"Sottopassino" del Lungo Mallero: rose e spine

OK: verso la fine dei lavori - KO: residenti in crisi

Abbiamo ricevuto, anche se da fonte non conosciuta, di cui pubblichiamo uno stralcio, perchè in realtà l'esortazione, diciamo così, é non solo di chi scrive:
“Vi invito a fare i giri dell'oca che mi tocca fare 4 volte al giorno, 6 se esco la sera. Hanno chiuso il passaggio a livello contro la volontà di migliaia di cittadini che avevamo firmato. Alle mie proteste un operaio mi ha risposto che stanno lavorando e che bisogna avere pazienza. Non l'abbiamo più  la pazienza! Per due mesi i lavori sono stati fermi alla faccia di tutti noi che abbiamo la sfortuna di abitare verso il bocciodromo.
Comincia così la nota indirizzata anche a noi che ripropone i lavori di quello, modesto, che abbiamo chiamato 'sottopassino' per distinguerlo dall'imponente fratello 'sottopassone' di Via Ventina. Neanche tanto 'sottopassino' quanto a imponenza di lavori in corso sul lato nord (che per la verità dimostrano come sarebbe stato possibilissimo prevedere anche il transito dei veicoli – ndr)...

Non torniamo sui precedenti, anche se sollecitati. Le scelte sono alle spalle come alle spalle c'è il periodo di inattività post-ferragostana sulla quale il Comune era intervenuto sollecitando l'impresa, come da dichiarazione dell'assessore da noi pubblicata. Comprendiamo la signora che si fa quattro volte, come dice lei, 'il giro dell'oca' in attesa che i lavori siano finiti. Capiamo anche la sua rabbia giorno dopo giorno per aver dovuto macinare km mentre il cantiere restava inoperoso ma é inutile piangere sul latte versato tanto non si può tornare indietro, soprattutto ora che i lavori stanno marciando a pieno ritmo. Anzi, al riguardo c'è una novità positiva che va sottolineata anche per tenere conto delle rimostranze dei residenti.

Lamentele
Ci sono quelle di chi, pochi che siano i pedoni e i ciclisti interessati, “deve fare il giro dell'oca” abitando oltre la ferrovia Poi quelle di chi abita tra l'ex PL e Via Mazzini che qualche motivo di fibrillazione lo ha (non entriamo nella vicenda dei danni che vengono lamentati per le limitazioni di accesso al cortile interno e all'area edificabile perchè riguardano interessi privati e relativo ricorso).
In buona sostanza, omettendo una serie di aspetti di dettaglio che ci vengono  sottoposti per evitare di fare un romanzo la sostanza è l'essersi trovati di fronte ai fatti compiuti.

Per avvisare dei lavori due fogli A4 quasi invisibili (almeno il primo) apparsi uno all'inizio del tratto in questione e uno sulla ultima porta, poi diventati 3. Lamentela quindi per non essere stati avvisati per tempo, “e non siamo tanti”.

Lamentela nel merito perchè vietando oltre che la sosta anche 'la circolazione' fra Via Mazzini e l'ex PL si impedisce l'accesso alle due rampe degli edifici e persino ai lavori in corso su una facciata.

La cosa più grave – dicono – è che con un foglietto appeso alla porta del civico n. 81 si avvisava che l'indomani l'accesso veniva precluso. Ci portano a vedere ed effettivamente è così – la foto che pubblichiamo lo dimostra -. L'inagibilità dunque dei box sottostanti – dicono ancora – impedisce di portar fuori di casa due persone molto anziane... E qui i tecnici, aggiungiamo noi, una soluzione dovrebbero trovarla.

Dulcis in fundo
Il botto finale ce lo riservano per ultimo: “tutto quello che è stato fatto, isolamento del civico 81 compreso”, - dicono ancora - “è abusivo”. Alla nostra osservazione che c'è un'ordinanza - che possono sì contestare se ne hanno le ragioni ma intanto è valida -, ci portano all'ingresso in fondo dove è appesa copia dell'ordinanza n. 226 datata 27 ottobre – pubblicata il 29 - che stabilisce che “DALLE ORE 14.00 DI LUNEDÌ 27 NOVEMBRE ALLE ORE 18.00 DI VENERDÌ 14 NOVEMBRE 2014, in via L.M. Cadorna, nel tratto compreso fra via Mazzini e via Torelli, è istituito IL DIVIETO DI CIRCOLAZIONE E IL DIVIETO DI SOSTA CON RIMOZIONE FORZATA per tutti i veicoli ad eccezione di quelli utilizzati dall’impresa esecutrice dei lavori”). Ci pare doveroso obiettare che si tratta di un evidente errore di battitura, essendo chiaro che si tratta non del 27 novembre ma del 27 ottobre, e quindi non entriamo nel merito, ambasciator non porta pena.
Riferiti nel modo più obiettivo possibile gli elementi salienti. Ovviamente il giornale è a disposizione qualora il Comune dovesse inviarci precisazioni o ulteriori elementi.

L'elemento positivo
Abbiamo fatto presente agli interlocutori quello che emerge dall'ordinanza e cioè, a parte la singolarità delle date presto rimediabile, l'elemento che anche chi contesta deve pur considerare come positivo.

I divieti in base all'ordinanza sono in vigore sino al 14 novembre. Siccome la data è stata stabilita su richiesta dei Settore Servizi Tecnici del Comune, ciò significa che si presume che per tale data i lavori siano ultimati. Conclusione dunque in vista con la fine pertanto dei disagi per, pochi che siano, i pedoni residenti a valle del PL soppresso. E, si spera, la fine delle polemiche.

Il cancello
Infine un aggiornamento su quanto si era scritto raccogliendo indicazioni locali.
Qualcuno dei residenti oltre il PL non è d'accordo sulla proposta che avevamo avanzato di un cancello per la chiusura notturna. Avevamo raccolto un'idea per via della sicurezza dato che il tracciato non rettilineo comporta il rischio che nei punti morti della visibilità si possa appostare qualche malintenzionato. Anche se il test è limitato – ci dicono -  2-3 persone sono a favore, due o tre contro (ma, significativo, contro sono le donne). Parere unanime invece per la collocazione di telecamere che possono svolgere un'azione di dissuasione.
Red

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