PROBLEMI DELLA PROVINCIA: TROVATA LA SOLUZIONE PER I NOSTRI RIFIUTI
PREMESSA
Abbiamo ricevuto una lettera (articolo?) che ci sarebbe piaciuto pubblicare sia per l'importanza dell'argomento trattato che per la firma dell'autore. Non è possibile per le ragioni che verranno addotte in calce, ma,
dato che si tratta di una deliberazione della Provincia, la parte
della stessa che si riferisce all'atto ufficiale, é giusto
venga pubblicata visto che interessa il portafoglio di tutti i valtellinesi e valchiavennaschi.
Inoltre appare doveroso farlo dato che sinora nessuno ne ha dato notizia.
La delibera si riferisce alla fine che faranno i rifiuti una volta che sarà esaurita la discarica di Saleggio, cioè fra breve, quando sarà stato raggiunto il volume previsto nel progetto originario.
Come noto, per via della triturazione dei rifiuti è stato possibile stivarne, a parità di volume, una quantità
superiore. C'erano problemi, anche con il Comune di
Teglio, ma questa possibilità è diventata concreta con il nuovo accordo, oltre che fra S.EC.AM. e Tecnoambiente Valtellina - la società che gestisce la discarica -, anche con il Comune competente per
territorio al quale va un indennizzo consistente nonché il
vantaggio dello smaltimento gratuito dei suoi rifiuti. Questa
intesa ha consentito grossomodo un anno di respiro, ma,
raggiunto il volume di progetto c'era da stabilire dove i nostri
rifiuti potessero andare a finire.
RIFIUTI
AGLI IMPIANTI MASERATI E MEDIGLIA
In base al documento
che pubblichiamo destinatari saranno l'impianto Maserati gestito dal Consorzio Milano Pulita e l'impianto di Mediglia gestito dalla società Biotech, rispettivamente a costi per Kg di £. 205 e 215, oltre a 5£/Kg che vanno alla provincia di Milano. Naturalmente dovrà essere aggiunto il costo del trasporto.per un totale che potrebbe aggirarsi sulle 250/260 £/Kg.
I COSTI
Attualmente per Kg smaltito a Saleggio si pagano 125 £/Kg al gestore - che però ne passa 10 alla S.EC.AM. - 30 £ al Comune di Teglio e 30£. di ecotassa che è dovuta per i rifiuti che finiscono in discarica, per un totale di circa 175 £.. più le 10 a S.EC.AM. - che ne riscuote inoltre altre 47 per il suo funzionamento, 47 che presumibilmente dovranno essere considerate anche dopo).
Va aggiunto che questi costi penalizzano i Comuni che hanno minore percentuale di raccolta differenziata (soprattutto vetro, plastica, carta) e premia invece quelli che operano meglio in questo settore, dato che lo smaltimento è pressoché gratuito ed anzi si riscuotono contributi.
In altri termini maggiore é la percentuale di raccolta
differenziata minore la quantità di rifiuti da mandare oggi a
Saleggio e domani nel milanese.
POSSIBILITA' PER IL FUTURO
Non solo, ma oltre l'accordo sul conferimento dei rifiuti, si profila la possibilità della
realizzazione di un impianto in provincia.
L'ultimo punto dell'intesa infatti, ("eventuale partecipazione agli impianti che potranno sorgere in provincia di Sondrio a favore della provincia di Milano"); è quello che renderebbe fattibile tale realizzazione.
Allo stato attuale della tecnologia per avere un risultato economicamente accettabile occorre avere una quantità di rifiuti che è superiore, e
di molto, a quanto viene prodotto in provincia. Importando la differenza si risolve il problema,
e quindi può essere costruito localmente un impianto, sempre che ovviamente non ricomincino le solite tiritere al momento della localizzazione. Comunque la prossima presentazione del Piano Rifiuti, annunciata nella stessa delibera, chiarirà anche
quest'aspetto, presumibilmente affrontando anche il problema
della localizzazione, visto che questo risulta condizioante.
