Traforo Mesolcina. niente da fare
Riceviamo da Luciano Scaramella:
“La Regione Lombardia e la Pr. di Sondrio hanno stanziato poco tempo fa 280.000 Euro , da far portare a termine dalla Soc IREALP DI MIlano uno studio su tre direzioni per un possibile traforo della Mesolcina Val Chiavenna. Prima che decadesse il governo Berlusconi ( Fatto cadere per paura del Federalismo)! I politici responsabili della LOmbardia. Provincia di Sondrio, del C. Grigione e Ticino; (di questo nessuno ne parla !) Si sono incontrati ben tre volte; prendendo degli impegnativi e importanti accordi! Nessuno ne parla; se fosse messo in atto questo congiungimento tra le nostre Valli come da l'ultimo accordo risultato da questi incontri, sulla direzione Colico-Nuova Olonio- San Vittore- ALP TRANSIT, tutti i nostri problemi economici , di lavoro , turismo ed altro sarebbero risolti!!! Per chi fosse interessato a saperne di più io tengo il C.D. con tutta la relazione di costo e quant'altro portata a termine dagli Ingeneri dell'IREALP di MILANO!”.
Ci pare opportuno riprendere quanto ebbe a pubblicare il nostro giornale – n. 12 del 30.4.2009 -:
"Il Traforo della Mesolcina: una porta aperta all'Europa" è il titolo del convegno che si è tenuto martedì 28 aprile, presso la Sala Consiliare del Palazzo della Provincia di Sondrio. All'evento hanno preso parte amministratori e rappresentanti dei governi italiani e svizzeri.
Il tema è di grande attualità, perchè in Valtellina, a seguito dell'inserimento dello studio sul collegamento ferroviario transfrontaliero tra i progetti dell'Accordo Quadro di Sviluppo Territoriale, sottoscritto tra Regione Lombardia e Provincia di Sondrio, le direttrici verso nord sono state individuate come fattori strategici. Le Alpi, un tempo spartiacque di divisione tra popoli e culture, oggi rappresentano sempre più un'area di avvicinamento, un crocevia di collegamento strategico, sociale ed economico, nel cuore della Mitteleuropa.
I lavori del convegno sono stati aperti dal Presidente della Provincia di Sondrio, Fiorello Provera, seguito dagli interventi di alcuni relatori, dell'assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità Raffaele Cattaneo, dell'ambasciatore d'Italia in Svizzera Giuseppe Deodato, del console generale di Svizzera a Milano David Vogelsanger e del Presidente di IREALP, Fabrizio Ferrari. Per il canton Grigioni è intervenuto Alberto Crameri del Dipartimento Costruzioni e Trasporti, mentre la Regione Mesolcina è stata rappresentata dal vicepresidente Martino Righetti.
Il percorso progettuale volto alla realizzazione del tunnel della Mesolcina, vede, tra i protagonisti, la Fondazione IREALP. "L'Istituto" ha comunicato ai presenti il Presidente Fabrizio Ferrari "è stato incaricato di redigere uno studio di fattibilità per la realizzazione dell'opera, che deve essere prima di tutto sostenibile". "L'area interessata" ha proseguito l'Assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità, Raffaele Cattaneo "è di particolare pregio e non si devono creare eccessivi timori di impatto ambientale".
Ci pare opportuno ricordare inoltre che nel PTCP, Piano Territoriale di Coordinamento Territoriale il traforo della Mesolcina sia stato inserito al pari, versante valtellinese, di quello del Mortirolo
Dobbiamo però prendere atto di quanto scriveva Il Corriere del Ticino un paio di anni fa: “...tutte le varianti di tracciato si sono rivelate insostenibili da un punto di vista finanziario in quanto la reddittività di una tale opera non esisterebbe nemmeno dopo decine di anni. Lo scavo di una galleria di 7-9 chilometri tra, ad esempio, Lostallo e Gordona, costerebbe alcune centinaia di milioni e i costi di gestione sarebbero di almeno 3 milioni all’anno.”
Negative le conclusioni dello studio Irealp.
Negative le conclusioni dello “Studio d'opportunità per una linea ferroviaria Bellinzona - Mesolcina – Valchiavenna” effettuato dal Canton Grigioni - Dipartimento delle costruzioni, dei trasporti e delle foreste: “
Le analisi eseguite nel quadro del presente studio portano alla conclusione che non sia opportuno
realizzare una nuova linea ferroviaria tra Bellinzona e Chiavenna passando per la Mesolcina. I benefici
generati dal progetto non sono in grado di coprire interamente i costi.
E ancora: ...Scelti uno scenario ottimista e uno pessimista. Entrambi mostrano un risultato prevalentemente negativo. Tale risultato non cambia modificando le diverse ipotesi di lavoro alla base dei calcoli (analisi di sensitività)”.
Niente da fare dunque. Aggiungiamo – spes... - un 'per adesso'.