Arrivano, con il resto, i parcheggi sotto Piazza Garibaldi. Era ora!

di CCCVa-Alberto Frizziero

Oggetto: Teatro Pedretti - Parcheggio sotto Piazza Garibaldi
ecc.



E. S. Presidente del Consiglio Comunale

e p.c. S. Sindaco – S. Assessore all’Urbanistica


Il Comitato Cittadini Consumatori Valtellina sottolinea alla
cortese attenzione Sua e, Suo tramite, a quella di tutti i
Gruppi consiliari l’esigenza che sulle questioni che interessano
il centro della città, in particolare il Teatro Pedretti e il
parcheggio sotto Piazza Garibaldi, non si ripetano infelici
esperienze passate ma ciascuno guardi a questi problemi, pur dal
suo angolo visuale, con forte spirito costruttivo.

L’esperienza dimostra infatti che risulta facilissimo bloccare
iniziative.

Ne sono state bloccate tante anche con ipotesi alternative ma è
significativo che mai si è registrata la loro realizzazione. Il
veto opera bloccando, ma non costruisce nulla.


Si sottopongono pertanto all’attenzione dell’Amministrazione due
problemi, così come raccolti da cittadini:

Teatro Pedretti

Per quanto concerne il recupero del Teatro Pedretti non occorre
spendere parole se non l’auspicio, dato l’elevato costo
complessivo per l’acquisto e il restauro, per non parlare dei
problemi di gestione, che vadano in porto ipotesi sinergiche
pubblico/privato, quelle che hanno consentito nel Paese grandi
realizzazioni (un solo esempio: Palazzo Grassi…).

Parcheggio sotto Piazza Garibaldi

(Nota: sotto questo profilo si aggiunge una componente personale
di chi sottoscrive la presente a nome, quindi solo parzialmente,
del Comitato)

L’idea del parcheggio è di circa un quarto di secolo fa,
motivata dall’esigenza di fornire agli edifici del centro
storico – era in corso di elaborazione il relativo piano
particolareggiato – un ricovero per le auto, ormai divenuto
essenziale, anche per evitare ulteriore emorragia di abitanti
verso altre zone cittadine e decadimento del tessuto edilizio e
della vitalità stessa della zona.

Inizialmente l’idea era stata quella di un piano di box e di un
piano per il parcheggio pubblico. Lo studio di fattibilità,
affidato all’ing. F. Benetti e all’arch. Stefano Tirinzoni,
dimostrò, sotto tutti i profili, la possibilità di realizzare
tre piani. Prima di dare il via all’operazione fu deciso però di
attendere conferma – che ci fu - dal Concorso che nel frattempo
era stato bandito per dare un nuovo volto al centro storico, di
fatto per dare alla città-epicentro di una vastissima zona
turisticamente importante quello che non aveva e che non ha
tuttora e cioè un vero centro.

Per la parte concernente il parcheggio sotterraneo un
imprenditore illuminato era pronto ad intervenire senza oneri
per il Comune sulla base di queste indicazioni:

a) Un piano di box da cedersi a prezzo di costo, ma con
convenzione per abbinarlo stabilmente ad una unità immobiliare
del Centro Storico

b) Un piano di box da cedersi a prezzo di mercato

c) Un piano di parcheggio pubblico senza oneri di costruzione
per il Comune

Si innestò l’idea dell’Amministrazione di un’entrata da Via
Caimi con uscita su Via Colonnello Alessi, cosa che avrebbe
consentito la penetrazione in centro lasciando libera la
superficie.

Il Concorso confermò la scelta ma la scadenza elettorale impedì
di proseguire e il problema non fu poi più ripreso.

Caratteristica preminente dell’intervento non era affatto quella
“funzionale”, pur importante, ma quella urbanistica con
un’operazione di riassetto che aveva il suo fulcro
nell’accennata volontà di dare un adeguato centro alla città,
secondo le linee uscite dal Concorso, fra cui non dimentichiamo
– e sarebbe auspicabile che tutti nell’Amministrazione non
dimenticassero – la splendida idea della Galleria in Corso
Italia, trasformabile così in un salotto, operazione pure anche
oggi fattibile in partnership.

Totale e convinto consenso del CCCVa

L’intervento oggi sul tavolo ha, seppur diverse, analoghe
caratteristiche di riassetto che vanno ben oltre il dato
funzionale del parcheggio, pur, come allora importante. Come
allora si tratta di un’operazione con il coinvolgimento di
privati.

E’ comprensibile che vi possano essere idee diverse in argomento
ma nel portarle avanti vi sia confronto e non scontro.

Nel merito proprio per le motivazioni dette, di ragioni che
vanno ben oltre rispetto a quelle funzionali, e per una
continuità di sviluppo di pensiero sempre sulla stessa linea
dell’esigenza di un centro per Sondrio, il Comitato Cittadini
Consumatori Valtellina:

1) esprime totale e convinto consenso alla realizzazione
proposta

2) si impegna, pur nella propria modestia, a dare pieno appoggio
all’iniziativa

3) sollecita l’Amministrazione a procedere, nei tempi necessari,
con decisione

4) auspica che le Associazioni di categoria e le forze sociali
comprendano la portata dell’iniziativa e conseguentemente
esprimano esse pure consenso e appoggio.


Queste proposte il CCCVa sottopone alla Loro attenzione onde
quantomeno verificarne la fattibilità

Ringraziando, distintamente
p. il CCCVa: Alberto Frizziero e Antonio
Tolomeo



GdS  20 III 2004 -
www.gazzettadisondrio.it

CCCVa-Alberto Frizziero
CCCVA