LA
DELIBERA DELLA PROVINCIA
Questo il testo del documento:
La Giunta Provinciale,
PREMESSO
- che il prossimo autunno la Giunta Provinciale sottoporrà all'approvazione del
Consiglio Provinciale il nuovo Piano Provinciale dei Rifiuti;
- che nei prossimi anni, in attesa dell'attuazione del Piano Provinciale
Rifiuti si verrà a creare in provincia una situazione di emergenza a seguito della chiusura ormai prossima della discarica di Saleggio;
PRESO ATTO che la Provincia di Sondrio, nonostante quanto previsto dalla deliberazione
del Consiglio Regionale n. 1532 del 29 febbraio 2000, non potrà smaltire i propri rifiuti presso l'impianto di termocombustione di Valmadrera
(Lecco) per mancanza di capacità ricettiva;
VISTA la nota prot. n. 40034 del 20 ottobre 2000 con la quale la
Provincia di Sondrio ha chiesto alla Provincia di Milano di ricevere, in via temporanea i propri rifiuti urbani ed assimilabili, per un quantitativo di 45-50.000 tonnellate annue, per un periodo di tre anni;
VISTA la nota inoltrata dalla Provincia di Milano con prot. n. 34095/3532/89 del 7 novembre 2000 attraverso la quale ha fornito la propria disponibilità a smaltire, dal giugno del 2001, i rifiuti prodotti nella provincia di Sondrio;
PRESO ATTO della collaborazione fornita dalla Regione Lombardia per addivenire alla mediazione tra gli enti locali ed alla redazione del Protocollo d'Intesa al fine di rendere possibile il conferimento dei rifiuti solidi urbani prodotti in provincia di Sondrio presso impianti milanesi;
VISTI gli articoli 15, punto 4, e 16 della legge regionale n. 21/1993 che prevede il mutuo soccorso tra province per lo smaltimento, il recupero o il riciclaggio dei rifiuti urbani ed assimilabili da potersi realizzare presso un impianto situato nel territorio di una di esse;
VISTE le condizioni prescritte nel protocollo d'intesa i cui punti salienti di seguito si illustrano:
- smaltimento a partire dal secondo semestre dell'anno 2001 per quantitativo massimo di 5.000 tonnellate
- smaltimento per l'anno 2002 per un quantitativo massimo pari a 25.000 tonnellate
- smaltimento per l'anno 2003 per un quantitativo massimo pari a 50.000 tonnellate
- la tariffa di smaltimento fissata in 205 L./kg, al netto di IVA, comprensiva dei tributi dovuti per legge e dei corrispettivi dovuti agli enti locali per il conferimento dei rifiuti all'impianto Maserati gestito dal Consorzio Milano Pulita e in
215 L./kg, al netto di IVA, comprensiva dei tributi dovuti per legge e dei corrispettivi dovuti agli
Enti Locali per il conferimento dei rifiuti all'impianto di Mediglia gestito dalla società Biotech
- corrispettivo da versarsi alla Provincia di Milano, per il 2001, di
L. 5 al kg
- eventuale partecipazione agli impianti che potranno sorgere in provincia di Sondrio a favore della provincia di Milano;
RITENUTO pertanto di condividere la sottoscrizione del Protocollo d'Intesa nel testo allegato, facente parte integrante e sostanziale della presente deliberazione;
ACQUISITI i pareri favorevoli previsti dall'articolo 49 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267;
con voti unanimi, espressi nei modi di legge;
delibera
1. di approvare la sottoscrizione del protocollo d'Intesa, per gli anni 2001, 2002 e 2003, tra le
Province di Sondrio e di Milano nel testo allegato, facente parte integrante e sostanziale della presente deliberazione;
2. di demandare all'assessore all'ambiente dott. Antonio Rudini la sottoscrizione dell'accordo di cui al punto 1;
di dichiarare il presente atto immediatamente eseguibile, ai sensi dell'articolo 134, comma 4., del decreto legislativo n. 267/2000.
DELIBERA
SI', COMMENTO NO
Fin qui la delibera.
Resta da chiarire la ragione della mancata pubblicazione della lettera
(articolo) pervenutaci, o quantomeno la pubblicazione della
delibera e non del commento relativo inviatoci.
