MALASANITA' ALL'OSPEDALE DI SONDRIO. INTERVENIRE!
Lunedì 7 gennaio, alle spalle la Befana che le feste, coerente con il detto, se le é portate via, anzi tutte più una,visto che nel 2013 l'Epifania é caduta di domenica. Tanta gente per mille necessità. Due casi da citare:
1) Prelievo del sangue. Mancano pochi minuti alle 10, termine dei prelievi. Sportelli aperti, tempo per pratica disastroso: 30 - 40 secondi. Il tempo di sedersi e aprire il libro per ingannare l'attesa e l'altoparlante rompe le scatole impedendo la lettura con il chiamare al box 2 uno, al box 4 un altro che sono appena arrivati (e di esami ne hanno già fatti 175). Ben due, tre minuti e l'operazione é conclusa. Altro elemento disastroso. Invece di consegnare il referto in due o tre giorni come in altre cittrà, no, qui lo danno in giornata, dalle due e mezza in poi. Roba da chiodi! E non é finita perché a qualche bel tomo é anche venuto in mente di non far girare le persone ma le informazioni. In altri termini il referto può essere letto, telematicamente, da casa propria. Pazzesco!
2) Elettrrocardiogramma. Qui si aspetta un po' di più perché i 'clienti' sono in tanti. Comunque sia altro risultato disastroso: ben 20 o 25 minuti di attesa prima di essere chiamati. Fatta l'operazione, di nuovo attesa e ultima disastrosa annotazione: Attesa di ben 5 minuti per avere il referto con tutte le sinusoidi che vanno su e giù...
A questo punto occorrerebbe intervenire per cercare di allinearsi a quanto si fa negli altri ospedali, almeno a quelli lombardi per non parlare di quelli di Roma o Napoli o di tante altre situazioni che spesso vengono alla ribalta. Cosa sono queste nostre mini-attese? Adeguiamoci. Facciamo aspettare la gente giorni come succede dalle altre parti...!
Non vi pare? No?
Un po' di ironia e di sarcasmo ci vuole. E' vero che al meglio non c'é limite ma saggezza vorrebbe, per chi ha qualcosa da dire, che si facessero i confronti, che si andasse a vedere come vanno le cose altrove e come da noi. Certo la perfezione non esiste e qualcosa che non va può benissimo esserci dato che gli errori sono un dato statistico. Occorre fare il possibile perché questo dato sia basso, ma sarebbe illusorio pensare che tutto funzioni e sempre a meraviglia. Bisogna ricordarsi il detto "Fa più rumore un albero che cade di una foresta che cresce".
La salute é un dono ma le leggi della natura vogliono che prima o poi qualche meccanismo si inceppi. Sapere che ci si può fidare delle nostre strutture, dell'organizzazione, dei medici e paramedici che operano, é consolante per chi ne ha bisogno.
E aggiungiamo un cosa: il rapporto umano. Altrove in genere é assente o quasi assente. Qui esiste ancora. Grazie
GdS