La "Festa dell'Alpeggio" simbolo di e per tutta la Valle

Quest'anno rende omaggio ai "bacàn", i guardiani del bestiame, l'Artigianato Artistico della provincia

La quattordicesima edizione la "Festa dell'Alpeggio", a Chiareggio, oggi sabato 20 e domani domenica 21 ha un valore di simbolo per il ritorno delle mandrie dai tanti alpeggi della Valle, omaggio ai "bacàn", i guardiani del bestiame che partono dai paesi all’inizio dell’estate e per tre mesi vivono in solitudine lassù in alto, oggi con la difficoltà aggiuntiva dell'orso, un verificato pericolo per il bestiame.

L'appuntamento è in questo piccolo borgo alpino, tra i più belli e panoramici della Lombardia, con una stupenda vista che corre verso la terribile parete nord del Disgrazia e il ghiacciaio del Ventina (questo per la verità oggi si è ritirato dentro alla valle). Sarà festa a oltranza all'insegna della vita tradizionale dei pascoli e dei prodotti genuini della montagna. Il fitto programma prevede sfilate di mucche, cene dell'alpeggiatore, dimostrazioni di mungitura, vestiti tradizionali d'epoca e concerti di musica montana.

Il sabato
Le danze si apriranno sabato 20 alle 9.30 con una magnifica escursione alla scoperta degli alpeggi della Valmalenco (partenza da Chiareggio, prenotazione consigliata), per proseguire tutto il giorno con escursioni sull'alpaca (alle 14) o a cavallo per i più piccoli (alle 10) e dimostrazioni dell'arte della mungitura (17.30). La sera, nei ristoranti convenzionati di Chiareggio e di Chiesa Valmalenco, ci sarà la cena dell'alpeggiatore con formaggi d'alpe e buon vino al prezzo convenzionato di 25 euro. Poi dalle 21.30 sarà la volta delle "Storie intorno ai falò", sempre a Chiareggio, con racconti e favole d'altri tempi. 

La domenica
Domenica 21 il concorso "il miglior vestito di una volta" premierà la più bella mise d'altri tempi (premiazione alle 12.30). Alla stessa ora verranno premiate anche la migliore vacca decorata per la festa (la sfilata è 30 minuti prima per le vie di Chiareggio) e il miglior produttore del tipico formaggio Scimut. La giornata nizierà all'insegna di una ghiotta colazione dei rifugisti presso i rifugi Tartaglione, Ventina e Gerli-Porro. Dalle 10 ci saranno anche i mercatini del gusto. Inoltre, come sabato, continuano le escursioni con gli alpaca e a cavallo e i pranzi genuini alla tariffa convenzionata di 25 euro.
Inoltre fino al al 22 settembre è visitabile anche la mostra "Un alpinista tre confini" dedicata allo scrittore e alpinista Ettore Castiglioni (alla Truna di Chiareggio). Il 20 e 21 settembre, per passare una giornata all'insegna della vera atmosfera di montagna… non resta che andare a Chiareggio!

Gli artigiani
Le imprese dell'Artigianato Artistico di Confartigianato Sondrio rendono omaggio a loro e alla comunità riproponendo in una nuova chiave la mostra dal titolo "La fascera" ovvero per i pochi che non lo sapessero lo stampo di legno, solitamente circolare, in cui si pone la cagliata in modo che, espellendo il siero, prenda la forma tipica della forma di formaggio. Questo tradizionale strumento di lavoro per casari ed alpeggiatori, ha ispirato la fantasia e la creatività dei maestri artigiani.
Il risultato? Dodici interpretazioni de “la fasciera” che diventa, di volta in volta, piatto di portata, cornice, lampada e molto altro ancora. Le opere saranno esposte su più sedi - Hotel Chiareggio, Hotel Genziana e nello spazio espositivo la Truna per tutto il weekend.
Due giornate quindi da passare tra cultura, tradizioni, zootecnia, enogastronomia; degustazione di latte presso la località "la Corte", la sfilata delle mandrie con la premiazione della mucca meglio decorata e menù tipici da degustare nelle strutture del luogo.

La foto che pubblichiamo – lampada con due fascere e led di Floriana Palmieri – è emblematica della luce che viene dalla fantasia degli artigiani-artisti valtellinesi.
 

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