12 rintocchi, il saluto a Franco Bettini
Una giornata splendida, così rara in questa strana stagione, per l'ultimo saluto a Franco Bettini. Nella 'sua' Ponchiera, frazione che, dialogando con S.Anna sull'altro versante del Mallero, sembra dall'altro sorvegliare la città e con uno spirito tutto suo, di una comunità che continua ad essere tale, a sentire forti i legami intrecciati nel tempo. Non potevamo starci tutti nella Chiesa della Santissima Trinità, lassù, già colma molto tempo prima dell'inizio della cerimonia funebre, come era stato la sera prima alla recita del Rosario. Ma, un'idea strana, ci sentivamo quasi, in un certo senso, se non degli intrusi quantomeno di gente venuta da fuori, quasi degli estranei rispetto a una comunità raccolta nel suo piccolo tempio, unita nel canto, assorta nella preghiera. Un essere, appunto, comunità. Il paese si è stretto intorno alla consorte Cesarina e ai figli Francesca e Giovanni, ad ascoltare le parole del suo parroco, un inno alla vita secondo lo stesso sentire di Franco ed anche una esortazione all'accoglienza.
C'era anche la rappresentanza degli imprenditori con l'attuale Presidente Cristina Galbusera e chi aveva o preceduto e seguito i suoi sette anni di Presidenza della categoria. C'erano molti altri 'cittadini' che con lui avevano condiviso questo o quell'impegno, pubblico o privato. Una considerazione aveva colpito, ed era quella di un personaggio come Rezio Donchi, mille iniziative alle sue spalle. “Pare impossibile eppure non mi è mai capitato di incontrarmi con lui”. Significativa in quanto identificativa di un carattere di Franco, la sobrietà e lo stare lontano dalla ribalta pur nelle posizioni di primissimo piano occupate.
Il saluto, l'ultimo, a lui con i dodici rintocchi, dal 'suo' campanile, (x) di quelle campane fuse dai Pruneri, grosini di tradizione.
f.
(x) L'indirizzo: https://www.youtube.com/watch?v=6Jtf-QAK-jo Autore Paolo Bordoni