Il progetto “Valorizzazione della risorsa legno”

Premesse - Norme di attuazione -


PREMESSE


Obiettivo del progetto “Valorizzazione Risorsa Legno” finanziato
con fondi propri della Comunità Montana Valtellina di Sondrio,
per il triennio 2003 – 2005, è la valorizzazione del territorio
montano attraverso l’incentivazione del governo dei boschi
assestati di proprietà delle amministrazioni comunali e dei
consorzi del proprio mandamento.

Ad oggi il patrimonio forestale risulta ormai caratterizzato da
un lato da una grande quantità di esemplari stramaturi
localizzati nelle zone meno accessibili, dall’altro lato da
popolamenti giovani che necessitano di interventi colturali
finalizzati ad un loro corretto sviluppo per assicurare il
raggiungimento del così detto “bosco normale”.

Con questo progetto la Comunità Montana Valtellina di Sondrio si
prefigge di migliorare la gestione del patrimonio boschivo
assestato del proprio mandamento, raggiungere i seguenti
obiettivi:

• Sviluppo sostenibile degli ambiti boscati,

• Incentivare il governo dei boschi mirando ad una gestione
forestale attiva e rispettosa delle funzioni: ecologiche,
protettive e paesaggistico-ambientali del bosco,

• Prevenire un eccessivo, quanto rischioso, invecchiamento delle
proprietà boscate al fine di prevenire eventuali situazioni di
degrado che a lungo termine renderebbero necessari interventi
pubblici ben più consistenti (recupero aree oggetto di:
schianti, incendi, attacchi parassitari, etc..),

• Ottenere un graduale miglioramento della qualità del legname
ritraibile dai boschi pubblici assestati,

• Promuovere una politica di filiera del legno locale,

• Permettere la rinascita di un mercato locale del legno, oggi
quasi inesistente, creando le basi per garantire alle industrie
di prima lavorazione una fornitura costante di materia prima
locale (effetto “volano” sull’intera filiera del legno),

• Stimolare le ormai limitate imprese di utilizzazione boschiva
presenti sul territorio e favorirne la creazione di nuove
(incentivo occupazionale, crescita professionale, creazione di
manodopera specializzata),

• Aumentare l’interesse, anche delle nuove generazioni, ai
lavori forestali ed ai problemi legati al governo dei boschi,

• Garantire la permanenza nelle aree montane svantaggiate di
attività rurali, indispensabile strumento di tutela e di
salvaguardia del territorio attraverso il suo presidio,

• Mantenimento di un adeguato livello di redditività alle
attività agro/forestali.

Tale iniziativa mira in particolare a valorizzare la
competitività e l’economia del sistema silvo-pastorale locale.

Non si può non sottolineare come, in ambito forestale, i
risultati di un’iniziativa di questo tipo si potranno verificare
solo nel medio-lungo periodo; ciò per le caratteristiche proprie
del comparto forestale (ciclo biologico molto lungo).


Dall'analisi dei dati riguardanti le utilizzazioni effettuate
nell'ambito di applicazione dei piani di assestamento nel corso
dell'ultimo decennio si riscontra un sostanziale mancato
rispetto delle previsioni di piano; tali mancate utilizzazioni
sono dovute ad alcuni fattori concomitanti:

• Le utilizzazioni boschive di legname da opera destinato alla
commercializzazione sono sempre più rare; i lotti migliori sono
già stati utilizzati ed attualmente sono veramente limitati i
boschi che consentono tagli di utilizzazione a macchiatico
positivo.

