Risultato storico a Novate Mezzola: chiuso il problema della discarica ex Falck
Con decisione della Giunta ufficializzata oggi 15 aprile la Regione ha aderito “alla proposta di accordo di programma finalizzato alla riqualificazione e allo sviluppo dell’area Ex Falk in comune di Novate Mezzola promosso dalla Provincia di Sondrio. Non è stata una cosa semplice dovendosi fare riferimenti a diverse disposizioni legislative nazionali e regionali. Oltre ovviamente anche al Piano Cave della provincia. Il provvedimento segue, con obiettiva tempestività, la trasmissione della proposta a Milano da parte della Provincia (28 febbraio) e dal Comune di Novate Mezzola (24 marzo) corredata dallo schema di Protocollo d’intesa tra Provincia di Sondrio, Comunità Montana della Valchiavenna, Comune di Novate Mezzola, Ente Riserva Pian di Spagna e Lago di Mezzola e Novate Mineraria s.r.l. per la realizzazione, di tale
iniziativa con le relative mnodifiche coinseguenti sia di carattere urbanistico che per il Piano Riqualificazione e sviluppo dell’area ex Falk in Comune di Novate Mezzola ivogliono dire in buona sostanza un SI
−− alla valorizzazione produttiva dell’ area Ex Falk e alla contestuale riqualificazione paesaggistica ed ambientale delle aree già oggetto di cava, nonché al mantenimento dei presidi di depurazione delle acque;
−− alla necessità di garantire azioni improntate alla sostenibilità ambientale e caratterizzate da un alto livello di garanzie ambientali data l’elevata qualità ambientale delle ree ricomprese nella Riserva Naturale Pian di Spagna – Lago di Mezzola il cui perimetro ricomprende le aree da
riqualificare;
−− alla possibilità di rilancio sia economico che culturale, della vasta area territoriale interessata dall’ intervento produttivo e di riqualificazione ambientale;
−− all’opportunità di costruire, con l’ apporto delle diverse amministrazioni coinvolte, un progetto industriale sperimentale per la realizzazione di un «parco produttivo» denominato «Parco minerario San Fedelino»;
L’Accordo di Programma fra Regione Lombardia; Provincia di Sondrio; Comunità Montana della Valchiavenna; Comune di Novate Mezzola; Ente Riserva Pian di Spagna e Lago di Mezzola;
con l’adesione della Società Novate Mineraria s.r.l.; di fatto chiude la vicenda in quanto costituisce variante allo strumento urbanistico vigente del Comune di Novate Mezzola, rientrando nell’ambito di applicazione della Valutazione Ambientale Strategica (VAS) e della Valutazione di Incidenza (VIC), “per la verifica della relativa coerenza e contribuzione agli obiettivi di salvaguardia e preservazione degli ecosistemi presenti nei SIC e ZPS «Pian di Spagna e Lago di Mezzola”; riferimento per addivenire alla necessaria variante del vigente Piano Cave della Provincia di Sondrio. Ulrtimo passaggio, scontato, ora in Consiglio regionale.
Nel 2002 scrivevano...
Conta che finalmente il risultato sia arrivato quando c'era chi, e con qualche ragione, sosteneva che non ci si sarebbe mai arrivati. Questo perchè la storia è lunga, molto lunga. Lo stabilimento ha chiuso quasi 33 anni fa. Poco alla volta è emerso il drammatico problema della situazione della discarica. Basta leggere quanto scriveva il Corriere della Sera il 26 novembre del 2002. “Sotto inchiesta la bonifica della ex Falck di Novate Mezzola - E' scattata l' inchiesta sui lavori di bonifica dell' ex stabilimento siderurgico Falck di Novate Mezzola, dove l' industria ha depositato gli scarti di lavorazione della lega al cromo prodotti dal 1964 al 1981, quando chiuse. Sono indagati i vertici dell' ex Falck e quelli di Novamet Spa, società che ha rilevato l' area dismessa”.
Prima ancora più terribile quanto pubblicato da repubblica il 26 febbraio, sempre del 2002 Repubblica: “Perché qui, in questa valle che potrebbe essere un paradiso naturale, per gli abitanti la morte da cancro ha un nome: cromo esavalente, il veleno che per anni l' acciaieria della Falck ha sparso nell'aria e nelle acque. E che ancora oggi, con la fabbrica chiusa da undici anni, filtra nel terreno e nelle paure della gente. Il cromo esavalente è il veleno reso famoso da Julia Roberts nel film "Erin Brockovich". E più avanti si parla di “una bonifica mai fatta - e che mai forse si farà - “. E invece si farà. Giusto dare atto viste le enormi difficoltà superate.