Sondrio. Caccia 2013/2014 secondo il WWF
Meno peggio degli altri anni è iniziata la stagione di caccia 2013/14, in provincia di Sondrio, ma in verità in tutta la Lombardia.
Dopo anni di forzature a leggi italiane ed europee, decine di ricorsi al TAR da parte del WWF e di altre associazioni ambientaliste e protezioniste, pronunciamenti del Consiglio di Stato, Corte di Cassazione, Corte di Giustizia, l'ultima condanna alla caccia in deroga è la n° 573/08 del 15/7/2010 da parte della Corte di Giustizia Europea, moniti e minacce di sanzioni da parte della CE, quest'anno il Consiglio Regionale non è stato in grado di approvare l'odiosa pratica della “caccia in deroga” a poveri ed ignari uccellini, più piccoli della cartuccia usata per fucilarli. Certo la decisione non è definitiva perchè già le associazioni venatorie stanno muovendo tutte le loro potenti leve, per rendersene conto basta dare una guardatina ai siti web venatori... comunque per alcuni mesi fringuelli, peppole, pispole, frosoni ...dovrebbero essere al sicuro dalle fucilate, non dalle trappole, dagli archetti, dai richiami illegali di tanti “amanti della natura ???!!!”...
Venerdì 13 la Consulta Provinciale Caccia, presieduta dall'assessere De Stefani, si è riunita per affrontare alcune problematiche che dovrebbero essere definite ed approvate nell'incontro della Giunta Provinciale di lunedì 16 settembre.
Innanzi tutto il problema del soprannumero di cervi nella Zona Ripopolamento Caccia (ZRC) della Colmen di Dazio che negli ultimi mesi è stata una tematica molto seguita dalla stampa locale, a seguito delle lagnanze di numerosi abitanti e delle prese di posizione di sindaci e amministratori dei comuni confinanti con la Culmine, come Ardenno, Dazio... La proposta dell'Amm. Prov. di aprire la caccia di “controllo” dei capi eccedenti è stata ruvidamente respinta dall' Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) che con una propria nota, protocollata il 29 agosto dalla Provincia, sostiene, tra le altre cose, “La legge 157 ...ammette la possibilità di ricorrere al controllo della popolazione come strumento finalizzato alla tutela delle produzioni agricole...motivato dalla
presenza di danni significativi. Tuttavia la tutela ...deve essere garantita prioritariamente attraverso l'applicazione di metodi ecologici...Sulla base dei dati forniti, non è possibile esprimere un motivato parere per l'attivazione del controllo della popolazione...La tabella ...della documentazione prodotta non indica se e quali sistemi di prevenzione siano stati adottati ...Pertanto, appare più opportuno intervenire nell'ambito degli strumenti di programmazione territoriale piuttosto che con interventi di controllo straordinari...si suggerisce di trasformare la ZRC in area di rispetto...con la possibilità di effettuare il solo prelievo del Cervo...Tale area ha infatti assolto ed esaurito le funzioni di tutela del Cervo, che ha motivato in parte la sua istituzione alla fine degli anni sessanta...”
Sulla base delle considerazioni dell'ISPRA, l'assessore De Stefani, per la stagione 2013/14 ha proposto l'istituzione di tre appostamenti fissi di cacciatori per l'abbattimento di una cinquantina di capi di cervo, in attesa della revisione o del rifacimento del Piano Faunistico Venatorio.
La seconda buona notizia che viene dalla Regione, dopo lo STOP alla caccia in deroga, è la presa d'atto, FINALMENTE, della situazione critica in cui versano alcune specie ornitiche, in particolare la PERNICE BIANCA di cui il WWF chiede la chiusura della caccia, da una ventina d'anni suppergiù.
Nel Decreto Regionale n° 8025 del 6 settembre si può leggere:
“ Pernice Bianca, lo stato della presenza della specie sull'arco alpino italiano e la sua categorizzazione come specie Vulnerabile nella Lista Rossa IUNC dei Vertebrati Italiani, ha spinto Regione Lombardia ad intraprendere ricerche tuttora in corso....RITENUTO, al fine di garantire una maggiore tutela del patrimonio faunistico, di modificare per la stagione venatoria 2013-2014 il calendario venatorio regionale, riducendo il prelievo...così come segue:
prelievo venatorio consentito dal 2 ottobre al 30 novembre 2013. Il piano di prelievo non potrà essere superiore al 70% dei capi abbattuti nel 2011, eventuali riduzioni potranno essere stabilite dalla province sulla base dei risultati dei censimenti tardo-estivi 2013. Il prelievo verrà fermato alla realizzazione dell'80% del piano”
Potrà anche non essere la soluzione “tecnica” più adeguta, sarà una considerazione da fare in seguito, l'importante è che il Decreto 8025 rappresenti un primo passo verso un cambiamento di visione “culturale” della Regione nei confronti di un PATRIMONIO INDISPONIBILE dello Stato, cioè di tutti noi, come la nostra fauna selvatica.