Il “De senectute” di Paolo del Vaglio
Ricordo di Paolo del Vaglio
Ai primi di settembre, si è spento, all'età di 86 anni, un grande "cartoonist" italiano, il partenopeo Paolo del Vaglio. Artista molto prolifico, di ispirazione cattolica, vedevamo le sue vignette pubblicate sulle varie importanti testate giornalistiche cui attivamente collaborava. Lo avevamo conosciuto nei primi anni '90 in occasione di una edizione del "Week end degli umoristi" la bella manifestazione dedicata all'umorismo grafico che purtroppo, come tante cose belle, non è riuscita a sopravvivere ai tempi. Ci si scambiava periodicamente dei messaggi e l'ultima mail che gli indirizzammo il 30 luglio scorso era di apprezzamento ad un omaggio che volle riservare , sulle pagine di " Avvenire", a Vincenzo Nibali, vincitore del Tour de France, messaggio che non ebbe purtroppo il solito gentile riscontro... A distanza di un mese, ci piace ricordarlo riproponendo una recensione ( è di sei anni fa) alla bella raccolta di vignette dal titolo " Ti trovo bene!...vignette sulla terza età vietate ai minori di 60 anni ", uno dei tanti libri pubblicati da del Vaglio nel corso degli anni.
Ricordandolo
Massimo Fini ( classe 1943 ), noto giornalista e scrittore, nel suo recente bel saggio “Ragazzo, storia di una vecchiaia” confessa che non sale più su un autobus perchè ha il terrore che gli cedano il posto. Raggiunto e superato il traguardo dei sessant'anni sente incombere su di sé la vecchiaia, quella che Terenzio affermava “...ipsa est morbus” e Seneca peggiorando “ enim insanabilis morbus est”.Per quanto mi riguarda, premesso che di anni ne ho alcuni di più di Fini, pur continuando ad usufruire, quando capita, dei mezzi pubblici, agli eventuali solleciti di mia moglie a cedere il posto a questa o quella persona apparentemente più anziana di me, con una certa civetteria mi piace dichiarare sorridendo: “ No,cara! Ora il vecchio sono io!”. Il lungo preambolo per introdurre un discorso particolare su un giovane anziano signore che ha recentemente raggiunto le ottanta primavere ( nel suo caso non si può certo nemmeno nominare l'autunno ! ). E' napoletano, è interista, ha giocato a calcio ( in porta) per cinquanta anni, è stato professore di italiano e storia e soprattutto è il maggiore umorista grafico della stampa cattolica italiana ( sue opere appaiono regolarmente su periodici importanti come “Avvenire”, “Famiglia cristiana”, “Giornalino”, “Messaggero di S.Antonio”, “Bollettino Salesiano”,... ). Vincitore di prestigiosi premi come il “Premio Consiglio d'Europa”, il “ Thomas More per l'umorismo cristiano” e il “Dattero d'Oro” di Bordighera, creatore di vari personaggi del fumetto come Don B.,Frate Angelico, Gabriel, in particolare di Pigy, il simpatico angioletto protagonista a partire dagli anni '60 di tantissime divertenti strisce, egli continua a sfornare vignette che successivamente appaiono raccolte in volume; siamo all'ottavo, che probabilmente, e ce lo auguriamo di cuore, non sarà l'ultimo. Non so cosa ne pensa dell'utilizzo dei mezzi pubblici il prof. Paolo del Vaglio, questo è il nome del signore di cui sto parlando, ma è certo che la vecchiaia, quella terza età di un tempo che sempre più si tende a dilatare almeno ad una quarta, la vive con la serenità che sembra averlo accompagnato per tutta la vita. Delle otto raccolte di vignette cui facevo cenno, la penultima è, guardacaso, dedicata proprio alla terza età, anzi a quella che del Vaglio, prendendo spunto da un aforisma di anonimo del '900, titola “ Ti trovo bene!”, un delizioso simpatico libretto con prefazione di Antonio Lubrano. Sottotitolo “...vignette sulla terza età vietate ai minori di 60 anni”. Le età dell'uomo sono infatti diventate oggi: giovinezza, maturità e, appunto, “...ti trovo bene”, una stagione dell'esistenza che può andare dai sessanta/settanta anni di una volta su su fino a quando il buon Dio vorrà. Attraverso una serie di disegni dal tratto personalissimo ed essenziale, completati da indovinate battute, del Vaglio presenta situazioni anche molto serie che coinvolgono il mondo degli anziani , affrontandole sempre con umorismo sottile ed umano. La vecchiaia è certo un periodo della vita molto particolare ( con i tanti problemi di varia natura che non è il caso di menzionare ) che non si deve aver paura di affrontare; l'essenziale è cercare di viverla al meglio ed il fine “humour” dell'autore, che la vive personalmente giorno dopo giorno, cerca con un sorriso di aiutarci a sdrammatizzarne i lati negativi .
La “morale”, quella che non deve mai mancare in ogni storia, è comunque nella vignetta che chiude il volume. C'è l'angioletto, che è quasi una costante dei disegni di Paolo del Vaglio, che dice :” Vi aspetto tutti in Paradiso,...ma senza fretta”.
Antonio Del Felice
Paolo del Vaglio - “Ti trovo bene!”- con prefazione di Antonio Lubrano - edizioni S.Paolo,Torino 2005- pagg.96