Acqua potabile in Italia. Acqua e Trentino. Acqua e (???) Valtellina

L'acqua in Italia - Anno Internazionale dell'acqua in Trentino - E da noi?


L'ACQUA
iN ITALIA

In Italia l'acqua potabile distribuita per tutti gli usi è pari
a 5.591 milioni di metri cubi, 267 litri pro capite al giorno.
Ma il 51,1% delle famiglie calabresi, il 42,8% di quelle sarde e
il 39,6% di quelle siciliane lamentano problemi di erogazione. E
se, da un lato, diminuisce la sfiducia nell'acqua di rubinetto
(non la consuma volentieri il 44,7% degli italiani, contro il
46,5% del 2000), dall'altro continua a crescere il numero dei
convertiti alla minerale: a berla “almeno qualche volta l'anno”
è l'87,2% degli over 14 (nel '93 era il 78,6%). Sono alcuni dei
dati resi noti dall'Istat in occasione della “Giornata mondiale
dell'acqua”, celebrata ogni anno il 22 marzo su iniziativa dell'Onu.
Il 31,8% dell'acqua è erogato nelle regioni del nord-ovest, il
29,7% nelle regioni meridionali e nelle isole, il 20% nelle
regioni del centro ed il 18,5% nelle regioni del nord-est. Le
maggiori erogazioni pro-capite avvengono nelle regioni del
nord-ovest (324 litri al giorno), le più basse in quelle
meridionali e nelle isole (219 litri al giorno). Nelle regioni
del centro e del nord-est l'acqua pro-capite erogata è
rispettivamente pari a 275 e a 270 litri al giorno. Tra i comuni
capoluogo di regione, Torino è quello che, nel '99, presenta i
consumi più elevati (99,4 metri cubi per abitante), seguito da
Cagliari (97,3 metri cubi) e Genova (91,3 metri cubi). A livelli
più bassi si collocano Campobasso (57,7 metri cubi), Palermo
(54,1 metri cubi) e Bari (51,6 metri cubi per abitante). Ad
Aosta, Trento, Bologna e Cagliari la totalità della popolazione
è servita da impianti di trattamento: Roma presenta il numero
più elevato di impianti di depurazione, ma la popolazione
servita raggiunge soltanto l'85%. La più bassa percentuale di
popolazione servita dagli impianti di depurazione si registra a
Palermo (25%), seguita a distanza da Venezia (54%).
L'insoddisfazione espressa dalle famiglie italiane per
l'irregolarità dell'erogazione dell'acqua ha subito un graduale
aumento dal '97 al 2001, risalendo dal 12,5% al 16,3%. La
Calabria (51,1%) e la Sardegna (42,8%) sono le regioni che
dichiarano le maggiori difficoltà di approvvigionamento idrico.
Significative segnalazioni di irregolarità nell'erogazione
provengono anche dalle famiglie della Sicilia (39,6%), della
Puglia (30,1%) e della Basilicata (28,2%). Le famiglie che non
si fidano di bere acqua di rubinetto scendono dal 46,5% del '98
al 44,7% nel 2000. La sfiducia è più elevata della media
nazionale per i residenti nell'Italia nord-occidentale (45,2%) e
per chi risiede nelle isole (67,5%), toccando il valore massimo
in Sardegna (79,6%). Meno diffidenti i trentini (8,7%), i
valdostani (19,7%) e i friulani (23,6%). Nei comuni più piccoli,
quelli con meno di 2mila abitanti, la percentuale di famiglie
che non si fida di bere acqua di rubinetto è molto più bassa
della media nazionale (28,5%). Acquista regolarmente acqua
minerale il 67,5% delle famiglie: il 71,6% di famiglie delle
regioni del nord-ovest, il 63,8% di quelle del nord-est, il
67,7% di quelle del centro e il 65,9% di quelle del sud. Nel
2001 la spesa media per l'acquisto di acqua minerale, con
riferimento alle sole famiglie che hanno effettivamente
sostenuto la spesa, è stata pari a circa 18,06 euro mensili.

ANNO
INTERNAZIONALE DELL'ACQUA IN TRENTINO


L'acqua come risorsa anche per chi ne ha in abbondanza per la
celebrazione dell'Anno Internazionale dell'Acqua. L'Acquario di
Trento e il Comune hanno lanciato delle iniziative comuni lungo
tutto questo 2003. «Problemi legati all'acqua ci sono in molte
zone del mondo, soprattutto le più povere, ma anche in Trentino,
- afferma Lorenzo Betti, responsabile scientifico dell'Acquario
di Trento. - In molti casi qui c'è un grosso spreco d'acqua,
troppo spesso non usata in modo coerente». La prima delle
iniziative per sensibilizzare sul tema del mondo sommerso è
stata la Giornata Mondiale dell'Acqua (22 marzo) con l'apertura
gratuita al pubblico dell'Acquario e l'allestimento della mostra
«Trento e l'Adige: la città e il fiume. A partire dal prossimo 8
aprile, sarà anche allestita presso l'Acquario di Lung'Adige
Marco Apuleio, la mostra «La montagna, fonte d'acqua dolce»,
attualmente esposta a Villino Campi di Riva del Garda. «La
collaborazione fra pubblico e privato, cioè fra il Comune e
l'Acquario, sta dando molti risultati positivi su studio e
sensibilizzazione del mondo acquifero, - afferma Alfredo Marione,
presidente della struttura di Lung'Adige, - una collaborazione
che ora permetterà di realizzare queste iniziative». Infine,
molti altri appuntamenti, quali visite guidate all'Acquario ed
escursioni sul territorio, saranno inseriti nel programma di
«Trento Estate», così da offrire ulteriori opportunità di
informazione e divulgazione sugli ambienti acquatici del
territorio trentino, sul loro valore e sulla necessità della
loro tutela.
"Quindici"

E DA
NOI?


E da noi? Sì, c'é stato il lodevole Convegno nazionale
organizzato dall'ASM di Sondrio, ma di tipo specialistico.

Per il resto zero al quoto.
E siamo la provincia dell'acqua!
GdS


GdS 8 IV 03 
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"Quindici"
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