QUESTIONE DI CORRETTEZZA
Chi scrive e dirige questo giornale è stato sino allo scorso anno Presidente della S.EC.AM. Da allora per correttezza si è ben guardato bene dall'occuparsi di questo problema, limitandosi solo in qualche occasione a sottolineare il buon lavoro che stava facendo il nuovo Consiglio di Amministrazione della società che è e deve restare una
SpA e non un consesso politico (fra l'altro un Consiglio che, significativamente, ha operato ed opera sulle stesse linee seguite in precedenza da noi).
La lettera (articolo?), obiettiva e bene impostata tocca però alcuni punti che potrebbero prestarsi a interpretazioni errate, dato appunto che chi dirige il giornale è appunto il precedente Presidente di S.EC.AM.
Un esempio. La questione della destinazione dei nostri rifiuti fuori provincia.
COSTI MOLTO MINORI SE...
E' vero che la soluzione perseguita da noi, e da me in particolare, sarebbe stata molto economica per tutti i convalligiani, anche inferiore,
e non di poco, a quanto costa oggi lo smaltimento.
Essa presupponeva però per concretizzarsi una serie di azioni ed un uso di fantasia amministrativa fuori dal comune (fra l'altro, interessante, seguendo proprio un punto importante del programma elettorale dell'attuale Presidente della Provincia).
Fattibile senz'altro, con buone probabilità di esito
positivo, ma difficilmente attuabile se non si fossero seguiti certi accorgimenti
pensati e non si fosse percorso un certo binario che avevo
delineato, anche con qualche verifica compiuta. Il riserbo
allora era indispensabile per una evidente esigenza di prevenire eventuali opposizioni che
avrebbero complicato un problema la cui soluzione andava
perseguita tassello dopo tassello.
STIAMO AD OGGI
Rivangare ora questo aspetto - con altri - non sarebbe di nessuna utilità, darebbe il via forse a qualche polemica e, cosa che più interessa allo scrivente, potrebbe essere vista come un personale reinserimento polemico dell'ex-Presidente. Per carità!
La via di cui sopra non é stata seguita, per cui con realismo stiamo quindi ad oggi.
Con quello che la delibera prevede, pur a costi superiori degli attuali e ancor più di quelli che ci sarebbero stati perseguendo la nostra soluzione,
è comunque risolto il problema del dove mettere i rifiuti in attesa che venga costruito l'impianto per raccoglierli.
La Provincia ha trovato la soluzione, i Sindaci, coloro cioè che poi debbono tirar fuori i soldi applicando le relative tariffe ai loro amministrati, evidentemente sono stati d'accordo,
rileviamo dalla delibera che la Regione, Autorità competente in materia,
ha dato il suo beneplacito (il minimo che potesse fare dopo aver varato anni fa una legge che ci indirizzava su Valmadrera che si è verificato non
é invece tecnicamente in grado di rispettare quanto la legge
prevede e cioé di smaltire i rifiuti di Lecco e
Sondrio), S.EC.AM. ha il solo compito di attuarla,
Si confida quindi che si comprenda, e lo comprenda anche l'autore, come
sarebbe stato inopportuno che questo giornale, in ogni caso il suo Direttore ed Editore, procedere alla pubblicazione.
LA
QUESTIONE DEFINITIVA
Resta sul tavolo la soluzione definitiva, per la quale si dovrà attendere il Piano Rifiuti annunciato per fine autunno nella stessa delibera che però, come in precedenza osservato, potrebbe essere già ora interpretata come un'opzione per la costruzione di un impianto in provincia.
Se é vero che sarà tale Piano a dover definire la
localizzazione, ove ci si orienti definitivamente per l'impianto
in provincia, resta il fatto che le ipotesi non sono poi molte:
Berbenno, Talamona, Cosio, oltre alla già emersa, e allora caduta, ipotesi di Fusine-ex cementificio, salvo che non spunti qualche Comune
volontario.
L'importante é che si trovino le soluzioni migliori e più
rapide.
a.f.
GdS 21 settembre 2001
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