RIFIUTI: NON RESTA CHE DA PAGARE DI PIU'

Non si cambia! - Le sei verità sulla destinazione dei rifiuti - Le due possibilità - Il pasticcio - L'inceneritore -


NON SI CAMBIA!

Rifiuti: non resta ai valtellinesi
che pagare di più, qualche miliardo, per i rifiuti.
Durante la seduta del Consiglio Provinciale il Presidente della
Provincia avv. Tarabini lo ha detto chiaramente rispondendo al
suo predecessore Dioli che aveva chiesto la sospensione degli
aumenti tariffari.

Chi conosce bene il Presidente della Provincia ci ha detto che non é
mai tornato su una decisione. Per lui sarebbe la prima volta:
impossibile pensarlo, quale che sia o emerga la verità delle cose.

Le verità come il famoso film omonimo, o, prima ancora, il
celebre Rashomon di Kurosava, sono molte. Senza commenti:



LE SEI
VERITA' SULLA DESTINAZIONE DEI RIFIUTI

1) La verità ufficiale. E' quella della delibera della
Giunta Provinciale che fissa le nuove tariffe. Per il 2002
25.000 tonnellate vanno alla discarica di Saleggio, 25.000
agli impianti Maserati di Milano e Mediglia. Fatti i conti si
tratta di 44 lire in più che saliranno a 88 il prossimo anno.
I valtellinesi dovranno pagare in più
2,2 miliardi
nel 2002, 4,4 miliardi nel 2003.
2) La verità della S.EC.AM. L'Amministratore Delegato e
Presidente della società ha dichiarato che a Saleggio possono
essere smaltite ancora 30.000 tonnellate in tutto. Se andassero
tutte nel 2002, l'aumento però non dovrebbe essere più di 44 lire ma di 35
lire al kg.
3) La verità del Sindaco Molteni. Il Sindaco del
capoluogo é andato, con alcuni colleghi, a Saleggio ed ha
riferito alla stampa che é ancora tutto vuoto uno degli otto
settori della discarica e ce ne sono due che devono essere
ancora completati. C'é posto, a suo parere, per 70/80.000
tonnellate, per cui - sostiene - per tutto il 2002 e parte del
2003 non c'é bisogno di portare i rifiuti fuori provincia e
quindi di aumentare le tariffe.
4) La verità ufficiosa. Sempre il Sindaco Molteni ha
riferito alla stampa la valutazione fattagli dal collega Sindaco
di Piateda secondo il quale posto per i rifiuti del 2000 e oltre ci sarebbe sì, ma conviene
mandare i rifiuti a Milano per tenere la disponibilità di Saleggio di scorta.
5) La verità del Sindaco di Teglio. Gli atti firmati
parlano chiaro, ha detto e ribadito il Sindaco Fay. Si riempie
la discarica fino al limite previsto geometricamente dal
progetto e poi si deve cominciare la bonifica. E' stata fissata una
data, non a parole ma negli atti firmati dal Comune e dalla
Provincia. Il 31 dicembre 2002 é
il giorno ultimo per l'arrivo dei compattatori con i rifiuti.
Dal giorno dopo a Saleggio si va solo per bonificare.
6) La verità "sotterranea". Se ne parla ma non ne
riferiamo. In questo articolo stiamo solo alle dichiarazioni
pubbliche.



LE DUE
POSSIBILITA'


1) Si fa come deciso. Nel 2002 metà rifiuti a Saleggio e
metà fuori provincia. Nel 2003 tutti fuori provincia. Nel 2004
no, perché pare che i due impianti, che ormai hanno svolto la
loro funzione, vengano dismessi. La loro funzione per Milano
l'hanno già svolta e le società proprietarie dei due impianti
hanno visto l'arrivo dei rifiuti da Sondrio come una calza della
befana o come un sei al Superenalotto. 80.000 tonnellate
impreviste vogliono dire quasi 17 miliardi di incasso,
gran parte del quale guadagno puro.
2) Si fa come chiede il Sindaco del capoluogo. I rifiuti
vengono portati a Saleggio fin che ce ne stanno. Secondo quanto
riferito sullo stato di avanzamento del riempimento della
discarica, almeno per tutto il 2002 non c'é bisogno di portare a
Milano niente. I Comuni risparmiano 44
lire al Kg, cioé i 2,2 miliardi detti prima.

