Il Natale della “tenerezza”

E’ terribile vedere in giro tanta gente che sorride, si affolla nei negozi per comprare doni per i figli, gli amici, i parenti vari e non pensare che siamo ancora in una crisi economica e sociale spaventosa. Basterebbe andare in qualche ospedale per accorgersi di quanta  e troppa miseria morale, spirituale ed organizzativa esiste ancora nella nostra Italia e che il bel tempo della pacificazione, dell’uguaglianza, del rispetto dell’altro deve ancora venire. Chissà per quale ragione, quando è Natale, tutti chiudiamo gli occhi per non vedere le tante miserie che ci affliggono e che fanno così male al cuore, quando ce ne accorgiamo. Sarebbe auspicabile un Natale  no shopping, no eating, no absolutely sing, but very very spirituality.

Un Natale  francescano, con il ricordo di come e quando é nato il Salvatore Gesù e di quanto gli uomini del suo tempo l’hanno ignorato, come oggi noi ignoriamo i tanti poveri e migranti che bussano alle nostre porte. Non bastano le “parate” liturgiche e  sociali per immergere il nostro cuore nell’oblio dell’altro.

Il nostro più sincero augurio è simile a quello di Papa Francesco, finalmente un uomo degno di chiamarsi cristiano, cioè di essere persone che abbiano dentro il profondo della loro anima, l’amore vero di quel bambino Gesù che nacque povero e nudo in una stalla, lontano dagli sfarzi e dal potere per comunicare all’umanità che con Lui iniziava una nuova Era. L’Era dell’amore fraterno tra tutti gli esseri umani. Ma- purtroppo- non è ancora possibile questo per l’induramento del cervello umano verso la voglia del potere, della conquista del denaro che Satana indicò più tardi a Gesù come la “leva” per dominare il mondo. Però nel suo modo di guardare i pastori, la povera gente che sentirono il suo richiamo fortissimo per camminare verso la pace, rimane vivissimo ed intatto anche nel trascorrere dei secoli, perché  esiste tuttora tanta umanità assetata d’amore e di tenerezza, quella che la madre prova nello stringersi al suo petto il piccolo da lei nato, che con le sue braccine le cinge il collo e le dice: mamma sarà sempre con te, amiamoci  e nel futuro tutto sarà in armonia con il creato e con Dio, nostro Padre.

Però non dimentichiamo che:
Il Natale è la festività cristiana che celebra la nascita di Gesù ("Natività"). Cade il 25 dicembre (il 7 gennaio nelle Chiese ortodosse slave e copte che adottano il calendario giuliano).
Sono legate alla festività la tradizione del presepe, di origine medioevale, e l'addobbo dell'albero di Natale, diffusasi successivamente a partire dal Nord Europa.
Nella tradizione cristiana, il Natale celebra la nascita di Gesù a Betlemme da Maria. Il racconto ci è pervenuto attraverso i vangeli secondo Luca e Matteo, che narrano l'annuncio dell'angelo Gabriele, la deposizione nella mangiatoia, l'adorazione dei pastori, la visita dei magi. Alcuni aspetti devozionali (la grotta, il bue e l'asino, i nomi dei magi) risalgono invece a tradizioni successive e a racconti presenti in vangeli apocrifi.
Il significato cristiano della festa risiede nella celebrazione della presenza di Dio. Con la nascita di Gesù, Dio per i cristiani non è più infatti un Dio distante, che si può solo intuire da lontano, ma è un Dio che si rivela ed entra nel mondo per rimanervi fino alla fine dei tempi(Amen!)
Il Natale al di fuori del cristianesimo

Nel corso dell'ultimo secolo, con il progressivo secolarizzarsi dell'Occidente, e in particolar modo dell'Europa Settentrionale, il Natale ha continuato a rappresentare un giorno di festa anche per i non cristiani, assumendo significati diversi da quello religioso. In questo ambito, il Natale è generalmente vissuto come festa legata alla famiglia, alla solidarietà, allo scambio di regali. Al tempo stesso la festa del Natale, con connotazioni di tipo secolare-culturale, ha conosciuto una crescente diffusione in molte aree del mondo, estendendosi anche in Paesi dove i cristiani sono piccole minoranze. Tale è ad esempio il caso di India, Pakistan, Cina e Taiwan, Giappone e Malesia. Al di fuori del suo significato religioso, il Natale ha inoltre assunto nell'ultimo secolo una significativa rilevanza in termini commerciali ed economici, legata all'abitudine dello scambio di doni.

Tradizioni natalizie
Il Natale è una festa accompagnata da diverse tradizioni, sociali e religiose, spesso variabili da paese a paese.
Tra i costumi, le pratiche e i simboli familiari del Natale è possibile ricordare il presepe, l'albero natalizio, la figura di Babbo Natale, il calendario dell'Avvento, lo scambio di auguri e di doni.
In particolare il presepe, derivato da rappresentazioni medievali che la tradizione fa risalire a san Francesco d'Assisi, è una ricostruzione figurativa della natività di Gesù ed è una tradizione particolarmente radicata in Italia (basti ricordare la famosa via s. Gregorio armeno di Napoli, dove vengono costruiti i presepi più belli, anche con la posa di personaggi noti dello spettacolo, del calcio, delle canzoni…).

Il Natale nell'arte
Il Natale, e in particolare la scena della Natività di Gesù, è uno dei maggiori temi dell'arte cristiana fin dalle sue origini. Nell'ultimo secolo la festività ha continuato a ispirare numerose opere che comprendono, oltre alle tradizionali pitture e sculture, anche film, musiche sacre e romanzi.
Tra le opere più note  chi non ricorda:
- in letteratura, il racconto Canto di Natale di Dickens (1843)
- in pittura, l'affresco sulla Natività di Giotto nella Cappella degli Scrovegni (1303-1305)
- nella musica, i motivi Adeste fideles trascritto da John Francis Wade (1743), Stille Nacht di Joseph Mohr e Franz Xaver Gruber (1816), Jingle Bells di James Pierpont (1857), e in Italia Tu scendi dalle stelle di Alfonso Maria de' Liguori (1754)
nella cinematografia, i film La vita è meravigliosa di Frank Capra (1946), e Il miracolo della 34ª strada di George Seaton (1947) e non ultimo- non che abbia una precisa attinenza con il Natale, ma con la maternità, il film Philomena presentato alla 70.ma Mostra del Cinema di Venezia che comincia a circolare nelle sale italiane e che consigliamo vivissimamente di vedere?

Buon Natale a tutti con il cuore tenero verso il nostro disastrato pianeta.

Maria de falco Marotta & Team
Editoriali