Morte di un'aquila, l'uomo non c'entra
Le cause della morte dell'aquila rinvenuta lo scorso 3 aprile in alta Valmalenco ora sono chiare. Le analisi, infatti, hanno confermato che il rapace, una femmina di 6 anni, è stata attaccata da un altro esemplare.
La violenta artigliata le ha bucato lo sterno e l'addome, causandole un ampio ematoma muscolare. Erano poi presenti anche altre ferite, dalla regione temporale di sinistra alla mandibola, sulla palpebra e a livello delle coane, compatibili anch'esse con un attacco intraspecifico o con la successiva caduta al suolo.
L'aquila è stata affidata alla persona che l'ha recuperata che si è impegnato a farla imbalsamare a proprie spese per poi donarla allo Spazio Teca di Chiesa in Valmalenco.