiegato ci mandiamo qualcuno che abita a Sondrio? E chi sceglie chi? E in base a cosa chi sceglie chi?
Che ci dici?
PS Non firmare. Nessuno più si fida io, ma mon solo io, non voglio finire a lavorare a Tartano ma non perchè ce l'abbia su. Non mi va di dover fare, con la mia auto e senza rimborso, 65 km al giorno dopo avere fatto a suo tempo regolare concorso per svolgere il mio lavoro nel Palazzo Muzio.