• I costi di taglio ed esbosco ed allestimento del legname
risultano sempre più elevati a fronte di un prezzo non
remunerativo del tondame da sega (le imprese boschive incontrano
reali condizioni di difficoltà nel raggiungere i lotti boschivi,
spesso privi della necessaria viabilità);

• Il mercato internazionale del legname è sconvolto
periodicamente da eventi naturali quali trombe d'aria e cicloni
che mettono in circolazione un'elevata quantità di legname non
programmata che comporta necessariamente una drastica riduzione
del prezzo dello stesso e pertanto non incentiva le
Amministrazioni pubbliche locali ad effettuare tagli di lotti
boschivi;

• Ormai nella nostra realtà non vengono eseguite neppure le
utilizzazioni a macchiatico positivo a causa: attesa di rialzo
dei prezzi, timore di incorrere in sanzioni amministrative o in
mancati pagamenti, scarsa attenzione per il bosco, etc.;

• Il contributo proposto in molti casi non sarà sufficiente a
colmare il divario esistente tra il costo dell'utilizzazione
(taglio, esbosco ed allestimento) e il ricavato della vendita
del legname;

• La vicinanza della Svizzera produttrice di legname di buona
qualità a bassi costi disincentiva la vendita di lotti boschivi
locali,

• Gli Enti pubblici proprietari di boschi non hanno la forza di
intraprendere le complesse procedure di ordine tecnico e
burocratiche previste per la vendita del legname vista la bassa
redditività delle utilizzazioni boschive.


Attualmente sono veramente limitati i boschi che consentono i
tagli di utilizzazione a macchiatico positivo e le utilizzazioni
forestali sono destinate a diminuire ancora nel prossimo futuro.

Purtroppo non s’intravede via d’uscita se non intervenendo con
contributi che coprano almeno in parte:

• gli elevati costi di taglio, esbosco ed allestimento del
legname,

• i costi necessari al potenziamento della viabilità esistente
ed eventualmente quelli per la realizzazione ex novo di una
viabilità di livello inferiore (tale da garantire l'accesso ai
lotti boschivi limitando le spese del trasporto e dell'esbosco e
tale da consentire la necessaria prevenzione dagli incendi).


In relazione a quanto sopra esposto si segnala purtroppo anche
la continua diminuzione degli operatori forestali locali che
preferiscono emigrare nella vicina Svizzera in quanto nel
territorio della Comunità Montana Valtellina di Sondrio non si
ravvisano le condizioni per operare dignitosamente e con un
certo grado di tranquillità.

Intervenire nel bosco oggi conviene solamente nel momento in cui
si considerino altri fattori che esulano da un contesto
prettamente produttivo. Tali funzioni (ecologica, protettiva ed
estetico-ricreativa) non possono prescindere da una
considerazione di fondo: il bosco va mantenuto nel pieno delle
proprie potenzialità per cui non può essere abbandonato
all'evoluzione naturale, se non per piccolissime aree oggetto di
particolari studi o ricerche, ma va costantemente tenuto sotto
controllo effettuando gli interventi selvicolturali che si
ritengono necessari per garantire al popolamento forestale di
avvicinarsi alle condizioni di normalità che consentono il
perpetuarsi della foresta e la massima esplicitazione delle
potenzialità funzionali del bosco stesso.


NORME DI
ATTUAZIONE



Le presenti norme d’attuazione individuano, in coerenza con le
linee d’indirizzo del Piano agricolo triennale regionale, del
Piano di sviluppo rurale 2000-2006, le azioni finalizzate al
potenziamento e allo sviluppo dell’attività forestale, quale
attività produttiva con primaria funzione di conservazione e
valorizzazione del territorio montano, definendone le forme e le
modalità di attuazione.

Queste disposizioni si applicano nel territorio della Comunità
Montana Valtellina di Sondrio.

Le scelte operative, oltre a tenere conto delle esigenze e delle
priorità di intervento presenti sul territorio, dovranno essere
conformi alle indicazioni del piano di sviluppo socio-economico
e dei programmi pluriennali delle opere di cui agli articoli 18
e 19 della L.R. 13/93 e successive modifiche e integrazioni.

La C.M. si riserva, in funzione delle richieste pervenute e
della propria disponibilità finanziaria prefissata di variare le
percentuali di contributo da assegnare ai vari beneficiari, nel
rispetto degli obiettivi prefissati.

