Notevoli novità in edilizia
Fra le novità del Decreto del Fare (Dl 69/2013) è stata introdotta l’eliminazione del vincolo della sagoma negli interventi di demolizione e ricostruzione.
La principale conseguenza di tale modifica è che tali interventi, senza il rispetto della sagoma ma con la stessa volumetria, non saranno più considerati come nuove costruzioni, ma rientreranno tra le ristrutturazioni edilizie, con la possibilità quindi di usufruire delle detrazioni del 50% e del 65% e saranno realizzabili con semplice Scia.
L’art. 30 aggiunge altresì nelle ristrutturazioni edilizie, anche gli “interventi volti al ripristino di edifici, o parti di essi, eventualmente crollati o demoliti, attraverso la loro ricostruzione, purché sia possibile accertarne la preesistente consistenza”.
Entro il 31 dicembre 2013 i Comuni individuano, con p r o p r i a deliberazione, le aree nelle quali non è applicabile la Segnalazione certificata di inizio attività per interventi di demolizione e ricostruzione.
Nelle restanti aree, gli interventi cui è applicabile la segnalazione certificata di inizio attività non possono in ogni caso avere inizio prima che siano decorsi 30 giorni dalla data di presentazione della Scia.
Aggiungiamo che la norma di carattere generale non è però applicabile qualora sussistano vincoli specifici. In ogni caso l'argomento meriterebbe adeguati approfondimenti perchè per un tessuto edilizio come quello valtellinese si aprono ampie possibilità di intervento con due possibilità di sviluppo. L'una, virtuosa, può consentire il recupero con un riuso di volumi oggi abbandonati a se stessi, ridando un valore oggi azzerato, se gli interventi sono di un certo tipo, attento alla qualità. L'altra, negativa, che la demolizione e ricostruzione porti a sfregi all'ambiente ed in particolare al tessuto edilizio preesistente. In altri termini c'è bisogno di un approccio culturalmente sostenuto che coinvolga amministratori, ordini professionali, categorie. Tenendo conto inoltre che il 31 dicembre è molto vicino.
f.