Onorare gli scomparsi costa caro. Perché i Comuni non fanno pagare a rate?
Oggetto: 1) oneri cimiteriali – rateazione
2) controlli con telecamere
E. S. Sindaco
Il Comitato Cittadini Consumatori Valtellina sottolinea alla
cortese attenzione Sua e dell’Amministrazione due problemi, così
come raccolti da cittadini:
1) Il primo riguarda gli oneri cimiteriali. Ci si riferisce al
costo dei loculi, delle tombe, delle cappelle (precisiamo che ci
è noto che si tratta dei puri costi che sostiene il Comune), e
di altri analoghi per le concessioni. Si tratta, per la maggior
parte delle famiglie, di oneri consistenti cui ciascuno cerca
ovviamente di fare fronte per onorare degnamente i familiari
scomparsi ma talvolta a prezzo di gravi sacrifici.
Non dovrebbe essere un problema – si dice – per il Comune di
procedere ad una facoltativa rateazione degli importi dovuti,
tanto più che in definitiva si tratta di spese oggi una-tantum
ma in realtà riferite ad un uso pluriennale. Al limite in caso
di rateazione potrebbe essere aggiunta la somma corrispondente
agli interessi.
2) Il secondo riguarda il Cimitero ma può essere allargato a
tutta la città.
Da tempo si verificano nel Cimitero urbano odiosi episodi. Alla
numerosissima serie di furti – persino di fiori e lumini! – si è
aggiunta recentemente una serie di furti alle persone, tanto che
il personale ha trovato appena fuori della recinzione alcuni
portafogli abbandonati evidentemente dopo averne sottratto il
contenuto.
La collocazione di telecamere avrebbe sicuramente un effetto
disincentivante.
A questa idea, già emersa tempo fa anche sulla stampa,
intendiamo aggiungerne un’altra, naturalmente da verificare.
Alle telecamere del Cimitero potrebbero aggiungersene altre
facendo sapere che ci sono e del tutto mascherate, così come
alle 39 telecamere previste in città. Ne basterebbero anche
pochissime senza però dire, appunto, che sono pochissime.
L’importante sarebbe che i cittadini, ma soprattutto i
malintenzionati, sapessero che oltre a quelle note vi sono altre
telecamere in grado di accertare comportamenti anomali.
Certo si tratta di una perdita di privacy, in un certo senso di
libertà, ma è uno scotto da pagare se si vuole maggiore
sicurezza e soprattutto maggiore sicurezza per i soggetti più
deboli, a cominciare dalle persone anziane, quelle fatte oggetto
più sovente di odiose soperchierie.
Queste proposte il CCCVa sottopone alla Loro attenzione onde
quantomeno ne sia verificata la fattibilità
Ringraziando, distintamente
CCCVa:
GdS 20 III 2004 -
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