1. PROCEDURE

In analogia a quanto previsto dalla L.R. 7/2000, le domande
dovranno essere redatte su apposita modulistica predisposta
della Comunità Montana (domanda, scheda di misura), corredate
dalla documentazione specificatamente richiesta.

Le richieste di finanziamento dovranno essere presentate alla
Comunità Montana entro e non oltre il 30 maggio di ogni anno.

La Comunità Montana provvederà a redigere ed aggiornare
annualmente l’elenco delle domande di finanziamento raccolte e
favorevolmente istruite, suddivise secondo un ordine prioritario
degli interventi attivati e dei rispettivi beneficiari.

Le istanze di finanziamento ritenute ammissibili, mantengono
validità per tutta la durata del programma (3 anni).

1.1 Istruttoria delle domande

L'istruttoria tecnica-amministrativa dovrà:

• accertare i requisiti del richiedente

• definire l'ammissibilità

• definire l'importo massimo della spesa ammissibile

• stilare la graduatoria.

In fase istruttoria della domande la C.M. potrà avvalersi, per
eventuali sopralluoghi o pareri, oltre che dei propri uffici,
anche della collaborazione di altri Organismi operanti sul
territorio.

1.2 Graduatoria

Per i titoli di graduatoria si rimanda a quanto specificato per
ogni singola azione finanziabile.

Sarà compito del Consiglio Direttivo della Comunità Montana
Valtellina di Sondrio approvare, con apposita deliberazione, gli
interventi risultati ammissibili a contributo a seguito
dell’istruttoria tecnico-amministrativa effettuata dagli uffici
comunitari preposti.

L’esito dell’istruttoria sarà comunicato ad ogni richiedente
mediante l’invio di specifica nota.

1.3 Tempi e modalità

In funzione delle risorse finanziarie messe annualmente a
disposizione da parte della Comunità Montana, si provvederà
tempestivamente all’individuazione ed approvazione dell’elenco
degli interventi ammessi a finanziamento ed a comunicare ai
beneficiari l’ammissione a finanziamento dell’intervento
richiesto fissando in 50 giorni il termine massimo per la
presentazione del progetto esecutivo e degli eventuali atti
amministrativi oltre ad ogni eventuale integrazione ritenuta
necessaria. Il progetto esecutivo dovrà essere composto, degli
elaborati tecnici richiesti dalla vigente normativa in materia
forestale; in particolare:

• relazione tecnico economia,

• corografia generale in scala 1:10.000,

• planimetria assestamentale in scala 1:10.000,

• planimetria assestamentale catastale,

• piedilista di contrassegnatura o martellata,

• relazione sui metodi di esbosco,

• (nel caso d’utilizzo di blonden: corografica con
individuazione tracciato linea ed individuazione aree per
deposito materiale),

• verbale di stima del prezzo di macchiatico o di vendita,

• capitolato d’oneri,

• dichiarazione attestante la conformità del progetto alle
vigenti norme forestali;

• entro 60 giorni dalla consegna dei progetti esecutivi gli
uffici competenti provvederanno a comunicare la concessione
definitiva del contributo fissando i tempi, improcrastinabili,
per l’esecuzione dei lavori e per l’inoltro della documentazione
contabile finale prevista per la vendita di lotti boschivi
pubblici (si ricorda per es.: verbale di consegna, verbale di
misurazione nel caso di vendita a misura, verbale di stima
danni, verbale di riconsegna del bosco o certificato di regolare
esecuzione dei lavori, …);

• nel caso di domande ammissibili ma non finanziate verrà data
comunicazione al richiedente che le stesse rimarranno in
graduatoria per l’intera durata del programma;

I beneficiari dovranno produrre la documentazione richiesta,
eseguire le opere nei tempi stabiliti nella comunicazione di
concessione definitiva del contributo.

L'avvenuta concessione definitiva del contributo non esime il
richiedente dall’ottenere tutte le necessarie autorizzazioni,
restando sollevata la Comunità Montana da qualsiasi
responsabilità derivante dall’esecuzione dell’intervento.

