TBC bovina: allarme rientrato
In merito ai casi di tubercolosi bovina che si sono verificati nei giorni scorsi in due allevamenti della Provincia di Sondrio e che hanno portato all'abbattimento di 31 animali a scopo precauzionale tra la Bassa Valle e la Valchiavenna, il Direttore l'APA Sondrio Gianmario Tramanzoli, tiene ad esprimere la più ampia solidarietà e appoggio agli allevatori colpiti.
“Nonostante io sia confortato da come il sistema dei controlli abbia funzionato alla perfezione e il servizio veterinario dell’Asl sia stato efficace e tempestivo – ha dichiarato Tramanzoli – questo episodio ci spinge ad una serie di riflessioni sulla zootecnia in Provincia di Sondrio: in Valtellina e Valchiavenna c'è infatti una forte movimentazione di capi di bestiame e bisogna essere molto vigili sulle disposizioni di controllo per questa malattia. Risulta importante mantenere una sinergia tra tecnici e allevatori, avendo ben chiari i compiti e le responsabilità di ognuno e introducendo il concetto di biosicurezza” ha sottolineato Tramanzoli.
Dal punto di vista dell'APA è fondamentale che nel prossimo futuro si incentivi la cultura dell’allevamento della rimonta come avveniva negli anni passati quando la Valtellina era esportatore di animali da rimonta e non importatrice. L’allevamento della rimonta è indispensabile nell’allevamento di vacche da latte, la sua entità viene espressa come percentuale di animali che ogni anno debbono essere allevati per la riproduzione e che hanno la funzione di sostituire gradualmente quelli che vengono eliminati dall'allevamento perché giunti a fine carriera oppure per malattia appunto.