Questo però al verificarsi di due condizioni: che la S.EC.AM.
dia comunicazione ufficiale sull'effettivo stato di riempimento
di Saleggio, nel senso di una concreta disponibilità, e che, di
conseguenza, la Provincia prenda atto, con nuova deliberazione,
che non sono solo 25.000 le tonnellate che ci stanno ancora ma
almeno 50.000. In questo caso non si capirebbe perché si debba
andare, a costo salato, a Milano. Se non
c'é questo bisogno le 44 lire in più che i Comuni, e quindi i
cittadini, si troverebbero a dover pagare non sarebbero giustificate.
Ma...


IL PASTICCIO

Ma...

Nella seconda ipotesi si rischia
il pasticcio.

Come si fa a dire alla Provincia di Milano, al Comune di
Mediglia e alle società delle due discariche che si cambia
programma?

Quella Provincia, come Ente pubblico, potrebbe anche capire ma
le due società private non sarebbero proprio contente di vedersi sfuggire
un ghiotto affare. Firmato. Né possono accettare di posporre il programma,
accogliendo nel 2004 quello che non arriverebbe prima perché
dovrebbero, a quanto pare, tenere aperte le discariche solo per
ricevere i nostri rifiuti.

I Sindaci dunque, nella ipotesi che a Saleggio ci sia posto,
visto però il pasticcio, pensino a come indorare la pillola ai loro
amministrati per queste 44 lire nel 2002 e 88 nel 2003 che
dovranno pagare in più per ogni kg di rifiuto.

La questione di Teglio resta comunque una bella patata bollente
perché lassù si dice che camions di rifiuti dal gennaio 2003 in
poi si guardino bene dal comparire oltre il ponte dell'Adda.


SI FARA' L'INCENERITORE.
A SONDRIO.

E' anche deciso cosa si farà dopo.
Niente conferimenti fuori provincia come aveva deciso la
Regione, competente in materia. Soluzione autonoma con un
inceneritore. Lo chiamiamo così, al di là dei vari nomi che oggi
si attribuiscono al "forno" che brucia i rifiuti producendo
energia elettrica e calore da distribuire poi alla popolazione.

La scelta é ufficiale perché é nel Piano Rifiuti, non ancora
approvato ma chiaramente condiviso da Provincia e S.EC.AM. e
perché l'A.D. di S.EC.AM. ha già annunciato che é in fase
avanzata la progettazione. E' stato anche individuato dove farlo. Si
parla di 70 miliardi di investimento e di società interessate,
ma esperti in materia dicono che sia necessaria una gara.
La scelta, come dichiarato dal Presidente e A.D. di S.EC.AM.,  é tra Saleggio, Sondrio e il Tartano.

Saleggio e il Tartano non esistono come sedi realisticamente
possibili.

Nel piano si dice che il forno deve essere vicino a
grossi insediamenti per poter vendere il calore, e questi due
posti sono distanti. Inoltre l'ipotesi Saleggio vedrebbe una
rivoluzione tellina, per la prima volta maggioranza e minoranza
a braccetto, oltre alla popolazione.

Il Tartano dovrebbe fare i
conti con la situazione idrogeologica.
La vera scelta é dunque Sondrio. O nella zona del
depuratore, per servire il quartiere di Via Maffei con il
calore, o verso la Cà Bianca, a fianco della zona artigianale.
Da scartare nel modo più assoluto la zona industriale, in
vicinanza della Sassella.

Non sembra facile ottenere l'assenso del Comune capoluogo, anche
nella ipotesi che vi fosse un'altra maggioranza dopo le elezioni
della primavera del 2003.

Se Sondrio non passa, resta, se si vuole utilizzare il calore, che
risulta essenziale
per il conto economico, la zona industriale di Morbegno, lato
sud, in prossimità dell'abitato. Morbegno accetterà?

Ultima considerazione: il metano. Sta arrivando. Molti impianti
di riscaldamento verranno convertiti. Ci sarà il mercato per il
calore?

Aspettiamo di saperne di più.


S.T.


Su
questo giornale abbiamo già trattato ampiamente l'argomento,
compresa la questione dei costi, la vera cosa che interessa alla
gente.

Se il costo viene tenuto entro le 170-180 lire,- che hanno una
motivazione ben precisa - ben venga anche il termocombustore,
stando bene attenti a dove posizionarlo.

Se si dovesse andare oltre questi costi ci si pensi non due ma
duecento volte. Va bene il business ma c'é anche il portafoglio
di oltre 175.000 valtellinesi e valchiavennaschi da considerare. (NdD)



GdS 22.12.01

                       




                                            



                                             

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