Gli interventi per i quali è concesso il contributo non possono
essere diversi da quelli previsti dal decreto di finanziamento,
fatte salve eventuali variazioni autorizzate.

Eventuali variazioni in aumento del costo complessivo delle
opere autorizzate sono totalmente a carico del beneficiario.

Qualsiasi soggetto pubblico e/o privato, proprietario di boschi
assestati, che abbia presentato richiesta di contributo ed abbia
acquisito regolare provvedimento di finanziamento che,
successivamente non realizzi i lavori, verrà automaticamente
escluso dalla possibilità di accedere a nuovi contributi nei
successivi tre anni. Sono fatti salvi gli impedimenti dovuti a
forza maggiore debitamente motivati e comunque riconosciuti tali
dall’Amministrazione.

1.4 Spese ammesse

Nel computo della spesa ammessa, sono riconosciute le spese
generali, compresi gli oneri relativi alla progettazione e
direzione lavori nella misura massima del 9% per i liberi
professionisti e dell’1,5% dell’importo lavori a base d’asta per
gli uffici tecnici degli enti pubblici. Per le progettazioni e
le direzioni lavori effettuate dai consorzi forestali si
riconoscono le relativa spese fino a un massimo del 5%
dell’importo dei lavori.

Nel caso in cui gli importi finanziati non risultassero
sufficienti per soddisfare le richieste, per ogni richiedente
potrà essere finanziato un solo intervento, tenendo anche conto
del contributo massimo concedibile pari a 50.000 €; sarà
pertanto compito del beneficiario indicare la priorità delle
proprie domande d’intervento.

1.5 Acconti

Si possono erogare acconti su stati d’avanzamento dei lavori,
previo presentazione di adeguata documentazione a firma del
committente e della direzione lavori e ad eventuale
accertamento, comprovante l’avvenuta realizzazione di almeno il
50% dell’investimento.

1.6 Revoche

La Comunità Montana revoca le agevolazioni ed i contributi
finanziari concessi qualora:

• gli interventi finanziati non siano stati effettuati nei
termini stabiliti;

• le agevolazioni finanziarie non siano state utilizzate per le
finalità per le quali sono state concesse, salvo quanto previsto
in relazione ai beni soggetti a vincolo di destinazione o i casi
di forza maggiore;

• siano state fornite indicazioni non veritiere tali da indurre
l’Amministrazione in errore rispetto alla concessione del
contributo;

• negli altri casi previsti dalle leggi e dagli atti
amministrativi disciplinanti le modalità e le condizioni per la
concessione dei contributi.

L’intervento di revoca comporta l’obbligo di restituzione di
tutte le somme percepite e comprensive degli interessi; con
l’atto di revoca sono fissate le eventuali rateizzazioni
concesse per la restituzione della somma.

1.7 Collaudo e erogazione

• Il contributo concesso, verrà erogato in unica soluzione,
fatto salvo quanto specificato al punto 1.5, previa
presentazione di comunicazione di fine lavori con allegato la
documentazione comprovante l’esecuzione dei lavori
(documentazione contabilità finale, come prevista dalle
disposizioni vigenti per la vendita di lotti boschivi pubblici
(si ricorda per es.: verbale di consegna, verbale di misurazione
nel caso di vendita a misura, verbale di stima danni, verbale di
riconsegna del bosco o certificato di regolare esecuzione dei
lavori, …);

• La liquidazione finale avverrà successivamente
all’accertamento tecnico amministrativo e specifico collaudo
previsto per la vendita di lotti boschivi pubblici, per il quale
potrà essere richiesta la presenza del progettista/DL.

• Per gli accertamenti la Comunità Montana si avvarrà dei propri
uffici oltre a quella eventuale di altri Organismi operanti sul
territorio.

1.8 Proroghe

Non potranno essere concesse proroghe.

