PICCOLI IMPRENDITORI E CONSUMATORI IN DIFFICOLTA': NUOVI STRUMENTI PER SUPERARE LA CRISI
Un interessante e istruttivo convegno si è svolto il 25 marzo 2013 presso la Camera di Commercio di Sondrio su iniziativa della stessa in concorso con le Associazioni aderenti al "Tavolo dei Consumatori" (Adiconsum, Adoc, Comitato Cittadini Consumatori Valtellina, Coniacut, Federconsumatori, Moica) per trattare un tema di particolare importanza e attualità: gli strumenti a disposizione dei piccoli imprenditori e dei consumatori per superare le difficoltà provocate da crisi di sovraindebitamento.
Dopo l'apertura dei lavori del Presidente della CCIAA Emanuele Bertolini, l'ing. Angelo Mariani ha ampiamente illustrato le numerose attività di verifica e controllo svolte dall'organismo camerale a tutela del cittadino consumatore.
Il Segretario generale Marco Bonat ha poi introdotto l'argomento della mediazione civile e la gestione delle crisi da sovraindebitamento, ripreso e approfondito dall'avvocato Chiara Necchi che, nello svolgere una dettagliata relazione sulla utilità della mediazione per gestire al di fuori del tribunale i conflitti di natura civile ed economica, si è rammaricata per la recente deliberazione della Corte Costituzionale che ha dichiarato la non obbligatorietà della conciliazione prima di ricorrere alle vie giudiziali. Sicuramente questo fatto non depone a favore del cittadino e del piccolo imprenditore che, in caso di necessità, devono affidarsi alla buona volontà della controparte per cercare una soluzione rapida - a Sondrio le mediazioni hanno avuto una durata media di appena 62 giorni!- ed economicamente vantaggiosa.
L'avvocato Alessandro Camilletti ha poi ampiamente parlato del procedimento di composizione delle crisi di indebitamento con particolare attenzione alle specificità e alle prospettive introdotte dalla nuova disciplina sull'argomento.
L'indebitamento, e ancor più il sovraindebitamento, diventano sempre più spesso un problema per il singolo individuo, per la sua famiglia e, di riflesso, per la società.
Le cause che originano il sovraindebitamento sono varie e numerose: una persona può essere indotta, disponendo di pochi mezzi, a ricorrere a prestiti presso banche o finanziarie per far fronte a necessità improvvise, la crisi economica che riduce il potere d'acquisto di stipendi e pensioni può spingere ad indebitarsi per poter acquistare beni o servizi ritenuti indispensabili, lavoratori in cassa integrazione o addirittura licenziati che devono comunque mantenere la famiglia spesso sono costretti a chiedere prestiti che risultano in seguito difficili da onorare.
Ma tra le cause che portano ad un eccessivo indebitamento, vi è anche la sottovalutazione dei mezzi a disposizione per saldare debiti contratti accendendo mutui con rate troppo elevate, oppure ricorrendo a prestiti troppo ravvicinati - magari spinti da mode consumistiche che inducono a fare costose vacanze all'estero, cambiare l'auto troppo spesso, comprare l'ultimo modello di telefonino o di computer, l'abbigliamento ultima moda, costosissimo anche se fabbricato in Cina o in un Paese dell'Estremo Oriente a bassissimo costo per l'importatore - con il conseguente accumulo esagerato di rate alle quali non si riesce a far fronte se non chiedendo ancora prestiti: quindi vengono accumulati debiti per pagare debiti.
In alcuni casi molte società che erogano prestiti utilizzano una pubblicità invitante ma incompleta, poco chiara e falsamente amichevole, e contribuiscono a disinformare le persone e a indurle a richiedere prestiti senza la necessaria riflessione.
Da qualche anno si è aggiunto, come causa di indebitamento e di crisi individuale e familiare, il gioco d'azzardo attraverso le slot-machine, il poker via internet e le numerosissime lotterie dello Stato che coinvolgono persone di ogni età e condizione sociale. L'estrema facilità di accesso alle sale gioco e ai siti, l'inesistenza di barriere che possano limitarlo in modo ragionevole creano sempre più spesso problemi anche gravi.
Proprio in Valtellina e Valchiavenna questo fenomeno sta diventando un vero e proprio problema sociale tanto che nel 2012 il Servizio Dipendenze dell'ASL - lo stesso che ha in cura i casi di intossicazione da droghe e alcool- è intervenuto per curare ben 40 persone colpite da una nuova malattia: la ludodipendenza, cioè la dipendenza dai giochi d'azzardo.
Più diffusi sono invece i problemi di natura economica: le sicure perdite al gioco spingono a voler andare avanti con i tentativi con l'illusione di recuperare le monete "mangiate" dalle slot-machine, dal poker, dal gratta e vinci o dalle scommesse. Il risultato è uno solo e cioè l'aumento delle perdite, la necessità di trovare i soldi da portare alla famiglia o, peggio ancora, per continuare in una sorta di frenesia compulsiva.
Il sovraindebitamento colpisce spesso le persone più deboli e meno preparate ad affrontare le difficoltà, anche per questo motivo l'argomento merita di essere preso in seria considerazione da quelle Associazioni che in provincia si interessano alla difesa dei consumatori.
Le Associazioni che aderiscono al "Tavolo dei Consumatori" attivo presso la CCIAA di Sondrio potrebbero dare sostegno a chi si sta battendo contro il gioco d'azzardo nei locali pubblici e via internet, ai sindaci e ai proprietari di locali pubblici che promuovono azioni per una seria regolamentazione della materia e che, in un recente convegno a Milano dal titolo significativo " Gioco d'azzardo e territorio: cosa fanno i Sindaci", stanno cercando di arginare questo negativo fenomeno.
Sarebbe utile anche collaborare per promuovere azioni d'informazione e responsabilizzazione rivolte ai cittadini e ai giovani per aiutarli a focalizzare i rischi del gioco d'azzardo non controllato.
Le Associazioni indicate, con altre che operando nel sociale potranno unirsi nelle diverse azioni, avendone l'esperienza possono contribuire a diffondere buone pratiche per far acquisire alle persone interessate capacità critica nel valutare la propria situazione economica e le reali necessità di spesa, prima di accendere prestiti o mutui che portano al sovraindebitamento. Ad esempio insegnare a saper leggere e capire gli annunci e i dèpliant pubblicitari che offrono prestiti, saper valutare le diverse offerte, saper dire anche di no - soprattutto alle proposte telefoniche -, saper affrontare un colloquio con banche o finanziarie, sapere cosa chiedere e quali clausole del contratto leggere bene prima di firmare, conoscere la normativa e le possibilità a disposizione del consumatore per l'eventuale risoluzione di conflitti o problemi che si dovessero presentare.
Sarebbe interessante valutare l'idea di tornare a promuovere la tenuta di una pur semplice ed elementare traccia di bilancio familiare, riscoprendo quell'economia domestica che un tempo era addirittura materia di studio nelle scuole.
Per concludere sembra utile unire le risorse disponibili sul territorio al fine di informare correttamente i consumatori su come valutare i reali bisogni prima di chiedere prestiti per soddisfarli, come comportarsi nella scelta del tipo di debito da contrarre e a chi potersi rivolgere nel caso sorgessero problemi nel far fronte all'accumularsi di rate ed eventualmente alla impossibilità ad onorarle, e avviare un ulteriore servizio concreto per il quale vale la pena impegnarsi.
Mauro Rovaris
(x) Segretario Provinciale ADICONSUM Sondrio