Mostra del Bitto da record. 35.000 hanno 'invaso' Morbegno
Ci sono alcune cose apparentemente marginali che in realtà hanno una inaspettata importanza. E così per scrivere della edizione n. 107 della Mostra del Bitto partiremo da una coppia di Sondrio che aveva messo in programma di passare la domenica in quel di Morbegno fra le mille cose da vedere. Ahimè, decidono di andare in auto al posto del comodissimo treno e qui cominciano i primi guai perchè in tanti, anzi in troppi, hanno preso la stessa decisione, quella di andarci in auto. Il posto però lo trovano. E' libero. Peccato che sia proibitissimo e così quando torneranno all'auto troveranno un biglietto particolare infilato sotto il tergiscristallo, senza la possibilità di protestare. Cominciano a girare e poi decidono di andare a mangiare. Dove? Più o meno le risposte sono le stesse ossia l'invito a tornare almeno dopo le due per trovare un posto (e nei dintorni è la stessa solfa). Saltare fa bene e così hanno poi mangiato, fuori orario, a casa. Altra cosa marginale. A Sondrio è parcheggiato il treno storico che ha portato a Morbegno viaggiatori intelligenti che hanno risparmiato benzina e sindrome da coda lenta. Intanto che si guardano vagoni nati prima della guerra – magari anche di quella d'Abissinia – arriva il treno da Milano. Il primo commento che si sente: “Sino a Morbegno treno stracolmo, poi lì si è quasi svuotato. Si spiega che la ragione è semplice. Questi due episodi la dicono lunga, anzi lunghissima, come da sintesi di Emanuela Zecca “il clima mite e un sole di fine estate hanno favorito l’affluenza soprattutto da fuori Tutto esaurito in degustazioni, laboratori e spettacoli. Morbegno invasa dalla gente Un anno fa la pioggia e il clima autunnale avevano in parte limitato l’affluenza, quest’anno il sole di fine estate e le temperature miti hanno favorito un afflusso senza precedenti.
Calcolatrice alla mano: 35.000 visitatori
Calcolando l’incessante via vai di persone all’ingresso della tensostruttura, dalle 30-40 persone al minuto, per ventiquattro ore di apertura, si arriva a una stima di oltre 35 mila visitatori.
I laboratori e le degustazioni hanno registrato il tutto esaurito, insieme alla delusione di chi non vi ha potuto partecipare per la chiusura delle iscrizioni.
22.000 registrazioni
Gli elenchi parlano di oltre 22 mila partecipanti registrati ai diversi appuntamenti. Il resto secondo il copione di una pacifica invasione di gente, perlopiù proveniente da fuori provincia, dal resto della Lombardia in particolare: lunghe code ai chioschi degli ‘Street food’, pienone ad assistere alle ricette cucinate in diretta dallo chef Mauro Salini, grandi affari per gli stand di prodotti tipici, dentro la tensostruttura e lungo le vie della città, tanta gente agli spettacoli nell’auditorium, ristoranti, bar e alberghi pieni. Per due giorni una fiumana di gente ha pacificamente invaso Morbegno in tutti gli angoli e nelle vie centrali si faticava a camminare, mentre lunghe code di auto, in entrata e in uscita hanno intasato la statale 38.
Non solo numeri
Un successo che è nei numeri come negli apprezzamenti, sia da parte dei visitatori che degli operatori, che ripaga l’impegno del Consorzio di tutela dei formaggi Valtellina Casera e Bitto e il sostegno da parte degli enti pubblici, a cominciare dal Comune di Morbegno, oltre che di associazioni e sponsor privati. Un bilancio completamente positivo, una straordinaria occasione di visibilità per i nostri prodotti tipici e per il territorio che è stata colta. La Mostra del Bitto in centro ha fatto centro: sarebbe fin troppo facile l’associazione, ma il gioco di parole è superfluo quando si ha a che fare con numeri di questo genere.
Cornaggia
Il primo commento a caldo, mentre sta per calare il sipario sull’edizione 2014, è del presidente del Consorzio dei formaggio Vincenzo Cornaggia: “Posso soltanto manifestare la nostra soddisfazione, perché tutti hanno visto quanta gente ha affollato l’area della fiera e l’intera città di Morbegno in questi due giorni - spiega -, è il coronamento del lavoro svolto in questi mesi, la conferma che quando si collabora, enti pubblici e operatori privati, uniti per un obiettivo comune i risultati arrivano. La Mostra del Bitto è vincente e lo ha dimostrato anche quest’anno: la formula piace ai visitatori e attrae i consumatori. Possiamo andare fieri di ciò che abbiamo fatto, tutti insieme. Il mio ringraziamento va a tutti quelli che ci hanno sostenuto”.
I premi
La giornata di ieri si è caratterizzata per la cerimonia di premiazione del concorso dei formaggi con il trionfo di Flavio Mazoni, 35enne casaro di Albaredo, vincitore per il miglior Bitto dell’anno e per il Latteria, mentre il premio per il miglior formaggio in assoluto è andato al Valtellina Casera stagionato della Latteria Sociale Valtellina di Delebio.
Show
Una cerimonia molto partecipata, con Mazzoni che è stato festeggiato dai suoi concittadini al suono delle bronze, inframmezzata dal divertente spettacolo del cabarettista Luicio Gardin che ha fatto ridere parlando di formaggio. Oggi c’era grande attesa per lo show cooking di Andrea Mainardi, chef partner di Antonella Clerici nella Prova del cuoco di Rai Uno che ha intrattenuto il pubblico per oltre un’ora conquistando tutti con la sua simpatia e la sua abilità in cucina. Al termine dell’esibizione si è volentieri concesso alle signore presenti per fotografie e autografi. Il cuoco bergamasco, che a dicembre inaugurerà il suo ristorante negli Stati Uniti, nel Connecticut, si è rivelato simpatico e preparato, ha interagito con il pubblico, ottenendo un grandissimo successo.
Simona Nava
Il commento conclusivo è del responsabile organizzativo Simona Nava, che analizza il risultato ottenuto: “La Mostra del Bitto è un prodotto che piace, una fiera centenaria che, negli anni, ha saputo rinnovarsi, una formula che accompagna il visitatore a fare esperienze e a conoscere storia e tradizioni attraverso laboratori e degustazioni. Ma è anche un’operazione di marketing importantissima che valorizza l’evento, soprattutto fuori dai confini provinciali. È significativo che il pubblico arrivi con i programmi già stampati e con le idee chiare su cosa vuole fare, è un pubblico informato proveniente per l’85% da fuori provincia e anche da fuori regione. Le 35 mila presenze - continua Simona Nava - sono il risultato di una pianificazione che ha saputo coinvolgere oltre 34 testate nazionali che hanno segnalato l’evento. Un altro dato importante riguarda da una parte la stretta sinergia con il Comune di Morbegno e dall’altra l’interazione con il tessuto commerciale che ha dato origine al Fuori Bitto e alle tante iniziative collaterali che hanno reso vivace la città”.
(E.Z.)