1.9 Norme finali

Ai sensi dell'art. 12 della legge 7 agosto 1990, n. 241,
dell'adozione delle presenti norme e dell'adozione di ogni
deliberazione di concessione di contributi, verrà data notizia
mediante pubblicazione all'albo dell'Ente nei modi e nei termini
di legge.

Ai sensi dell'art. 22 della legge 30 dicembre 1991, n. 412, i
beneficiari dei contributi verranno iscritti annualmente
nell'apposito albo, perché ogni cittadino ne possa prendere
visione e perché venga trasmesso alla Presidenza del Consiglio
dei Ministri entro il 30 aprile di ogni anno.

Ai sensi degli artt. 7 e 8 comma 3 della legge n° 241 del 07
agosto 1990, qualora per il numero dei destinatari della
comunicazione dell’avvio del procedimento non sia possibile o
risulti particolarmente gravosa, l’Amministrazione provvederà
all’avvio del procedimento mediante pubblicazione all'albo
dell'Ente con la delibera di approvazione della graduatoria di
cui al precedente paragrafo n°1.2.

Copia del presente programma verrà pubblicato all’Albo
comunitario e trasmesso ai Comuni del comprensorio perché
chiunque ne possa prendere visione.

Di seguito vengono elencate le azioni attivate da questa
Comunità Montana per le quali potrà essere inoltrata domanda di
finanziamento.

2. AZIONI AMMESSE A CONTRIBUTO

1. la predisposizione di progetti di taglio, nonché la direzione
delle operazioni di taglio, effettuate da parte di tecnici
forestali iscritti all’albo professionale;

2. la commercializzazione di lotti boschivi allestiti, anche in
forma associata od accorpata da parte di proprietà diverse
(tutte comunque comprese in piani di assestamento)

3. la commercializzazione di lotti boschivi allestiti e
selezionati per assortimento commerciale, anche in forma
associata od accorpata da parte di proprietà diverse (tutte
comunque comprese in piani di assestamento).

Beneficiari

Proprietari pubblici e/o privati di boschi assestati.

Limiti e divieti:

Limiti:

• gli interventi devono essere previsti nei piani di
assestamento generali e/o particolari ovvero, per i piani di
assestamento in fase di redazione da dichiarazione del tecnico
assestatore;

• L’intervento minimo consentito non può essere inferiore ad una
superficie forestale accorpata di 7,5 ettari per i cedui;

• L’utilizzazione deve riguardare un lotto minimo di mc 500 per
i boschi d’alto fusto.

Divieti

Non sono ammessi a finanziamento

• interventi che beneficiano del sostegno previsto da altri
finanziamenti quali ad esempio:

o le cure colturali agli impianti realizzati negli anni scorsi
con finanziamento del Reg. CEE 2080/92, che godono del premio
per le manutenzioni nei primi 5 anni;

o gli interventi di pulizia ai boschi abbandonati finanziati dal
Reg. CEE 2078/92 per il periodo di durata del relativo
contributo;

o gli interventi che beneficiano di finanziamenti del P.S.R.
2000 – 2006;

o interventi realizzati su terreni di Enti pubblici non inclusi
in piani di assestamento forestali, generali o particolari;

o le aree interessate da interventi finanziati con L.R. 7/2000;

o ecc…

Priorità:

Costituiranno titolo di priorità nella predisposizione del
programma di finanziamento:

• Cantierabilità:

utilizzazione realizzabile entro 1 anno: punti 2

utilizzazione realizzabile entro 2 anno: punti 1

• urgenza dell’ intervento secondo quanto previsto dal piano di
assestamento:

interervento urgente punti 3

intervento poco urgente: punti 2

intervento non urgente: punti 1

intervento facoltativo: punti 0

• Inquadramento altimetrico:

zona fino a 600 metri slm: punti 0

zona compresa tra 601 e 1000 metri slm: punti 1

zona compresa tra 1001 e 1500 metri s.l.m: punti 2

zona superiore a 1500 metri slm: punti 3

• Grado di accessibilità dell’area :

zone ben servite: punti 1

zona scarsamente servite: punti 2

zona non servite: punti 3

• Pendenza trasversale dell’area:

I classe (da 0 a 20%): punti 0

II classe (da 21% a 40%): punti 1

III classe (da 41% a 60%): punti 2

IV classe (oltre il 60%): punti 3

• Importanza dell’intervento:

fino a 500 mc utilizzati punti 1

compresa tra 500 mc e 1000 mc: punti 2

oltre il 1000 mc punti 3

• Tipologia di allestimento:

allestimento casuale: punti 0

allestimento per classi merceologiche: punti 5

A parità di punteggio conseguito gli interventi saranno
posizionati in ordine decrescente in funzione della data di
presentazione della domanda;

Entità degli aiuti

Per ogni beneficiario il contributo massimo concedibile potrà
ammontare a 50.000 €.

I contributi verranno concessi fino alle seguenti aliquote
massime:

• Progetti di taglio e direzione operazioni di taglio: (completi
di tutti gli elaborati previsti dall’art. 5 R.R. 1/93 e della contrassegnatura di tutti i soggetti da abbattere nelle fustaie
o da rilasciare nelle conversioni di cedui):

o Per soprassuoli accessibili e facilmente esboscabili (entro
100 metri di dislivello dalla strada più vicina o entro 1 km in
caso di terreni pianeggianti) fino al 30% dell’importo previsto
(come specificato al precedente punto 1.4) al netto di IVA e
Cassa previdenziale;

o Per soprassuoli poco accessibili e non facilmente esboscabili
(tra i 100 ed i 300 metri di dislivello dalla strada più vicina
o oltre 1 km in caso di terreni pianeggianti) fino al 50%
dell’importo previsto (come specificato al precedente punto 1.4)
al netto di IVA e Cassa previdenziale;

o Per soprassuoli non accessibili e difficilmente esboscabili
(oltre i 300 metri di dislivello dalla strada più vicina) fino
all’80% dell’importo previsto (come specificato al precedente
punto 1.4) al netto di IVA e Cassa previdenziale;

• Commercializzazione di lotti boschivi allestiti, anche in
forma associata od accorpata da parte di proprietà diverse
(tutte comunque comprese in piani di assestamento); l’importo
del contributo è determinato al metro cubo misurato al netto di
tarizzo

o Fino a 20€ al mc per i soprassuoli accessibili;

o Fino a 30€ al mc per i soprassuoli poco accessibili;

o Fino a 40€ al mc per i soprassuoli non accessibili.

• commercializzazione di lotti boschivi allestiti e selezionati
per assortimento commerciale, anche in forma associata od
accorpata da parte di proprietà diverse (tutte comunque comprese
in piani di assestamento) l’importo del contributo è determinato
al metro cubo di legname allestito e selezionato (misurato al
netto di abbuoni)

o fino a 40 € al mc.

OBBLIGHI DEL BENEFICIARIO:

L’accettazione del contributo in oggetto obbliga il beneficiario
a reimpiegare, almeno il 60% degli introiti derivanti dalla
realizzazione dell’utilizzazione finanziata, in interventi di
miglioria del proprio patrimonio silvo-pastorale; in particolare
(come previsto dall’art. 6 comma 7, 8 del vigente R.R. 1/1993):

• miglioramenti del patrimonio boschivo (interventi colturali,
realizzazione e manutenzione della viabilità forestale) previsti
dal P.A.F.,

• interventi colturali non previsti dal P.A.F. solo nel caso di
eventi eccezionali,

• progetti di taglio e direzione delle operazioni di taglio.

Si ricorda che in base a quanto previsto all’art. 6 comma 9 del
vigente R.R. 1/93, così come modificato ed integrato dalla l.r.
11/98 e l.r. 18/2000, su proposta del proprietario la Comunità
Montana autorizzerà l’esecuzione degli interventi di miglioria
del patrimonio silvo-pastorale di cui sopra.

Cinzia Leusciatti


Gds - 18 VII 03 -
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Cinzia Leusciatti